Le casalinghe non hanno bisogno di guide per fare nulla.
Sanno il fatto loro, anche se apparentemente non sembrerebbe. Ormai ne sono certa. Tanto più dopo aver letto il libro di Hedrix che non avrei mai immaginato mi tenesse attaccata alle pagine come in effetti ha fatto. E non minacciate i loro figli. Mai.
Io non amo i vampiri - Dracula è una delle poche eccezioni ma parliamo di un classico d'altri tempi - ma questo libro, consigliatomi da un'amica lettrice, mi ha incuriosita e quando l'ho visto disponibile in biblioteca (non l'avrei mai detto!) ho pensato che fosse un segnale chiaro: era arrivato il momento di dedicarmi ad una lettura così.
Cosa mi aspettavo? Un romanzetto sciocco, di pura fantasia e nulla più.
Cosa ho trovato? Una storia di coraggio, di riscatto, di amore profondo, di amicizia.
Non è un manuale, a differenza di ciò che il titolo può far pensare.
Siamo negli anni '90: casette a schiera, rapporti di buon vicinato, famiglie affiatate, casalinghe consapevoli del loro ruolo accanto ai loro mariti, Club del libro. É questa l'unica trasgressione che si concede un gruppo di amiche, capitanate da Patricia. O meglio, diventa trasgressione nel momento in cui si rende conto che le letture imposte in maniera del tutto personale sono una gran noia e che bisogna andare alla ricerca di qualche cosa di diverso. Titoli meno classici e capaci di portare un po' di sprint alle noiose giornate che si susseguono senza troppi scossoni.
Patricia vive il momento del Club del libro come una boccata d'aria da una vita fatta di un'anziana suocera da accudire in malattia, da un marito distratto e due figli che iniziano a dare qualche pensiero. Solo con le sue amiche, tutte impegnate a leggere lo stesso titolo, trova un momento di tregua.
Quando arriva un nuovo vicino, di gran fascino ma molto misterioso, si ha la sensazione che una delle storie narrate tra le pagine sia oramai fuori dalla loro porta. Anzi... bussa alla loro porta e chiede di entrare.
Ha inizio a questo punto la storia di morti e sparizioni sospette, dubbi, intuizioni, paura... tutto sembra portare in una certa direzione ma sarà Patricia, colei che sente più di tutte le altre la necessità di fare chiarezza su ciò che sta accadendo, a pagarne il conto più alto tanto da finire in un ospedale psichiatrico.
Ciò che crede di aver visto è solo nella sua mente? Lei è sicura che non sia così ma fa fatica ad essere credibile tanto più se la persona sulla quale cadono i suoi dubbi è sempre più popolare anche in seno alla sua stessa famiglia.
In un rincorrersi di normalità e di dubbio, Patricia si arrogherà il diritto di non essere solo una casalinga con i guanti e la spugnetta anche se questo vorrà dire rischiare la propria vita, soprattutto se c'è da difendere quella dei propri figli.
In questo libro si parla di vampiri, come il titolo fa pensare? Si, ma senza parlare direttamente di vampiri. Patricia è convinta di avere a che fare con un essere fuori dal tempo e dallo spazio, un mostro che non riesce a definire in altro modo... Sarà davvero così? E se fosse davvero così, cosa potrà inventarsi per annientarlo lei, una semplice, modesta casalinga?
Storia di fantasia, finale che subisce una forte accelerazione dopo una parte iniziale (fino ad oltre la metà) piuttosto tranquilla e che strappa anche un sorriso per le modalità con le quali viene risolta la faccenda... ma non mancano momenti di tensione e spargimenti di sangue.
Se lo consiglio? É stata una lettura che mi ha intrattenuta piacevolmente, consapevole di avere tra le mani un genere che non è propriamente nelle mie corde ma che, alla fine, mi ha piacevolmente sorpresa.
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Guida al trattamento dei vampiri per casalinghe
Grady Hendrix
Mondadori editore
456 pagine
21.00 euro copertina flessibile, 10.99 Kindle