Di Valentina D'Urbano ricordo di aver letto Acquanera e ricordo anche quel pizzico d'inquietudine che mi aveva lasciato addosso. Stavolta, con Quella vita che ci manca, le emozioni che mi sono rimaste appiccicate addosso sono diverse ma altrettanto intense.
Questa volta l'autrice ci porta in uno dei quartieri più degradati di Roma a cui viene dato il nome di Fortezza. Ma Fortezza potrebbe essere un quartiere analogo in ogni città: uno di quelli in cui si occupano le abitazioni, nei quali viene sistematicamente staccata l'illuminazione pubblica e nessuno ci fa più caso, quei quartieri che ti si cuciono addosso e che ti identificano anche se non vuoi.
Ecco, in questo ambiente vive la famiglia di Valentino. Lui è l'ultimo di quattro figli, nati dalla stessa madre ma da tre padri diversi.
Anna, 30 anni, è la maggiore: non ha marito e non ha qualcuno che aspiri a diventare tale. La sua famiglia è e resterà per sempre quella che l'ha vista crescere nella Fortezza accanto ad una madre che si è lasciata andare e che appare molto più vecchia di quello che è realmente.
Alan e Vadim sono figlio dello stesso padre (un uomo che se n'è andato senza fare troppi complimenti facendo perdere le sue tracce), ma se Alan è l'uomo di casa, il duro del gruppo, colui che sente il peso della responsabilità della sua famiglia sulle spalle, Vadim è un ragazzo particolare, lo scemo della Fortezza se volessimo usare i termini usati per definirlo da parte di tutti coloro che lo conoscono. Un ragazzo ingenuo che, pur essendo oramai un uomo avendo superato i venti anni, ha i pensieri di un ragazzino, le sue stesse paure e difficoltà. Vadim va protetto. Sua sorella ne è la tutrice ma sia Alan che Valentino sanno bene che è responsabilità di tutti pensare a lui perché la mamma non ce la fa.
Poi c'è Valentino. Ha venti anni ed è il più giovane. Non condivide le scelte di suo fratello Alan ma è costretto a seguire i suoi passi in un quartiere in cui non è possibile pensare ad un lavoro onesto e dove avere la fedina penale pulita vuol dire essere uno smidollato. Valentino vorrebbe una vita diversa ma è perfettamente consapevole - e se anche non lo fosse c'è chi glielo ricorda in ogni momento - che le sue origini non mentono e non gli permetteranno mai di aspirare ad altro che non sia un lavoro per la malavita del posto, con tutti i rischi che ciò comporta.
Eppure sente che le cose possono cambiare quando arriva nella sua vita Delia. Lei non è della Fortezza. Ha studiato. Ha un lavoro. Anche lei si è lasciata alle spalle una famiglia disastrata ma si è rimboccata le maniche per trovare una sua strada, quella stessa che si è incrociata con la strada di Valentino.
Amare Delia, però, per Valentino vuol dire fare una scelta ben precisa che gli lascerebbe in bocca, lui lo sa, l'amarezza di aver tradito la sua famiglia e, su tutti, suo fratello Alan.
Le vicende vengono narrate con grande energia, senza risparmiare momenti ad alta tensione e situazioni drammatiche, dolorose. Ed è proprio questo che rende la narrazione particolarmente viva ed emozionante.
Il personaggio che domina su tutti, secondo il mio parere, è Alan. Non è un personaggio positivo eppure mi ha fatto tanta tenerezza. Forgiato dall'ambiente in cui è nato, segnato nel profondo da abbandoni importanti che gli hanno squarciato l'anima, è il pilastro di una famglia tanto sgangherata quanto unita. Mi è arrivato al cuore in modo violento. L'ho odiato in molti passaggi ma avrei tanto voluto abbracciarlo e trasmettergli un po' di calore in altri.
La precisa caratterizzazione dei personaggi, le descrizioni degli ambienti, le emozioni che trasudano da ogni riga fanno di questo romanzo una lettura da non perdere, secondo il mio parere. Ben scritto - lo stile dell'autrice mi piace - senza fare sconti, con un'energia che probabilmente arriva dalla disperazione che, in realtà, ogni personaggio porta nel suo intimo, il libro arriva al lettore in modo intenso e lo cattura. Almeno per me è stato così.
Quella vita che ci manca
Valentina D'Urbano
Tea edizioni
332 pagine
5.00 euro copertina flessibile, 14.90 copertina rigida, 3.99 kindle