lunedì 31 ottobre 2011

Il segreto della famiglia Tenebrax (G. Stilton)

Non amiamo particolarmente la festa di Halloween ma oggi non si poteva fare a meno di scegliere una lettura "paurosa". Sfogliando a destra e a manca l'attenzione della mia bimba si è fermata su una pagina in particolare, del libro di Geronimo Stilton "Il segreto della famiglia Tenebrax": quella in cui la casa di questa misteriosa famiglia viene mostrata in tutto il suo splendore... ed altro non è se non un castello a forma di teschio. "Questa per oggi va bene", mi ha detto la principessa di casa e a nulla sono valsi i miei tentativi di farle capire che si tratta di una lettura per bambini più grandi di lei, che sappiano leggere da soli. 

Lo scorso anno eravamo stati invitati a casa di una nostra amica per un laboratorio fai-da-te di zucche di Halloween e ci eravamo anche organizzati per preparare qualcosina in casa. Quest'anno ammetto di non aver proposto loro nulla di tutto ciò: in questi ultimi giorni sono in preda ad un tremendo mal di gola con tosse annessa che - tra le altre cose - non mi fa dormire da giorni e sono sfinita... Purtroppo l'entusiasmo per i lavoretti da fare in casa, in queste circostanze, è ai minimi storici così ci siamo divertiti a colorare qualche zucca stampata da alcuni siti internet per poi appenderle sulle finestre di casa ed abbiamo riesumato alcuni cappellini tematici che ci hanno permesso comunque di immergerci nell'atmosfera, grazie anche a dei cioccolatini a forma di zucche.

Lo scorso anno in fatto di letture eravamo andati a finire su una suggestiva Isola dei Mostri ed ora veniamo alle avventure del topo più conosciuto in tutte le librerie. 

I miei bimbi sono ancora piccoli per una lettura di questo tipo, lo accennavo sopra, ma ad un libro non si dice mai di no. Ce l'ha regalato un nostro amichetto che si è voluto liberare delle lettura "da piccoli" (ora è un adolescente ed ha voluto fare spazio in libreria...). Si tratta di una lettura adatta a bambini che sappiano leggere da soli: la struttura del racconto non è pensata per essere letta da un adulto ad un piccolo ascoltatore ma per essere gustata da chi possa leggerla da se. E' una lettura divertente anche nella grafica usata per proporre la storia con caratteri eterogenei, che cambiano di grafica e di colore ma anche, a volte, di posizione rispetto al testo normale.

Il protagonista è sempre il topo più famoso in libreria, quel Geronimo Stilton che ormai non si tira indietro davanti a nessuna avventura. E quella del libro di oggi è davvero una bella avventura... tenebrosa oserei dire!

La location la dice lunga: la storia si svolge nella Valle dei Vampiri. E che ci potremmo aspettare in un posto così? In questa valle c'è uno stranissimo castello che ospita un'altrettanto stranissima famiglia. la trasposizione degli Addams nella versione Stilton!!! I personaggi non sono gli stessi ma a ben guardare qualche similitudine la si trova pure. Una famiglia che serba un singolare mistero, tutto da scoprire.

A differenza di quello che si può pensare, però, non è un castello del terrore ma le avventure che vi si vivono sono più simpatiche che paurose. Divertenti e... misteriose. Geronimo Stilton, uscito dal suo ambiente familiare di Topazia, non si tira indietro nemmeno davanti a questa avventura.

Fa parte della collana "Storie da ridere" ed è consigliato per bambini dai sette anni in su. Si tratta di un audiolibro. Ho già sottolineato in altra recensione le caratteristiche degli audiolibri di Stilton ed evito di riproporre le stesse considerazioni che potete trovare qui. Oltre alla narrazione della storia che viene poi riportata sul libro si può anche ascoltare la canzone "I Tenebrax". 
I miei figli, a dire il vero, preferiscono che sia la mamma a leggere loro le storie e davanti ad un audiolibro non riescono a mantenere alta l'attenzione fino alla fine anche se, per la simpatia di Stilton, l'ascolto è più divertente di quanto non lo sia con altri audiolibri meno movimentati.
***
Il segreto della famiglia Tenebrax
Geronimo Stilton - audiolibro
Piemme Junior
12.50 euro

venerdì 28 ottobre 2011

Molto forte, incredibilmente vicino (J. S. Foer) - Venerdì del libro

Non avevo programmato di comprare questo libro ma alla fine è finito nel carrello degli acquisti probabilmente sulla scia delle varie recensioni positive che avevo letto. Nessuna scendeva nei dettagli del tipo di libro celato dietro al titolo Molto forte, incredibilmente vicino... O, per lo meno, nessuna recensione letta mi aveva fatto immaginare nemmeno lontanamente il tipo di libro che mi sarei trovata tra le mani.
Lo segnato in questo Venerdì del libro di HomeMadeMamma perchè mi sono resa conto che la mia ostinazione a non voler smettere la lettura a metà di libri che mi piacciono poco alla fine paga. E vorrei dirvi il perchè.
Il libro in oggetto è scritto in modo strano. Ma molto strano. Tanto che più volte mi sono trovata a smettere di leggere per non rischiare un mal di testa. Fino più o meno a metà libro sono stata tentata di smettere ma poi la curiosità ha avuto la meglio e sono andata avanti. Da metà - più o meno - in poi, si iniziano a capire meglio quelle situazioni che all'inizio sembrano molto ingarbugliate. In alcuni passaggi, all'inizio, l'ho trovato anche un po' noioso e ripetitivo ma capita spesso che prima di entrare nella storia ci voglia un po'.

Ma andiamo con ordine. La storia ha come protagonista Oskar, un bambino di nove anni che ha perso suo padre nell'attacco delle torri gemelle. Trova un vaso in un ripostiglio con, all'interno, una chiava. Su questa chiave c'è scritto "Black". Da questi elementi Oskar deduce di dover fare una ricerca per poter capire cosa apra quella chiave e cosa abbia a che fare con suo padre. Morto nell'attacco delle torri gemelle, è vero, ma il cui corpo non è mai stato trovato tanto che al suo funerale è stata seppellita una bara vuota.

Oskar è un ragazzino molto sensibile che serba anche un segreto - in merito agli ultimi minuti di vita di suo padre - che non ha mai trovato il coraggio di svelare.
Ha una personalità molto particolare: è testardo, ha molta fantasia, vive sensazioni contrastanti in merito alla situazione venutasi a creare in casa, nella sua vita, dopo la morte di suo padre.

Nella ricerca di ciò che è nascosto dietro ad una chiave Oskar inizia un percorso di analisi e di approfondimento anche delle sue sensazioni, della sua vita.
Il racconto di Oskar è intervallato da racconti fatti da altre persone, i suoi nonni in particolare, che raccontano delle verità parallele, solo per metà note ad Oskar.

Lui, un bambino di nove anni, si troverà davanti a situazioni che non riesce a comprendere appieno se non dopo molto tempo...

Lo so, non si capisce più di tanto della trama del libro ma sarebbe impossibile dire di più senza togliere il gusto della lettura. Basti pensare che la tecnica narrativa usata è senza ombra di dubbio la più originale che io abbia mai letto... Quel "mal di testa" che rischiavo di veder alimentato in alcuni momenti ben fa capire come sia confuso e genuino il modo di raccontare di Oskar che lo fa come un ragazzino di nove anni potrebbe fare. L'abilità dell'autore credo che sia proprio nell'essersi saputo calare nei personaggi in modo efficace. E quella confusione iniziale fa parte di tale abilità. Una tecnica narrativa diversa, più piatta e standard credo che non avrebbe reso.

Il tutto è reso ancor più particolare dal fatto che nel libro sono state inserite anche immagini di ciò che Oskar vede, ciò che fotografa, ciò che ha attorno a se. Immagini che integrano il racconto e che sono davvero particolari. 
Se avessi deciso di smettere la lettura credo che avrei perso l'occasione di misurarmi con un romanzo diverso dal solito e sono contenta di aver perseverato ed essere arrivata fino alla fine.

Alcuni passaggi, comunque, mi sono sembrati un po' assurdi.
* Al ragazzino viene spesso offerto qualche cosa da bere: lui chiede caffè e gliene danno tutti... Ma ha nove anni...
* Oskar esce da casa, marina la scuola, si sposta da una zona all'altra per ore ed ore durante la sua ricerca e lo fa in modo del tutto inosservato: questo aspetto, però, viene chiarito alla fine del libro... e si capisce il perchè di una situazione di questo tipo.

Lettura consigliata?
Si, a chi non si lascia spaventare da stili narrativi fuori dalle regole tradizionali, a chi ama sperimentare anche nelle letture.
No, a chi è più tradizionalista e potrebbe rischiare di perdersi.
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Molto forte, incredibilmente vicino
Jonathan Safran Foer
Le Fenici
13.00 euro

giovedì 27 ottobre 2011

No, niente nanna! (Stephanie Blake)

Questa volta è stato un errore. Il libro "No, niente nanna" è stato un errore. La mia bimba mi dice spesso, di sera, che non vuole addormentarsi perchè ha paura che dal buio esca qualche mostro... Per esorcizzare le sue paure ho pensato di trovare qualche libro che la potesse aiutare a superare quella difficoltà legata alla paura del buio... Ma ho sbagliato libro. Eh si, perchè "No, niente nanna!" dal titolo mi ha fatto pensare che potesse essere qualche cosa di positivo, che andasse incontro a bambini che rifiutano di mettersi a letto invece con la mia bimba ha provocato un effetto diametralmente opposto a ciò che mi ero aspettata.
Il libro racconta le avventure di due coniglietti, due fratellini - Simone e Gaspare - che decidono di costruire una capanna all'aperto. Quando rientrano dopo avere giocato, il piccolo Gaspare si rende conto di aver lasciato in giardino la sua copertina, quella senza della quale non si addormenta. Piange e si rifiuta di dormire fino a che Simone non decide di sfidare la notte ed andarla a prendere.... E' qui che casca l'asino... Il coniglietto sente rumori sospetti e incontra anche.... un bruttissimo mostro! 
Ma no.... dai... non era questo che volevo.... Anzi, era proprio quello che volevo evitare...

Immediata la reazione della mia bimba. "Hai visto, mamma, che nel buio vivono i mostri e che sono pronti ad uscire da un momento all'altro? Te lo dicevo io!". 

Ovviamente la storia dei due coniglietti ha un lieto fine ma io non ho più riproposto questa lettura e presto riporteremo il libro in biblioteca, cercando di dimenticarlo il più in fretta possibile.

Avrei dovuto sfogliare il libro prima di prenderlo ma eravamo di fretta ed ho commesso l'errore di non sfogliarlo affatto. Mi sono fidata di ciò che mi diceva il mio istinto ma in questo caso ho sbagliato del tutto. 
Pazienza!
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No, niente nanna!
Stephanie Blake
Babalibri


lunedì 24 ottobre 2011

18 storie dall'India (Marina Iuele)

Dopo le 21 piccole storie Zen di cui ho avuto modo di parlare tempo fa torno a parlare di un'autrice che con delicatezza e con estrema semplicità propone nuove fiabe, piccole fiabe di antica saggezza, che arrivano dall'India. Si tratta di 18 storie dall'India. Storie racchiuse in un libro dello stesso formato di quello che ho citato in apertura. Arrivano da una cultura lontana e diversa dalla nostra e propongono dei messaggi importanti ai lettori che si mettono all'ascolto - per i miei bimbi, troppo piccoli per farlo da soli, sono io che leggo - o che si pongono nella lettura delle 130 pagine in cui è strutturato. 
Non sono storie adatte ai più piccoli perchè vengono usate frasi ben strutturate ed i messaggi che vengono lanciati sono piuttosto profondi e vanno capiti: i miei bimbi si mettono comunque all'ascolto, seguono le storie perchè sono racconti con personaggi che catturano l'attenzione ma sono certa che potranno apprezzare la saggezza che è celata dietro alle parole. 

L'autrice - Marina Iuele - parla di re più o meno saggi ma anche di animali, parla di fachiri e di amuleti: dall'India arrivano storie affascinanti narrate con semplicità e proposte con caratteri piuttosto grandi, tali da facilitare la lettura dei piccoli lettori che volessero provare a leggere da soli. 

Una caratteristica che ho già trovato nel libro precedentemente segnalato è il fatto che alcune frasi sono scritte in rosso. Si tratta delle frasi che contengono i messaggi più profondi, i messaggi dei quali fare tesoro. Un modo, quello legato alla diversa grafica, di catturare maggiormente l'attenzione del lettore. Caratteristica che avevo apprezzato anche in precedenza. 
Le varie storie vantano anche delle illustrazioni: la copertina è già un momento d'incontro tra diverse culture, basta osservarla con attenzione per rendersene conto.

Ho molto apprezzato anche un dettaglio: un cuoricino usato nelle pagine del libro per evidenziare il numero di pagina ma anche nella grafica di copertina, laddove viene indicata la collana Storie d'Altrove. Oltre ai "21 piccole storie Zen" e a "18 storie dall'India", la collana conta anche il libro "7 storie che conosci già". Un libro, quest'ultimo, che ha preceduto gli altri due e che non ho avuto occasione di leggere ma che sono certa sia in linea con quanto proposto con successivi.

Si tratta di fiabe per bambini ma ne suggerisco la lettura anche agli adulti: credo che tutti abbiamo qualche cosa da imparare da una lettura così o, comunque, tutti possiamo fare tesoro dell'alto valore spirituale che ha l'antica e affascinante terra indiana, raccontata dall'autrice in questo libro.
Marina Iuele  cura un sito - www.storiezen.it - dove i lettori possono interloquire con lei.
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18 storie dall'India
Marina Iuele
Bambini Nuovi Edizioni
12.00 euro

venerdì 21 ottobre 2011

Il terzo libro per imparare - Venerdì del libro

Il primo ed il secondo non li ho mai avuti ma Il Terzo Libro per Imparare mi è rimasto nel cuore. E' un libro che ho avuto da bambina e che purtroppo non è più in produzione, ne' presente tra le scorte di magazzino. Mi sono informata presso la casa editrice - Editrice Piccoli - e mi hanno tempestivamente risposto che non c'è più possibilità di procurarlo. Peccato. L'avrei ricomprato volentieri per i miei bimbi e se avessi trovato anche i primi due avrei preso pure quelli.
Si tratta di un libro a cui sono molto affezionata. E' strutturato in tre parti: la prima è dedicata alla strada, alle regole del traffico, ai segnali stradali spiegati anche grazie a dei giochi creativi; la seconda è dedicata al corpo umano e all'importanza dell'igiene personale; la terza spiega come nasce la vita.


Ho molto amato questo libro e sono grata a mia madre per averlo conservato. Sono passati trent'anni e più... ed è una gioia averlo tra le mani, nella libreria dei miei bimbi. Peccato che non sia arrivato a me indenne: qualche pagina è strappata, alcune sono staccate dal corpo del libro e sono state riattaccate con il nastro adesivo, in alcune pagine non si riesce a lettere tutto lo scritto perchè sgualcite! Un vero peccato. Evidentemente io ed i miei fratelli - ne ho due più piccoli - non abbiamo rispettato questo libro come avremmo dovuto. 

E' fonte di insegnamento per i miei figli: la principessa di casa quando ha visto il libro è rimasta affascinata... Caratteri belli grandi, immagini molto carine... Ha sgranato gli occhi quando è arrivata alla sezione che riguarda il concepimento e la nascita. E' rimasta male, però, nel vedere che il libro era strappato in più parti e che non si sarebbe potuto leggere tutto il testo nemmeno a volerlo. 
Mi ha chiesto cosa fosse successo e le ho spiegato che quando la loro mamma era piccola evidentemente non aveva imparato quanto i libri fossero preziosi.

Le informazioni che vi sono contenute sono semplici, dirette, fornite con caratteri chiari e belli grandi. Nello sfogliarlo oggi, a distanza di tanti anni, ricordo come fosse ieri quando mi mettevo a leggerlo e cercavo di mettere in pratica ciò che mi veniva insegnato. C'è anche una sezione con i due protagonisti - due bei bimbi biondini - che fanno ginnastica e ricordo che mi piaceva tanto seguire le indicazioni e fare lo stesso. Vedere negli occhi di mia figlia lo stesso entusiasmo che avevo io allora è qualche cosa di impagabile.

I testi sono a cura di Manuela Lazzara Pittoni e le illustrazioni di Anna e Kennedy. E' davvero un gran peccato non poterlo ricomprare. Mi rendo conto che di anni ne sono passati tanti... 
Da bambina non ne ho avuti molti di libri e questo ha un valore affettivo inestimabile oltre che il valore educativo intrinseco che gli va indubbiamente riconosciuto.

In questo venerdì del libro di HomeMadeMamma mi sono lasciata andare ai ricordi. Chissà che non ci sia qualcuno che l'ha avuto o che lo conserva ancora....

mercoledì 19 ottobre 2011

Auto da corsa. Cosa non si fa per voi!

Per la gioia di papy, il piccoletto di casa è affascinato dalle auto da corsa. Segue con interesse i Gran Premi in tv e quando gli capita a tiro un libro che tratta dell'argomento non si tira indietro e vuole conoscere tutte le curiosità che contiene.
E' quanto accade con Auto da corsa, un libro non molto grande ma pieno di tante informazioni che lo affascinano. Si tratta di un libro che abbiamo avuto tempo fa da due nostri amichetti che hanno fatto pulizia nella libreria di casa ma che il mio bimbo ha iniziato ad apprezzare solo di recente. All'interno del libro si parla di macchine da corsa sotto più aspetti. Ci sono immagini esplicative, approfondimenti, spiegazioni sulle gare automobilistiche, sulle tipologie di auto, su come viene allestita una pista per effettuare una corsa... Il tutto è poi correlato da un glossario, al termine, che spiega i termini più comuni, anche più tecnici. Inoltre, vengono fornite indicazioni su altri libri da consultare per sapere tutto sulle auto da corsa ed anche siti web tematici.
Il mio bimbo non sa leggere per cui spetta a noi grandi aiutarlo in questo. La mamma (o il papà) legge e lui ascolta guardando con attenzione le immagini. Non si tratta di testi semplicissimi da capire per un bambino di quattro anni ma lui resta comunque a sentire visto che l'argomento lo interessa molto. In più punti mamma o papà debbono cercare di semplificare il discorso per rendere il tutto più comprensibile ma a lui non importa. Il libro gli piace e basta. 
Quanto? 
Tanto.
Tanto da tirare giù tutti gli altri libri della libreria per poi poter arrivare in alto, nel punto giusto in cui il libro sulle auto da corsa è sistemato!

Eh si. Ieri pomeriggio il piccoletto ha proprio avuto una grande idea: se il libro sta troppo in alto, perchè chiamare la mamma? Meglio fare da solo. Tiriamo giù tutti gli altri libri, ci saliamo sopra e arriviamo a prendere il libro dei desideri. Così ha fatto!
Lo sentivo tranquillo... La sua sorellina stava giocando, anche lei tranquilla, ed io stavo preparando la cena a pochi passi da loro. Ma io ero in cucina e loro nel salone, comunque ambienti separati anche se contigui e non erano nel mio campo visivo... Quando mi sono accorta dello scenario che aveva ... sotto ai piedi.... bhè, mi veniva da piangere! Giusto qualche giorno prima avevamo tolto tutti i libri dalla libreria per sistemarli ed avevo fatto in modo che fossero ordinati per tipologia, per grandezza, per collana o per argomento. Un gran lavoro visto che di libri da sistemare ne abbiamo un bel po'. Tutto in fumo in pochi attimi in nome della necessità di avere tra le mani il libro sulle auto da corsa!
Davanti al mio sgomento il piccoletto mi ha guardato, stringendo il suo libro al petto e mi ha detto. "Mamma, non ti preoccupare... Adesso rimettiamo tutto a posto!".

 
Così è stato. Ci siamo rimessi al lavoro ed abbiamo risistemato tutto... Ho fatto tesoro di questa esperienza, però: i libri che i bimbi amano di più non vanno MAI sistemati troppo in alto per evitare disastri. La libreria non deve essere inaccessibile per i bambini. Ed ho cercato di organizzare i vari ripiani, accordandomi con lui, mettendo in basso ciò che gli piace di più. La principessa di casa non ha messo bocca perchè non avendo partecipato al disastro non ha voluto nemmeno avere a che fare con la successiva sistemazione lasciando a me e al suo fratellino il piacere.

Il libro dei desideri - Auto da corsa - fa parte di una collana edita nel 2000 da Donemann. I testi sono curati da Judith Simpson (il titolo originale è Investigate Racing Cars) e le illustrazioni sono di Mark Vesey, Spike Wademan e David Carroll. Il tutto, con la consulenza di Ian Debenham. 
Non so se il libro è ancora in commercio. So, però, che della stessa collana fanno parte altri libri tematici come "Aerei", "Dinosauri", "Balene", "Spazio", "Squali" ed altri ancora.

Ps. Non è un libro adatto a bambini piccoli perchè le spiegazioni, come dicevo sopra, sono piuttosto tecniche... Ma al cuor non si comanda e il piccoletto di casa, in attesa di crescere, se lo gusta comunque, questo libro!

martedì 18 ottobre 2011

Principesse - Vite da sogno (Magie Disney)

 
Uno degli ultimi libri che abbiamo preso in biblioteca è un concentrato di storie classiche Disney. 
Principesse Vite da sogno: un libro che non può non attirare le piccole lettrici che sognano - chi di noi non l'ha fatto? - di essere anch'esse delle piccole principesse, con la loro corona e i loro abiti scintillanti...
Un libro che, però, segnalo per un particolare motivo... Il titolo è deviante. Credo che sarebbe stato più opportuno chiamarlo "I classici Disney" piuttosto che puntare tutto sulle principesse e sulla copertina a sfondo rosa, dandogli così una inclinazione chiaramente femminile.
Ed è stata la mia bimba la prima a farmi notare che il titolo "Principesse" non era poi così adatto.

"Mamma, se è un libro che parla di principesse allora perchè ci sono anche altre storie, come Il Re leone, Tarzan o Robin Hood?". Interrogativo più che legittimo.
In effetti le storie proposte sono tante - da Cenerentola a Mulan, da Biancaneve e i sette nani a Bambi, da La Bella e la bestia a Oliver & Company - e sono le storie più classiche del mondo Disney i cui testi sono proposti in abbinamento alle immagini classiche, quelle delle originali versioni Disney. 
Trovo che sia un titolo deviante soprattutto perchè concepito come se dovesse essere di mero appannaggio delle bambine invece al suo interno - posto che non vedo perchè le storie delle principesse non dovrebbero piacere anche ai maschietti! - di avventure ne sono narrate molte, e adatte anche ai maschietti.
E poi, diciamocela, questa idea di dare un sesso anche alle storie, come se i sogni dovessero essere riservati in modo distinto a maschi e femmine non mi piace molto. 
Onestamente avrei visto bene questo libro con un titolo diverso, più generico, e più rivolto ai tanti sogni che Disney ha dispensato ai piccoli con i magici personaggi che nel tempo ha creato. Penso a Bambi, a Peter Pan, a Red e Toby... 
Mentre nel libro Principesse - Un Natale da fiaba vengono proposte solo le storie delle principesse Disney che si vedono in copertina, in questo caso trovo il titolo deviante. Non che sia un problema insormontabile, ci mancherebbe, ma è una cosa che abbiamo notato e di cui volevo rendervi partecipi. 

L'edizione che abbiamo avuto noi in prestito dalla biblioteca è del 2007 ma la prima edizione è del 1999. Inutile dire che ai miei bimbi le varie storie proposte piacciano molto... sono pur sempre le storie classiche che gli vengono proposte in tutte le salse!
Il libro si presenta bene, cartonato, con le immagini originali Disney e credo che faccia una bella figura anche come regalo. Per come è proposto, però, come regalo per una femminuccia seppur con la consapevolezza che al suo interno si trovano anche storie che vanno oltre le principesse.

I caratteri usati sono piuttosto grandi ed è un libro adatto sia per essere letto a bambini piccoli - le storie classiche piacciono sempre - che per lettori in erba, che siano in grado di leggere da soli. Caratteri ben visibili, stampati sempre nero su bianco senza andare a finire sopra alle immagini e storie riassunte in modo tale da non essere eccessivamente lunghe.


Tanto per restare in tema di biblioteche, ieri pomeriggio, dopo aver ripreso il piccoletto dalla scuola per l'infanzia e dopo aver fatto merenda, siamo stati in biblioteca a restituire dei libri e ci siamo attrezzati prima di partire da casa: pennarelli e disegni da colorare... La biblioteca in cui siamo stati è dotata di un angolino destinato ai bambini con tavoli piccoli e sedie a loro misura e ai miei bimbi piace frequentare luoghi così...
Finché dura... ce li porto. Poi cresceranno e... chissà!!!!
***
Principesse - Vite da sogno
Magie Disney
Disney Libri
20.00 euro

lunedì 17 ottobre 2011

HO-OPONOPONO La pace comincia da te (Josaya)

Già la sua copertinta trasmette serenità. Una sensazione positiva... questo è stato l'effetto che ha avuto su di me l'avere tra le mani una copia del libro Ho-Oponopono - La pace comincia da te. Un termine strano - Ho-Oponopono - inusuale e che non avevo mai sentito prima ma che ho imparato a conoscere nel leggere il libro edito da Uno Editori
Il libro è di un formato molto gradevole, non molto grande e maneggevole da tenere in mano e da sfogliare. All'interno viene illustrata una antica tecnica Hawaiana, interpretata in chiave moderna, applicando la quale si possono ottenere importanti cambiamenti nella propria vita.
Ho-Oponopono è una pratica alla quale è necessario avvicinarsi con l'effettiva volontà di cambiare la propria vita*, senza pregiudizi e senza scetticismo.
Ho-oponopono è una pratica che, una volta conosciuta e capita cambierà la vita di chiunque le si avvicini. 

Se decidi di accostarti a questa disciplina significa che la tua vita cambierà per sempre. Se non sei ancora pronto per liberare la tua vita da tutte le negatività, lo stress, l'ansia, il senso di colpa, la frustrazione, il rimpianto, la nostalgia, il dolore, la depressione non continuare a leggere.

Si tratta di una tecnica che permette di recuperare la pace interiore e, di conseguenza, di cambiare la propria vita della quale - di questo bisogna essere convinti - si è artefici in prima persona.

La tecnica non è di immediata comprensione e bisogna mettersi alla lettura con la dovuta concentrazione ed apertura mentale altrimenti non ha senso affrontare una lettura di questo tipo. Il linguaggio utilizzato è semplice e diretto, la grafica chiara e pulita. Gli autori - perchè si tratta di tre autori - forniscono spiegazioni molto chiare e al termine del libro vengono proposti degli esercizi pratici che aiutano ad attuare la tecnica, fare pulizia e tutto il resto.

Al termine del libro viene anche proposto un glossario, strumento interessante per meglio capire alcuni termini con i quali si può avere poca familiarità. Inoltre, viene inserito anche un elenco di siti di riferimento, da consultare per eventuali approfondimenti.

Non è mia intenzione spiegare nei dettagli di cosa si tratta visto che credo che ognuno debba avvicinarsi personalmente a questa tecnica. Basti dire che si tratta di un'antica tecnica che permette di correggere gli errori liberandosi da paure e costrizioni che ci ancorano a terra, in una condizione di non serenità, di infelicità. 

Mi dispiace, perdonami, grazie, ti amo è il mantra che va ripetuto nell'attuare una tecnica semplice e - così viene detto - efficace. Sta ad ognuno provare e verificare gli effetti sulla propria vita. Ognuno può fare la propria esperinza. Io ho fatto la mia.
 
Per chi volesse saperne di più inserisco un video esplicativo, tra l'altro inserito nel sito ufficiale della casa editrice in cui si può acquistare il libro.
Qualcuno ha esperienze con questa tecnica? 
Mi piacerebbe raccogliere testimonianze in merito... Un blog può servire anche per lo scambio di idee... o no?

* a tal proposito vi invito a leggere la precisazione che è arrivata dagli autori, in uno dei commenti che seguono, che meglio spiega questo aspetto. Probabilmente non ho afferrato appieno e con il loro aiuto è tutto più chiaro... 
***
Ho-Oponopono - La pace comincia da te 
Josaya
Uno Editore 
16.90 euro

venerdì 14 ottobre 2011

Non ti muovere (Margaret Mazzantini) - Venerdì del libro

Un libro triste. Di una tristezza latente. Non solo perchè il protagonista - Timoteo, stimato chirurgo - si trova al capezzale della figlia condotta in ospedale a seguito di in un incidente con il motorino quando per la vita di quell'uomo così stimato, così forte, così importante ma così fragile nel suo intimo.

E' la storia di una famiglia che probabilmente non è mai stata tale. La storia di un amore proibito, rubato, clandestino, tanto profondo quanto controverso. Un amore che ha lasciato il segno e che non appartiene a quella famiglia ma solo a lui, a Timo.

Per questo Venerdì del libro di HomeMadeMamma ho scelto Non ti muovere per redimere la Mazzantini dopo averla stroncata all'indomani della lettura del suo ultimo libro. Non che abbia bisogno del mio parere sui suoi libri, ci mancherebbe, ma visto che questa volta la lettura mi è piaciuta mi è sembrato giusto dirlo.

Dopo avermi stregata con "Venuto al mondo", dopo avermi delusa con "Nessuno si salva da solo", Margaret Mazzintini è tornata a coinvolgermi con questo libro. L'avevo regalato nel mese di luglio dello scorso anno ad una mia amica per il suo compleanno e quest'anno, sotto l'ombrellone, l'aveva ancora con se facendo fatica a leggerlo... Ma, come si sa, il feeling che si instaura con i libri è molto personale. E quella lettura che lei è riuscita a portare a termine in oltre un anno io l'ho consumata in pochi giorni.

Lo stile della Mazzantini è pienamente confermato: uno stile crudo, forte, intenso, violento a tratti. I personaggi sono dipinti con i toni più crudi che si possano trovare mettendo in evidenza le loro debolezze di persone come tante malgrado un'immagine di un certo tipo al cospetto degli altri.

Timoteo è il primario del reparto di chirurgia dell'ospedale in cui lavora da sempre. Sua moglie Elsa è in viaggio per lavoro ed ha lasciato sua figlia quella mattina con il solito "ciao" detto prima di andare a scuola. In motorino. E accade una fatalità. Un incidente stradale che sorprende Angela, questo è il nome della ragazzina, senza il casco allacciato. Momenti di paura, di terrore. Il terrore di un uomo, un padre, che davanti a sua figli si trova annientato, violentato nel suo intimo perchè è come se con quell'incidente dovesse pagare qualche cosa che è stato e che è rimasto in sospeso.

Il libro alterna la narrazione dei momenti in ospedale, con Angela sotto ai ferri, con il racconto che Timoteo fa della sua storia. Una storia che parte prima della nascita di Angela, quando era già sposato con la madre di sua figlia. E' lì che inizia quello che mai avrebbe pensato potesse capitargli.... E nel mentre sua figlia lotta tra la vita e la morte, Timoteo percorre i tratti salienti di quella storia che l'ha segnato per sempre. Lo fa rivolgendosi ad Angela. Angela che non può sentire. Angela che non saprà mai. Non saprà mai che uomo è, realmente, suo padre. Non saprà mai che in casa si sente un "accessorio", un "soprammobile" o poco più. Non saprà mai quanto quell'uomo che chiama amorevolmente "papo" sia capace di amare. Un amore profondo, il suo. Che arriva dalle viscere per esplodere in modo tanto violento da fare male. Un amore che fino ad allora gli era sconosciuto e che ha lasciato sulla sua pelle, sulla sua anima, segni profondi ed incancellabili.

Il libro è a tratti volgare, pesante... Ma questa cosa non mi ha disturbato tanto quanto è successo con "Nessuno si salva da solo" dove è un continuo rincorrersi di volgarità (secondo me). E non mi ha disturbata perchè credo che siano dei passaggi che danno ancora più intensità alle situazioni che vengono narrate. Le rendono "vere", meno romanzate di quanto non lo sarebbero state con un linguaggio più rosa e romantico. Perchè di rosa e romantico, in diverse parti della storia, c'è ben poco.

So che da questo libro è stato tratto un film ma io non l'ho visto e non ho intenzione di vederlo. Spesso capita che i film che propongono trame di libri di successo risultano deludenti e io voglio restare con quel sapore di "vero" e di "vivo" che il libro mi ha lasciato addosso.

Il libro è stato pubblicato nel 2008 ma io ho letto una ristampa del 2010. Non ho letto i libri di questa autrice in ordine di uscita, come spesso mi capita di fare ma avendo avuto tra le mani quanto di meglio (secondo me, è ovvio) lei abbia scritto e quanto di peggio sia seguito, mi sento di posizionare questo libro tra i due. 
Non all'altezza di "Venuto al mondo" e, per fortuna, non al livello di "Nessuno si salva da solo".

Dal libro:
E corremmo, e inciampammo l'uno nell'altra, e ridemmo, e ci abbracciammo contro un muro. Facemmo tute le cose prive di senso che gli amanti fanno. Il giorno dopo, quando ci salutammo, Italia tremava di nuovo. Mi aveva preparato una frittata con le uova delle sue galline, mi aveva lavato e stirato la camicia, e adesso tremava mentre la baciavo, mentre le voltavo la schiena. Gli amori nuovi sono pieni di paure, Angela, non hanno posto nel mondo e non hanno capolinea.

Sono in piedi in capo al letto, ho la giacca gualcita sulla spalla tenuta da una mano stanca, la barba lunga, la faccia di chi non ha dormito. Il suo sguardo è soave, ma sospeso, come incrinato da un sospetto. Mi muovo verso la porta come una falena notturna dalle ali grevi come sughero, rimasta prigioniera in una stanza fino al giorno.
***
Non ti muovere
Margaret Mazzantini
Oscar Mondadori
11.00 euro

giovedì 13 ottobre 2011

Quando un adulto legge una storia... Corso di aggiornamento professionale

Ho appena avuto notizia di un corso di aggiornamento professionale per insegnanti, educatori, operatori dell'infanzia, genitori, medici pediatri, lettori organizzato in un comune limitrofo a mio.
Organizzato dall'Associazione Italiana Biblioteche Marche nell'ambito del progetto


realizzato con l'Associazione Culturale Pediatri, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Porto Sant'Elpidio (Fermo), il corso si terrà il 26 di novembre nell'intera mattinata, dalle 9 alle 13 presso la biblioteca del comune di Porto Sant'Elpidio.
Nel leggere la locandina mi sono resa conto di non rientrare nelle categorie professionali interessate ma come genitore e come lettore (anche come giornalista?) ci potrei stare per cui ho subito inoltrato la mia richiesta di partecipazione. In passato ho partecipato ad un corso di dizione che mi piacerebbe mettere a frutto diventando lettore volontario: ho proposto ad un'associazione di genitori del mio comune di organizzare delle giornate di lettura di fiabe a voce alta per i bambini della scuola per l'infanzia e mi auguro che tale idea possa avere seguito.
Se così non fosse, potrei sempre fare tesoro di quanto verrà detto nell'ambito dell'incontro del 26 novembre nell'ottica della lettura con e per i miei bambini. 

Secondo il programma, sarà illustrato il progetto Nati per leggere per poi contestualizzarlo nella regione Marche passando poi ai soggetti attori del progetto. Si passerà poi ad analizzare le varie competenze: dalla figura del bibliotecario a quella del pediatra. Ed ancora, i luoghi in cui attuare il progetto: nei nidi, nelle materne, nei punti sanitari della città, attraverso i servizi sociali, in famiglia.
L'argomento mi interessa molto ed anche il laboratorio di lettura a voce alta che si terrà dalle 12 alle 13 credo che sia interessante. 

Nel volantino viene precisato che la giornata di formazione con famiglie, insegnanti, bibliotecari, operatori sociali, sanitari e dell'editoria ha l'obiettivo di arricchire le riflessioni sull'importanza dell'accessibilità linguistica, visiva e motoria dei libri per bambini e della possibilità di condividerli con loro.

Chi fosse in zona e fosse interessato può chiedere informazioni, avere il programma completo e inviare la propria adesione alla biblioteca comunale psebiblioteca@elpinet.it. 

Ps. ho scaricato il logo del progetto Nati per leggere dal sito ufficiale - www.natiperleggere.it - e spero che non me ne vogliano. Credo che iniziative così vadano diffuse e, se nel mio piccolo, posso farlo anche io, lo faccio con piacere.

mercoledì 12 ottobre 2011

Chi l'ha fatta (Stéphane Frattini)

Tra i tanti interrogativi che il piccoletto di casa propone a raffica, ce ne sono alcuni che riguardano... la popò! La cacca... il termine gli piace di più... Con lui tempo fa abbiamo avuto qualche problemino sotto questo punto di vista: si rifiutava di andare in bagno per la popò, tratteneva più a lungo che poteva, si nascondeva sotto al tavolo pur di non farla... Ovviamente ciò ha creato dei problemini che però, pian piano, abbiamo superato. L'abbiamo fatto affrontando l'argomento nel modo più naturale possibile, cercando di farli capire che non è una cosa di cui vergognarsi - che si sia comportato in quel modo perchè una volta gli era scappata a scuola e l'aveva fatta nei pantaloni, da piccino? - e che accomuna tutti. 
"Tutti tutti? Ma proprio tutti? Anche i re e le regine? I cantanti e i meccanici? Anche quelli che corrono con le macchine e che fanno l'asfalto?"... 
Interrogativo più che legittimo. Eh si. Tutti tutti. 
"Anche gli animali, mamma? E qual è l'animale che la fa più grande e più puzzolente?". 
Interrogativi dietro interrogativi ai quali bisogna essere pronti a rispondere. 

Nell'affrontare l'argomento ammetto di essermi fatta aiutare anche da qualche libro. Il primo, e quello che si portava ogni volta in bagno, è stato L'isola delle cacche di cui ho parlato tempo fa. Qualche settimana fa, poi, la bibliotecaria mi ha fatto notare dei nuovi arrivi e, tra questi, ce n'era uno sull'argomento. 
Si tratta di Chi l'ha fatta? Un libro fotografico (molto spazio è dato alle immagini ma ci sono anche dei testi esplicativi) di Stéphane Frattini, edito da Franco Cosimo Panini Editore e pubblicato nel gennaio di quest'anno. 
E' un libro che parla di cacche. O meglio, prima le mostra in tutto il loro splendore.... Poi si può aprire una finestra che fornisce spiegazioni sul "proprietario" di quella cacca e fornisce alcuni approfondimenti che, devo dire, sono piuttosto interessanti. Abbiamo così imparato che la Balena Blu la fa rosa ed abbiamo anche scoperto il perchè... Ma anche che ci sono animali che la fanno a palline, altri le fanno piene di semi, altre ancora le fanno enormi... Abbiamo scoperto che anche la cacca ha una sua utilità non solo come concime naturale ma anche per delimitare il territorio da parte di determinati animali... Insomma, chi avrebbe mai detto che c'era così tanto da sapere su un argomento che nessuno ha interesse ad affrontare (tranne i piccoletti curiosi?)...

Bhè, l'argomento non è dei più profumati e gradevoli tanto che mia figlia ha toccato schifata il libro... Il piccoletto, però, ha fatto attenzione ad ogni spiegazione e alla fine si è convinto che ogni essere vivente fa la sua... E che tutti sono accomunati da questa cosa per cui non c'è niente di cui vergognarsi.

E' stato buffo vedere mia figlia toccare le pagine con la punta delle dita e con una smorfia schifata in volto... E devo ammettere che le foto sono piuttosto eloquenti... Belle ingrandite, ottimamente messe a fuoco... Il fotografo ha fatto un gran bel lavoro... Sulle prime mi è venuto da dire che ha fatto una lavoro di m....! E mi sono pure fatta una risata!
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Chi l'ha fatta?
Stéphane Frattini
Franco Cosimo Panini Editore
12.00 euro

lunedì 10 ottobre 2011

Il gioco dell'angelo (Carlos Ruiz Zafon)

Ho terminato da poco la lettura del libro Il gioco dell'angelo di Carlos Ruiz Zafon e fino all'ultimo sono stata tentata di rimandare il momento di recensirlo per tentare di chiarirmi le idee. Più volte mi sono ritrovata con i personaggi del libro in testa, cercando di fare ordine tra i pensieri e cercando di capire bene il senso di quanto letto, il percorso seguito dall'autore per dipanare le fila della storia ma... ahimè, non ci sono riuscita.

Oltre a "Il gioco dell'angelo" ho letto solo "Marina" di questo autore per cui non ho molti elementi per fare confronti. Quanto ne so, però, mi basta per fare alcune valutazioni.

La storia è molto intricata e alcuni passaggi di difficile comprensione. Non ho ben capito - forse è stata colpa mia? - alcuni legami tra i vari personaggi e soprattutto alla fine del libro mi è rimasta in bocca una certa amarezza per una trama che, secondo, me, è davvero ingarbugliata.

Ho apprezzato la scrittura di Zafon soprattutto nei passaggi descrittivi: molto efficace e capace di dipingere a toni molto decisi il quadro d'insieme così come i particolari. Questo, però, non ha inciso più di tanto sul risultato finale che, secondo il mio parere, ha lasciato a desiderare.

Ho trovato alcuni elementi che caratterizzano il modo di scrivere di Zafon, già emerso in "Marina": luoghi lugubri, il buio, il mistero... Così come ho trovato quella sua capacità descrittiva cui facevo riferimento poco sopra.

E' un romanzo in cui i libri sono protagonisti accanto al personaggio principale - Martìn - che si vede coinvolto in un'impresa più grande di lui. Un misterioso editore lo ingaggerà, per una somma molto elevata, per scrivere un singolare racconto. Un racconto strano, misterioso, particolare, tanto quando l'autore che l'ha commissionato. Un'impresa allettante, è vero, ma pericolosa. Molto pericolosa. Questo, però, Martìn non lo sa fino a che non inizia a notare qualche cosa che non va e mette in moto un meccanismo di ricerca e di indagine su vicende passate che lo metteranno - suo malgrado - nei guai.

Quella che opera attorno a Martìn è una forza misteriosa ed invisibile. Una forza che gli farà vivere situazioni inquietanti alle quali seguirà una scia piuttosto nutrita di misteriose morti.

Ho trovato il racconto anche un po' ripetitivo, a dire il vero. Ci sono termini e concetti che vengono ripetuti più e più volte - penso alle lacrime che vengono nominate continuamente e in circostanze diverse (di ghiaccio, di sangue, di inchiostro, lacrime vere e proprie) e che alla fine risultano ridondanti.
I personaggi entrano ed escono dalla vita del protagonista in modo un po' confuso a volte e non è poi così difficile perdere il filo del discorso.

Probabilmente si è trattato di un mio limite, ma se dovessi raccontare del tutto la trama dando una risposta al perché di certi legami onestamente credo che non sarei in grado di farlo.

Si tratta di un racconto di fantasia che ricalca lo stile di Zafon che ho avuto modo di conoscere con Marina. La storia è ambientata in una Barcellona degli anni '20, con tutte le sue contraddizioni e le sue particolarità.
Qualche cenno ai personaggi principali.

* Martìn è un giovanotto che viene da una vita difficile - orfano di madre, ha visto suo padre morire tra le sue braccia assassinato per strada - e che ha una grande passione per la scrittura e per i libri. Dopo tanta gavetta arriva al suo primo libro di successo. Un successo che lo porterà verso un'avventura misteriosa e pericolosa quando viene contattato da un misterioso editore...
* Andreas Corelli è il nome di tale editore. Un personaggio sinistro, misterioso che formula una richiesta editoriale molto particolare a Martìn e che sarà l'artefice di situazioni che segneranno in modo indelebile la vita del giovane.

* Isabella è una ragazzina che diventa l'assistente di Martìn. Un personaggio con cui il giovane stringe un rapporto d'amicizia molto controverso ma molto profondo. Una giovane che lo cambierà e gli sarà accanto seppur in modo discreto e con le dovute distanze, durante la sua avventura.

* Il libraio Sampere è l'uomo che ha accolto Martìn quando, da ragazzino, picchiato dal padre, si è trovato in strada sanguinante e disperato. Da quel momento il loro rapporto si è stretto al punto tale da rendere la libreria Sampere e figli come un rifugio sicuro a cui fare riferimento in ogni attimo di difficoltà.

* Don Pedro Vidal è l'uomo che aiuta il giovane Martìn a diventare qualcuno ma è, allo stesso tempo, un personaggio misterioso e diverso da ciò che le apparenze mostrano di lui.

Questi sono solo alcuni dei tanti personaggi che compaiono: personaggi positivi e negativi, buoni e cattivi, sinceri e menzogneri nei confronti del giovane Martìn... Con loro compaiono molte altre figure, più o meno di rilievo nella storia.

Devo ammettere che fino a poco più di metà libro l'ho letto con molte aspettative. Verso la fine la situazione è precipitata. Mentre leggevo mi chiedevo come il protagonista avrebbe potuto venir fuori dalla situazione in cui si era cacciato ma non sono riuscita a trovare un epilogo soddisfacente nella mia fantasia, sperando che quello di Zafon lo sarebbe stato. Purtroppo non è andata così e più andavo vero la fine del libro più le idee si ingarbugliavano... per arrivare ad un finale che mi ha lasciata perplessa.

Malgrado la lettura mi abbia delusa, questo non mi impedisce di serbare una certa curiosità per altri lavori letterari di questo autore e credo proprio che cercherò qualche altro suo titolo. Il suo stile mi piace, mi piace il suo modo di descrivere situazioni e sensazioni... Magari questa volta non sono riuscita ad afferrare la storia come avrei dovuto ma non posso dire che comunque la lettura sia stata pesante o noiosa. Tutt'altro... Probabilmente non sono riuscita a calarmi nei personaggi con la dovuta attenzione.

Io ho preso "Il gioco dell'angelo" in biblioteca e si tratta di una ristampa del 2010 ed il prezzo stampato sull'ultima di copertina è di 13.00 euro. 
Se qualcuno di voi l'avesse letto e volesse aiutarmi a capirci qualche cosa ve ne sarei grata... Sono rimasta un po' "sospesa" e dubbiosa. E' solo un problema mio? Bho!
***
Il gioco dell'angelo
Carlos Ruiz Zafon
Oscar Mondadori
13.00 euro

venerdì 7 ottobre 2011

Ladra (Sarah Waters) - Venerdì del libro

Guanti e libri. La copertina del romanzo Ladra di Sarah Waters è l'emblema di due elementi importanti del libro. Un libro che mi ha coinvolta e mi ha sorpresa con continui colpi di scena inaspettati.
Si tratta di un romanzo ambientato nella Londra del 1862 e narra la storia di due ragazzine - Sue e Maud - i cui destini si incrociano e le cui vite si legano più di quanto esse stesse avrebbero mai voluto.
Entrambe orfane, l'una è vissuta in una casa di ladri: ladra anche lei, viene coinvolta in un losco affare che prevede che diventi la cameriera personale di Maud... per ingannarla. Sue non sa di far parte di un disegno studiato a tavolino parecchio tempo prima...
Maud vive in una sinistra abitazione assieme a suo zio. E' una signorina perbene, abituata ad essere servita e riverita. La sua vita, però, si consuma dentro quattro mura, allo scandire di una routine martellante, senza avere una vita sua ma solo quella che lo zio con cui vive ha pensato per lei. Nemmeno Maud sa di far parte di un disegno studiato a tavolino parecchio tempo prima. Lo stesso che riguarda Sue.

Le due ragazze vedono i loro destini intrecciati e vivranno situazioni cariche di tensione e di colpi di scena.

Malgrado alcune forzature, con dei passaggi un po' troppo coloriti ed inverosimili (ma è pur sempre un romanzo di fantasia!) la storia è piuttosto intricata ma non di difficile comprensione. La prima parte del libro vede Sue come protagonista principale e il racconto è incentrato sulla sua persona. La seconda parte del libro dà spazio a Maud che vive le stesse circostanze vissute e narrate nella prima parte ma, ovviamente, secodo il suo punto di vista e svelando la sua storia che si intreccia, inevitabilmente con quella di Maud.

La trama non è semplice da riassumere e credo che non sia il caso di tentare di farlo per evitare il gusto della lettura a chi amasse il mistero, l'intrigo ed anche un pizzico di trasgressione. Le due ragazze saranno coinvolte anche emotivamente in un'attrazione reciproca di difficile definizione... Non perchè i loro gesti siano equivoci ma perchè lo sono i loro sentimenti e le intenzioni che ognuna ha contrastano con quel sentimento di affetto (amore?) che l'usa serba per l'altra.

In 510 pagine viene proposto uno spaccato dell'Inghilterra del 1800 con le sue regole ed i suoi precetti. 
I personaggi che si intrecciano con la storia delle due ragazze sono parecchi ed ognuno dona un tocco di originalità al racconto. Ho letto qualche critica rispetto a questo romanzo, tacciato di essere un po' troppo artefatto, eccessivo in alcuni passaggi. Personalmente la lettura mi è piaciuta e pur non dimenticando alcune circostanze un po' troppo inverosimili, mi sento di consigliarne la lettura a chi volesse immergersi in un mondo fatto di intrighi, di passioni e di mistero.

La lettura mi ha anche fatto riflettere sulle condizioni di coloro che, all'epoca, venivano confinati in manicomio... Una riflessione che potrebbe essere estesa anche ai tempi più moderni malgrano i manicomi veri e propri non esistano più...

Segnalo un dettaglio: si tratta di un libro che parla di libri, tra le altre cose. Dopo La tredicesima storia - romanzo che pure mi è molto piaciuto e che aveva per protagonisti i libri - mi sono ritrovata nuovamente con questa tematica ricorrente. Una tematica - la presenza di libri come protagonisti di un romanzo - che ho nuovamente ritrovato nel libro che sto attualmente leggendo e di cui avrò modo di parlare prossimamente.

Per questo Venerdì del libro di HomeMadeMamma ho voluto proporre una lettura "da grandi" dopo aver segnalato per diverse volte libri per bambini. Un libro che consiglio.
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Ladra
Sarah Waters 
TeaDue
8.90 euro

martedì 4 ottobre 2011

Osa, azzarda, esci dai limiti della tua ombra! (U. GeiBler)


"Solo chi dalla propria ombra saprà uscire 
anche la più inaspettata azione potrà conseguire". 

Il Dottor Pallapelata cura gli animali. Li cura non quando hanno mal di denti, mal di pancia o mal di testa ma quando si sentono sofferenti senza un motivo, quasi come se avessero un male di stagione. Lui li invita ad affrontare con coraggio le sfide di ogni giorno e li incoraggia a superare quelli credono essere i propri limiti.
Il libro Osa, azzarda, esci dai limiti della tua ombra ha un titolo piuttosto lungo che ben rappresenta il suo contenuto. Il Dottor Pallapelata (nel guardarlo è facile capire da dove arriva il suo nome!) non somministra medicine ma fiducia. 

Il pescecane teme il dentista e pur di non finire tra le sue mani soffre di un gran mal di denti. 
L'ippopotamo sembra allergico all'acqua.
Il criceto odia il buio e non riesce ad andare da solo in cantina.
La giraffa vorrebbe tanto fare un giro in bici ma è convinta di non esserne capace.
Per ognuno di loro - e per tutti gli altri amici che compaiono nel libro - il Dottore ha una sola medicina: un'iniezione di fiducia, una buona porzione di coraggio e una dose massiccia di forza di volontà. 
I testi sono scritti in rima e fanno capire ai piccoli lettori che spesso sono le proprie paure ad alzare steccati e segnare limiti che, in realtà, non ci sono.

Ma il Dottor Pallapelata sarà immune a quella malattia? A quanto pare no visto che alla fine del libro ha anche lui un cedimento. E stavolta sono tutti gli animali ad avere la medicina giusta per lui!

Abbiamo trovato il libro in una biblioteca del circondario: visita dopo visita ho avuto la conferma di quanto sia fornita di libri particolari, meno comuni e meno diffusi di altri ma davvero belli! Quella che viene narrata in questo volume - la versione originale è tedesca e per noi la traduzione è stata curata da Carlotta Dolci - non è una storia di principesse o di grandi eroi ma di personaggi semplici, alle prese con le loro paure di ogni giorno. Ed ognuno, nel suo piccolo, diventa un eroe acquisendo fiducia in se stesso.

Sono certa che con l'aiuto di mamma e papà i piccoli lettori possano riflettere anche sulle proprie, di piccole paure quotidiane. E così il Dottor Pallapelata avrà portato la sua medicina anche a casa di ogni bambino che potrà far tesoro dell'incoraggiamento ricevuto.
***
Osa, azzarda, esci dai limiti della tua ombra
Uli GekBler
Gunther Jakobs (illustrazioni)
Paolo Acco Editore
12.90 euro