venerdì 30 gennaio 2015

Il re alce (U. Stark - A.C. S. Ståhlberg) - Venerdì del libro

Ma un libro comprato all'Ikea poi te lo devi impaginare da solo a casa? 
E' un interrogativo che fa sorridere ma che viene naturale quando si pensa ad un qualsiasi acquisto all'Ikea... a me capita così... A furia di montare librerie, scrivanie, contenitori vari mi viene naturale pensare che ogni cosa che esca da quel posto sia dotato di decine di vita, di un disegno che illustra tutte le fasi del montaggio e tutto il resto.

Ovviamente per il libro Il re alce non è così. Si tratta di un libro che mi era del tutto sconosciuto e che vorrei proporre per questo Venerdì del libro. Non sapevo proprio che all'Ikea vendessero anche libri. Più volte mi ero imbattuta in quelle decine di volumi (finti) che vengono usati per riempire le librerie in esposizione ma un libro vero, da leggere sfogliare proprio non mi era mai capitato. Fino a che... nel periodo natalizio non siamo andati a fare compere e mi sono imbattuta in lui. 
In quanto possessore della carta Family Ikea per me il prezzo era di 4.99 euro. Potevo forse non lasciarmi prendere dalla curiosità. Non di certo. In un momento in cui mio marito era distratto - gli prometto sempre che la smetto di comprare libri... - ho infilato questo ed un altro libro nella borsa gialla che avevo preso in dotazione all'ingresso e via, verso la cassa con estrema indifferenza.

Era talmente preso dall'idea di dover montare a casa la libreria che aveva appena comprato che mio marito nemmeno ha fatto caso di aver passato i due volumi alla cassiera... o meglio (di questo sono certa) ha fatto finta di non vedere...
Così, il re alce è arrivato a casa nostra. 

Non gli davo molta fiducia, lo ammetto. Ma mi sono dovuta ricredere. La prima cosa che si nota è la cura con cui si presenta il volume: copertina rigida, gran formato, illustrazioni grandi e colorate...
Poi sulla prima pagina di copertina si legge anche:
Vogliamo offrirvi la massima ispirazione con il minimo impatto ambientale.
Tutte le nostre pubblicazioni sono attente all'ambiente in ogni fase della produzione, dalla scelta della carta alla tipologia di distribuzione.
Questo libro è stampato su carta conforme a tutti i requisiti di selvicoltura responsabile. Questo significa, ad esempio, che la materia prima proviene da foresta certificate e gestite in modo sostenibile. Le nostre pubblicazioni sono stampate con inchiostri a base vegetale privi di solventi e in tipografie vicine ai nostri mercati principali, per evitare trasporti a lungo raggio. 
Stiamo lavorando per migliorare il mezzo di stampa e ridurre l'impatto ambientale futuro.
Inutile dire che tutto ciò mi abbia positivamente impressionato.
Ma la prova del nove sarebbe stata la lettura della storia perchè l'idea del rispetto ambientale è ok, lo è anche il prezzo così come lo sono le immagini che, seppur non certo eccessivamente artistiche sono comunque gradevoli d capaci di piacere ai piccoli lettori... ebbene, tutto questo va bene ma se la storia non regge, se non merita di essere letta allora sarebbe stato un (seppur piccolo) investimento sbagliato.

Anche la prova della storia è stata superata.

Alce è triste perchè sente che non ha le caratteristiche per essere il re della foresta. Non crede in se stesso, nelle sue capacità e virtù... e quando incontra i vari animali che gli vivono accanto non si rende nemmeno conto di compiere, attimo dopo attimo, gesti che fanno di lui un vero re.

E' una storia di amicizia, altruismo che fa riflettere su come, spesso, non ci si renda conto delle proprie capacità e quanto si sia avvezzi a sottovalutare se stessi.
Il testo non è brevissimo ed i caratteri usati sono adatti per bambini che sappiano già leggere ma ben si presta per un lettura da alta voce da parte di mamma e papà, tanto più se si prestano a dare le voci ai vari animali... 

E poi le cacche! E' stato divertente cercare di capire a chi appartenessero quelle cacche che si trovano all'inizio e alla fine del libro. Si tratta della stessa immagine ma all'inizio del libro sono anonime mentre alla fine accanto ad ognuna è scritto in nome dell'animale che la produce.

 
Questa cosa ci ha fatto pensare ad un libro che abbiamo trovato in biblioteca tempo fa e che, nonostante la tematica trattata, era piaciuto molto ai miei figli che l'avevano sfogliato e risfogliato con sempre crescente curiosità ed attenzione. Si intitola Chi l'ha fatta? e già si capisce quale sarà il soggetto che si incontrerà tra le pagine!

Testo di Ulf Stark, illustrazioni di Ann-Cathrine Sigrid Ståhlberg, il libro non mi ha delusa anche se, come accennavo sopra, non mi aspettavo molto da lui.

lunedì 26 gennaio 2015

Elmer, un piccolo, coloratissimo amico! Anzi due... anzi tre!

Ieri pomeriggio abbiamo partecipato ad un bellissimo incontro organizzato dall'Associazione Arcobaleno Genitori per la Scuola (con la quale tra l'altro collaboro molto volentieri) ed oltre ad ascoltare letture ad alta voce aventi come protagonista il simpatico e coloratissimo Elmer abbiamo anche realizzato delle marionette altrettanto simpatiche e colorate.

Come abbiamo fatto è ben spiegato qui. Al laboratorio ha partecipato solo la principessa di casa visto che il fratellino era a casa malato ma al ritorno si sono messi tutti e due a tavolino ed hanno realizzato, insieme, la marionetta anche per lui. 
 
Ecco, dunque, che in casa sono aumentati due amici che sono andati a fare compagnia agli Elmer che avevamo già.
Ve li ricordate? Li avevamo realizzati ad un laboratorio in biblioteca tempo fa.
Ora si fanno compagnia, uno piu' colorato dell'altro. 

Ma non basta... Qualche sera fa mia madre è venuta a fare compagnia all'ometto di casa e, per tenerlo occupato, mi ha chiesto una sagoma di Elmer da stampare sul foglio poi, da una scatola magica, ha tirato fuori ritagli di stoffa e di pelle che si è messa a ritagliare ed incollare con i suoi nipotini... Anche in quel caso il risultato è stato davvero carino. Erano tutti pezzetti destinati a finire nel cestone dei rifiuti perchè inutilizzati... invece... ecco qui cosa hanno dato vita, mia madre ed i miei cuccioli, con tanta perizia e pazienza.
Carino, no?
Potrebbe essere un'altra alternativa all'Elmer con i pezzetti di cartoncino colorato. Magari si potrebbero usare anche altri materiali riciclati come la carta da regalo, gli imballaggi leggeri dei succhi di frutta o delle merendine, i nastri colorati... Elmer l'elefante variopinto ben si presta a realizzazioni di questo tipo.

E' sempre emozionante dare vita ad un personaggio che esce dalle pagine di un libro... è un po' come farlo nostro, farlo diventare un amico vero...

venerdì 23 gennaio 2015

La grande fabbrica delle parole (A de Lestrade - V. Docampo) Venerdì del libro

So di non essere molto originale in questo Venerdì del libro ma, pur correndo il rischio di ripetere cose già dette, scritte e lette nella rete e non solo, consiglio il libro La grande fabbrica delle parole.

L'avevo in mente da tempo... ma solo a Natale mi sono decisa a comprarlo. Non l'ho messo sotto l'albero di Natale, nemmeno nella calza dei miei figli ma l'ho dato loro senza alcuna concomitanza con ricorrenze di alcun tipo. Avevo voglia di comprare per loro un bel libro ed ero certa che non avrei sbagliato. L'ho comprato nel periodo natalizio, questo è vero, ma l'ho dato ai bambini in un giorno intermedio, tra Natale ed Epifania...

E' un libro di una dolcezza unica con immagini stupende. Impossibile non restare affascinati sia che a lasciarsi rapire sia un piccolo lettore o uno un po' (o anche parecchio) più grande.
Alla puntuale domanda "...mamma cosa ci leggi?" che oramai è diventata d'ordinanza in casa nostra prima di andare a letto, quando ho preso in mano questo libro i miei figli - soprattutto l'ometto di casa - ha osservato la copertina in silenzio... poi ha voluto sfogliare il libro prima che iniziassi a leggere ed ha notato che c'è poco testo. 
"Ma ci leggi così poco?" è stata la sua immediata reazione... Posto che lui dopo due righe, ultimamente, già dorme, io gli ho chiesto di pazientare perchè sarebbe stata una storia, seppur breve, bellissima.

E la mia promessa - fatta per conto del libro - non è andata perduta. 

Nel paese in cui le parole si devono comprare per poi inghiottirle, prima che possano uscire dalla bocca degli abitanti di quello strano posto, si consuma una tenera storia di parole dette e non dette, tra Philéas e Cybelle.
Lui l'ama. Eh si... è innamorato di lei. Ma non ha parole a sufficienza per dirglielo. 
Ce la farà a comunicare con lei in modo tale da farle capire cosa prova? 
Riuscirà a conquistarla o dovrà cedere il passo davanti ad Oscar che di soldi ne ha molti e può spendere per lunghi discorsi d'amore?

E' un libro che credo non possa mancare nella libreria dei più piccoli ma che ho letto con molto piacere anche io, che sono parecchio lontana dall'età dell'infanzia.

Le illustrazioni... che dire? 
Bellissime! Parlano da sole.
I volti dei protagonisti sono carichi di tenerezza... 
Non si può non amarli a prima vista.
A me è capitato così.

Lo consiglio caldamente. E' edito da Terre di mezzo ed io l'ho comprato da un sito di vendita di libri on line: mi è arrivato con la copertina flessibile ma so che lo si può trovare anche con copertina rigida. Quest'ultima sarebbe più elegante, più rifinita... ma anche con la copertina flessibili è e resta un bellissimo libro. Era in vendita solo la versione con copertina flessibile e non ci ho pensato su più di tanto per metterlo nel carrello. A distanza di un mese, avendolo riposto nella libreria tra altri libri e preso in mano più volte, ho notato che la copertina si è un po' rigata ma il libro non può essere considerato affatto come rovinato. Porta su di se i segni dell'utilizzo, del riposizionamento tra altri volumi... ma ci può stare.
*** 
La fabbrica delle parole
Agnès de Lestrade - Valeria Docampo
Terre di Mezzo Editore
8.00 euro

martedì 20 gennaio 2015

Parlare di sesso con i propri figli. Renderli consapevoli per proteggerli (A. Madison)

Eh si... prima o poi quel momento arriva! Il momento in cui parlare ai nostri figli di sesso e tutto ciò che vi gravita attorno. 
La mia bambina ha nove anni... suo fratello sette: non è ancora il momento di affrontare in modo compiuto certi argomenti ma a nove anni (a sette non ancora) i bambini iniziano a farsi delle domande anche se in modo estremamente ingenuo. Così, quando ho avuto occasione di leggere il libro edito da Erickson Parlare di sesso con i propri figli. Renderli consapevoli per proteggerli, ho pensato che potesse essere un modo per prepararmi.

Il libro è scritto da un'autrice di 25 anni che, nel presentarsi, dice chiaramente di non volere dare consigli assoluti sul "come fare" soprattutto perchè di figli non ne ha ma, da studiosa, e da persona non troppo lontana dall'età critica dell'adolescenza, fornisce un valido aiuto a chi si trova - o si troverà - a dover affrontare un argomento di questo tipo con un adolescente.

Non si tratta di un romanzo. Non è questo il discorso. Si tratta di una serie di consigli e di approfondimenti su come affrontare determinati argomenti - modalità, tempistiche, linguaggio, atteggiamento da tenere - che a volte possono essere motivo di imbarazzo per un genitore.

L'autrice sollecita in più modi il lettore a "farsi coraggio" nella consapevolezza che non sempre affrontare tematiche legate al sesso, con i propri figli, possa essere facile. Tutt'altro. Invita a superare l'imbarazzo iniziale e ad essere naturali nel porsi nei confronti del giovane interlocutore/interlocutrice.

Io, onestamente, ho sempre pensato che non ci siano regole standard valide per tutti nel parlare con i propri figli, nell'affrontare tematiche delicate o spinose come questa e resto della mia posizione.
In alcuni punti, nel leggere questo libro, ho pensato che alla fine non viene detto nulla di nuovo ma si mette ordine su una serie di assunti che ben si conoscono ma che, a volte, si tende a lasciare in secondo piano.

La necessità di stare vicino ad un adolescente in un periodo così delicato della sua vita e rispetto ad una problematica che, comunque, lo riguarderà da vicino prima o poi è una consapevolezza che credo appartenga ad ogni genitori per cui non sia necessario leggerlo da un libro! Questo non vuol dire, però, che non si possa essere aiutati da spiegazioni e approfondimenti che, poi, ognuno potrà declinare nel modo che più si confà alla sua situazione: ogni ragazzo, ogni ragazza ha una diversa sensibilità, un diverso carattere, diverse aspettative da un dialogo con suo padre o sua madre per cui torno a ripetere che non possono esserci delle regole standard da applicare alla lettera, valide per tutte in assoluto. La maturità di un genitore sta proprio nel sapersi misurare con suo figlio/sua figlia facendo tesoro delle spiegazioni e dei suggerimenti forniti da un libro come questo ma mettendoci anche molto di suo... Non ci si può relazionare con un figlio come se si recitasse a memoria una poesia! Ecco, dunque, che un libro così va preso come un aiuto per poi mettersi in gioco in prima, primissima persona!

Diversi sono gli argomenti affrontati, partendo da considerazioni che arrivano da reali esperienze di adolescenti. Non manca la sezione più scientifica, quella in cui si parla di malattie legate alla sessualità, ai rischi di rapporti non protetti, alle modalità di utilizzo delle protezioni e tutto il resto. 

Lettura utile, che mi sarà ancora più utile tra qualche tempo... quando i tempi saranno maturi...
*** 
Parlare di sesso con i propri figli. Renderli consapevoli per proteggerli
Amber Madison
Erickson Editore
16.00 euro

venerdì 16 gennaio 2015

Che ci importa del mondo (S. Lucarelli) - Venerdì del libro


Quando la mia amica Lolita mi ha telefonato per chiedermi se avessi letto Selvaggia ho fatto mente locale ed ho cercato, nella mia mente, un eventuale libro che si intitolasse così tra quelli letti... E le ho detto di no, perché  in effetti non c'era.

Solo pensandoci su a distanza di qualche ora mi sono resa conto che non intendeva affatto un libro che si intitolasse "Selvaggia" - avevo immaginato la storia di una bambina abbandonata su un'isola deserta e cresciuta con gli animali del posto ih ih!!! - ma un libro scritto da Selvaggia... Selvaggia Lucarelli.

No, non l'avevo letto e non sapevo nemmeno che l'avesse scritto a dire il vero. Non guardo molta tv ed in fatto di blog seguo quelli che parlano di libri e poco più. Non l'ho mai seguita come personaggio dello spettacolo, come opinionista, come blogger e tantomeno come scrittrice.

Ora, a libro finito (regalo di Natale della mia amica) - Che ci importa del mondo è il suo titolo - non posso che ringraziare Lolita per il suo regalo perché il libro di Selvaggia Lucarelli mi è piaciuto, mi ha fatto sorridere, mi ha fatto riflettere, mi ha fatto anche un po' sognare.

Non è un romanzo memorabile, di quelli classificabili come indimenticabili ma a me è piaciuto. Quando un autore - nel mio caso un'autrice - riesce a farmi ridere, arrabbiare, sognare ed anche un po' commuovere ha colpito nel segno anche se non ha confezionato un romanzo indimenticabile.

E' un libro parecchio autobiografico ed è stato davvero divertente avere a che fare con dei personaggi inventati ma che ricalcano le caratteristiche di noti personaggi della tv.

Lei, Viola, somiglia molto a Selvaggia: opinionista in tv, ironia fatta persona, donna dalla battuta sempre pronta, mamma single causa matrimonio naufragato.  Nel libro Viola si racconta, racconta se stessa e la sua storia fatta di vittorie e di sconfitte, di gesti di coraggio ma anche di imbarazzi e difficoltà. Racconta del suo essere madre single e, lo ammetto, i dialoghi con suo figlio mi sono davvero piaciuti molto anche se in alcuni passaggi mi è sembrato che si utilizzasse un lessico un po' troppo forbito per un bambino di soli otto anni. Un bambino maturo, certo, ma a volte un po' troppo... Come nella lettera che Viola gli scrive per gli auguri di Natale: in alcuni passaggi mi è sembrato un po' troppo difficile da capire per un bambino di quell'età.

Viola, nelle sue considerazioni, si rivolge alle donne ma anche agli uomini che, proprio dalle donne, hanno molto da imparare. E' una donna tagliente nel suo essere personaggio pubblico, una "demolitrice di uomini" ma non lo è affatto nella sua vita personale: è reduce da una brutta esperienza amorosa, successiva alla sua separazione... e volente o nolente non ne è ancora venuta fuori. 

Ha delle amiche fidate con cui condivide tutto. E si imbatte in una persona che le cambia la vita anche se, sulle prime, fa fatica ad accettarlo.
E' un romanzo che parla d'amore ma che parla, in generale, di vita... 
L'amore che lega madre e figlio ma anche l'amore tra uomo e donna, con tutte le sue sfaccettature (non sempre positive).

Ho riso di cuore in diversi passaggi e mi sono anche rivista in parecchie considerazioni. Insomma... la trama riserva qualche sorpresa e... la lettura mi è risultata piacevole.
E poi è un libro molto moderno: non mancano riferimenti a mms, twitter, WahtsApp... Ci sono anche parecchi riferimenti a dei marci (un po' di pubblicità... spesso ripetuta...) ma sono indulgente perchè il libro mi è piaciuto.

Come non essere d'accordo con Viola quando dice:
L'amore è una cosa scema, per quanto elementare. Abbiamo voglia di vederci-ci vediamo. Tutto quello che sta in mezzo è fuffa. E molta della fuffa è alimentata da cellulari, facebook, twitter, sms, mms e tutti quegli alibi di cui si servono gli uomini di oggi per rimandare fino allo sfinimento il momento in cui, se Dio vuole, la lingua la utilizzeranno per inumidire noi donne e non lo straccetto per pulire lo schermo del cellulare. Gli uomini veri hanno la spina dorsale per chiederti di uscire a cena. Gli uomini fuffa hanno la spina dell'iPhone attaccata per mandarti un messaggio su WhatsApp.
Ho letto il libro con piacere e lo segnalo per questo Venerdì del libro.

lunedì 12 gennaio 2015

Monthy keywords reading challenge 2014. Ho vinto!

Nel 2014 ho partecipato ad una sfida di lettura lanciata da Serena nel suo blog. Si è trattato della 
 
che mi ha tenuta impegnata per un intero anno. Una sfida che non ho preso con leggerezza: sono sempre stata dell'idea che se si accetta una sfida si debba fare del proprio meglio per raggiungere l'obiettivo ed io l'ho centrato in pieno. A conti fatti, sono risultata la vincitrice!
Dico a conti fatti perchè, in applicazione del regolamento, si cumulavano punti con le letture ed io ho raggiunto il punteggio più alto.
E' stato divertente ma anche impegnativo. Ammetto di aver fatto una selezione molto attenta dei libri da leggere e di aver cercato parecchio nelle biblioteche della mia zona: già lo scorso anno (mi sono portata gli strascichi anche nel 2014) avevo parecchi libri in attesa di essere letti e solo in pochi casi sono riuscita a smaltirne alcuni potendo - con i loro titoli - partecipare alla gara. Per il resto, ho cercato tutte le combinazioni possibili ed immaginabili tra le disponibilità delle biblioteche ed è stato bello anche questo.

Sono certa che se non fosse stato per la gara parecchi dei libri letti quest'anno mi sarebbero rimasti sconosciuti a lungo. Complessivamente, solo in tre o quattro casi - non ricordo di preciso e, onestamente, in questo momento non ho voglia di andare a spulciare a ritroso tra tutti i libri recensiti nel 2014 - sono rimasta del tutto delusa da quanto letto. In un caso in particolare il genere non era proprio quello adatto a me. In altri mi sono imbattuta in terrificati e-book che mi hanno davvero fatto solo perdere tempo ed innervosire.
E' stato divertente anche confrontarmi con gli altri concorrenti in fatto di titoli e vedere cosa avevano scelto, leggere le loro recensioni!

Bello. Impegnativo (perchè molte letture che avrei voluto iniziare sono rimaste in attesa per dare precedenza a quelle della gara) ma davvero bello! Non ho cercato casualmente di abbinare i titolo che avevo per le mani alla gara ma ho, di mese in mese, cercato e scelto i titoli che mi avrebbero permesso di accumulare più punti...

Non posso che ringraziare Serena per l'occasione che mi ha dato. Avevo partecipato ad altre gare, gli anni scorsi, ma erano meno creative di questa e... non avevo avuto un gran successo. 

A gara terminata Serena è stata velocissima: mi ha chiesto tre titoli tra i quali avrebbe scelto il mio premio. Ed ha scelto questo:
Grazie ancora! Del libro ma anche del bellissimo segnalibro che lo ha accompagnato e del graditissimo biglietto.
Ovviamente non macherà una recensione a lettura terminata!

Chiusa questa esperienza... via a letture LIBERE senza vincoli di titolo eh eh!!!

venerdì 9 gennaio 2015

Non sarai mica arrabbiato? (T. Tellegen - M. Boutavant) - Venerdì del libro

Giusto ieri parlavo della nostra esperienza con l'iniziativa lanciata in rete da Federica MadreMoglieDonna "Regala un libro per Natale" ed eccomi qui, a parlare proprio di uno dei libri che ci sono arrivati in virtù della partecipazione a tale iniziativa. 

Accennavo nel post di ieri che appena i bimbi hanno aperto la busta che ci è stata spedita con i libri e l'ometto di casa ha avuto in mano questo volume... bhè... ha subito detto "...questo è per me!" ed io ho ben capito perchè.

L'ometto di casa è piuttosto permaloso e gli capita spesso (ahimè!) di mettere il broncio anche per delle stupidaggini... e spesso è arrabbiato! Allora io mi avvicino a lui e, con fare dolce dolcissimo gli dico: "Non sarai mica arrabbiato?". Ecco, dunque, che si è perfettamente ritrovato nella situazione che già l'immagine della rana in copertina (le braccia conserte... il volto tirato... che spettacolo!) ha richiamato.
Già a prima vista il libro si presenta più che bene: ben rilegato, colori che attirano l'attenzione, una copertina "seria" di quelle che fanno pensare ad un libro importante. 

Importante... non ho sbagliato termine. E' proprio quello che volevo dire. Importante nel senso che risulta ben fatto al tatto, alla vista e all'intelletto. Eh si, perchè le immagini sono molto belle e capaci di attirare l'attenzione completando alla perfezione il racconto.

Il libro si struttura in dodici racconti che hanno animali come protagonisti, tutti intenti ad affrontare un particolare aspetto della loro vita e del loro carattere: la rabbia. In passato abbiamo avuto un'esperienza con un libro che rappresentava la rabbia con il colore rosso: in questo caso gli animaletti dimostrano che la rabbia può avere tanti colori e diverse intensità...

C'è chi se la prende con il sole perchè ogni sera sorge, chi se la prende con se stesso perchè non riesce a salire su un albero, chi di arrabbiarsi proprio non ne vuole sapere e che, nonostante le provocazioni, risponde sempre calmo e pacato. L'irace, l'elefante, l'ippopotamo, la formica, il toporagno e tanti altri animali ancora aiutano, con delle storie che non sono poi così lineari e semplici come potrebbero essere storielle meno impegnative, a far riflettere sulla capacità degli esseri viventi di arrabbiarsi o di domare le proprie sensazioni irruente. 

Ammetto che alcune storie sono più semplici da comprendere mentre ce ne sono alcune che hanno lasciato i bimbi un po' interdetti... tutte, però, ci hanno fatto riflettere sugli stati d'animo e, in particolare, sul "muso" che tiene spesso l'ometto di casa anche per motivi davvero sciocchi. 

Non mi sento di suggerire un libro come questo per bambini troppo piccoli perchè potrebbero restare spiazzati. La principessa di casa (9 anni) e l'ometto di casa (7 anni) pur non avendo afferrato del tutto alcune storie hanno molto apprezzato la lettura. 

Abbiamo letto una storia (spesso due) a sera come lettura della buona notte ed abbiamo terminato ieri sera con una staffetta di lettura: di solito sono io che leggo, loro che ascoltano poi si addormentano mentre ieri sera si sono passati il libro ed hanno letto le ultime due storie alternandosi e lasciando qualche riga anche a me.

Questa è la nostra proposta per il Venerdì del libro di oggi e restiamo in attesa di sapere se qualcuno l'ha letto e che opinione ne ha.

giovedì 8 gennaio 2015

Regala un libro per Natale... la nostra esperienza

Ricevere un libro in dono è sempre un'emozione. Per me è così e lo è anche per i miei figli che, risentendo positivamente (credo) della mia influenza di amante dei libri, hanno imparato ad amarli anche loro.
Quando, poi, arrivano in modo inaspettato allora all'emozione si somma anche la meraviglia. E' quanto accaduto nel momento in cui è arrivato il pacchetto inviato da Caterina che, come me, ha aderito alla proposta di Federica MammaMoglieDonna Regala un libro per NataleSiamo state abbinate per lo scambio di libri da mettere sotto l'albero.


Si è trattato della seconda edizione ma per noi è stata la prima volta in assoluto visto che l'anno scorso non avevamo partecipato.
Ad Edo, Ale ed Ettore abbiamo mandato dei libri che, dopo essermi confrontata con Caterina, abbiamo pensato potessero andare bene per loro... e spero tanto che la nostra scelta sia stata giusta. 
Per la spedizione abbiamo usato il piedo di libri ed abbiamo decorato un pochino le buste... all'interno non potevamo incartare i libri (la prerogativa del piego di libri e quella di avere un lato aperto per un'eventuale ispezione... ma se poi all'interno il materiale da ispezionare è incartato come si fa?)... così abbiamo creato le nostre buste natalizie con cui spedire i tre libri pensati per loro...


Non è passato molto tempo dalla nostra spedizione che una busta è arrivata anche per noi, per la principessa e l'ometto di casa. Non credo di avere a disposizione le parole giuste per descrivere la loro reazione. Credo he le immagini parlino da sole...
 
 
 
 
I miei bimbi non hanno molta differenza d'età, giusto 18 mesi... per questo in fatto di letture sono molto vicini anche se ognuno ha i suoi gusti. Ebbene, quando hanno avuto tra le mani i tre libri che sono stati loro spediti il primo a decidere quale fosse per lui (o forse si è sentito chiamato dal libro stesso) è stato l'ometto di casa. "Non sarai mica arrabbiato" è diventato suo di diritto... si sono accordati in questo modo anche se - lo sto vedendo di giorno in giorno - il concetto di possesso personale in fatto di libri è molto relativo visto entrambi leggono di tutto ed hanno la concezione che i libri siano "nostri", non "miei" o "tuoi". Meglio così.

La principessa di casa, da parte sua, ha subito avvertito un certo feeling con "Mi piace spiderman... e allora?" perchè, parole sue "...anche a me ogni tanto piacciono le cose da maschio per cui sono come la protagonista", così come da "L'arcigna contessa del Regno del Salotto".

Delle singole esperienze con la lettura di ognuno dei tre libri parlerò a tempo debito visto che ognuno merita il suo spazio. 
Ora vorrei ringraziare Federica per aver messo in piedi l'idea ed anche Caterina ed i suoi tre figli per il dono che ci hanno mandato. 
E' stata una bellissima esperienza!

Abbiamo ricevuto anche due segnalibri personalizzati: grazie anche per questo.

martedì 6 gennaio 2015

Diciotto secondi prima dell'alba (G. Scianna)

Il 2015 è iniziato, per me, sotto il segno di un autore italiano. Si tratta di Giorgio Scianna con il romanzo Diciotto secondi prima dell'alba arrivato sotto al mio albero di Natale per merito di Roberta che ringrazio di cuore.
Si tratta di un autore che non conoscevo e di un libro di cui non avevo mai sentito parlare prima di scartare il mio pacchetto.

Tra i diversi libri che avevo a disposizione per iniziare le mie letture del nuovo anno mi ha catturata per via della copertina che mi è sembrata subito magnetica. Quella ragazza, quello sguardo triste... E l'ho letto.

Per prima, primissima cosa, devo dire che ho molto apprezzato il fatto che ne' sul retro copertina ne' sulla bandella interna sia stato svelato troppo del racconto. Spesso i fatti salienti vengono già anticipati... non è stato così in questo caso. Anche se la presentazione della storia non manca, il lettore viene accompagnato per mano lungo un viaggio che ad un certo punto arriva ad una svolta inaspettata. 

Il protagonista è un ragazzo come tanti: ha un lavoro sicuro nello studio del padre ed una vita facile, di quelle che non rendono necessarie scelte importanti. Ha una vita sentimentale tranquilla e non ha nessuna intenzione di cambiare le cose. 

Edoardo, questo il nome del protagonista, si troverà ben presto a dover prendere delle decisioni che incideranno in modo profondo sulla sua vita. 

L'autore scrive in modo asciutto, senza perdersi in divagazioni inutili. Mette il lettore davanti a descrizioni ben tracciate e... ruvide... rende perfettamente l'idea di come, all'improvviso, la vita - quella vera - possa arrivare a bussare alla porta di un giovane che di quel "toc toc" non sembra voler sentire affatto l'eco.

Edoardo dovrà necessariamente affrontare la realtà e dovrà farlo assumendosi finalmente la responsabilità delle proprie azioni. 

Quella che viene raccontata non è una storia d'amore. E' una storia in cui l'amore bussa la porta per chiedere che venga pagato il conto ed il prezzo, a volte, è davvero alto.

L'autore offre ad Edoardo una via di fuga nella musica. I continui riferimenti musicali sono un leit motif della storia... ma la via di fuga offerta è solo temporanea perchè poi il conto Edoardo lo deve necessariamente pagare.

Devo dire di aver incontrato solo una piccola stonatura... non per essere perfezionista ma... l'autore ha usato diverse volte una frase che proprio non mi suona bene:
Lena non è mai c'entrata niente
Il senso è chiaro, non ci sono dubbi su cosa l'autore volesse dire. Ma non si poteva trovare una frase un po' meno stridente?

Un dettaglio... ok... ma non potevo non dirlo.

Il libro mi è piaciuto e lo consiglio. Offre buoni spunti di riflessione su una generazione che fa fatica a crescere e ad assumersi le proprie responsabilità... Fino che, come dicevo sopra, la vita non bussa alla porta per chiedere di saldare il conto.

Ringrazio Roberta per il regalo. Probabilmente se non fosse stato per lei questo libro (e questo autore) avrebbero continuato ad essere sconosciuti per me.

venerdì 2 gennaio 2015

Un libro sotto l'albero di Natale... anzi, più di uno!

Ed un nuovo anno è già iniziato! Bene bene...
Prima di ripartire alla grande con recensioni, suggerimenti, consigli e sconsigli di lettura vorrei fare il punto sul mio Natale in fatto di libri.
Eh si, sono proprio contenta di come è andato.

Nel mese di novembre avevo fatto un proposito ben preciso: regalare libri per Natale... e così è stato. Ho regalato quasi tutti libri (ci sono state solo alcune motivate eccezioni) e l'ho fatto non solo con persone con cui di solito, anche negli anni passati, ho sempre scambiato doni. 

Dell'esperienza avuta con l'iniziativa lanciata da Federica MammaMoglieDonna parlerò a tempo debito... per ora parliamo di me...

Nel mese di novembre scrissi un post sul mio profilo Facebook personale nel quale comunicavo ai miei amici che avevo voglia di regalare libri a Natale a chi avesse avuto voglia di riceverne. In cambio? Niente, solo la certezza che i libri da me donati sarebbero stati letti.


Hanno risposto in undici, tutte donne, alcune più vicine ed altre più lontane. Alcune sono amiche amiche, altre sono amiche virtuali nel senso che non ci siamo mai viste e parlate ma ci conosciamo come amiche telematiche. 
Ho cercato di capire cosa potesse essere adatto a loro e alla fine ho scelto undici titoli che spero tanto di aver azzeccato per ognuna:
Ho chiesto alle destinatarie del dono di farmi sapere se il titolo che ho scelto per ognuna sia loro piaciuto oppure no. Per ora ho un riscontro, quello di Vanessa, che è stato positivo e del quale sono tanto contenta (a lei ho donato LO ZAINO DI EMMA)... vedremo come andrà con le altre. Ovviamente mi aspetto anche qualche commento critico... non tutto può piacere a tutti. Sarà comunque bello scambiarci opinioni su delle letture.

Oltre alla soddisfazione di aver donato libri devo dire che questa iniziativa mi ha anche permesso di cogliere al volo l'occasione per passare del tempo con persone con le quali, altrimenti, probabilmente non avrei avuto occasione di condividere nemmeno un caffè o un saluto di persona. Natale è anche questo ed i libri ci hanno dato questa possibilità. Per le più lontane ho dovuto provvedere con una spedizione affidandomi a Poste Italiane e tutto è arrivato a destinazione in tempo utile.

Ringrazio le undici splendide amiche che hanno accettato il mio dono e le ringrazio per aver ricambiato, ognuna a suo modo. E' stato davvero bello!

Oltre a questi, ho regalato anche alcuni altri libri... 

Lo sgabello per le prime letture, dotato di 10 fiabe classiche illustrate a quanto pare ha colpito nel segno tanto che il piccolo destinatario del dono ha deciso di portarlo con se (si tratta di uno sgabello pieghevole con due tasche laterali per tenere i libri) anche in occasione di cene a casa di parenti! Bene bene!

I libri contenuti nelle tasche: 
  • "La lepre e la tartaruga"
  • "Il fagiolo magico"
  • "I tre porcellini"
  • "Riccioli d'Oro e i tre orsi"
  • "Cenerentola"
  • "Il pesciolino d'oro"
  • "La cicala e la formica"
  • "La piccola fiammiferaia"
  • "Alì Babà e i quaranta ladroni"
  • "Il pifferaio di Hamelin" 
E poi:


Libri donati ma anche ricevuti... Eh si, sotto il nostro albero di Natale è arrivato tutto questo:

                      

Per il momento mi fermo qui... avrò modo di parlare di ognuno di loro con calma. Aggiungo solo che ad accompagnare le mie letture per tutto l'anno sarà un bellissimo segnalibro per il quale ringrazio Daniela!


A tutti voi auguro un anno pieno di belle letture!!!