Non è semplice perchè scritto in modo particolare.
Non è semplice perchè parla di tematiche importanti come la solitudine, la malattia, il bullismo...
Non è semplice perchè richiede riflessione e credo che in un giovane lettore questo possa ridurre il tutto ad una storia di fantasia e nulla di più.
Un lettore adulto, invece, riesce a comprendere le sottigliezze di un carattere schivo ma per difesa, di abitudini strane dovute alla necessità di trovare il proprio spazio, della difficoltà ad avere amici ma solo perchè non è ancora arrivato quello giusto.
Fish Boy - così lo chiamano tutti - è un ragazzino di dodici anni che vive in un mondo tutto suo. Ama il mare e si trova a proprio agio in acqua, conosce alla perfezione il mondo marino, sa distinguere le specie animali, le loro caratteristiche e peculiarità ma nel mondo emerso non si trova molto a proprio agio.
Non ha amici fino a che nella sua scuola non arriva Patrick, un ragazzino con il quale si intende fin da subito e che considera quasi una sua proprietà esclusiva, tanto da diventare geloso se lo vede parlare o scherzare con altri.
Non ha amici ma ha parecchi ragazzini attorno, a scuola, per lo più impegnati a prenderlo in giro, a bullizzarlo, e sottolineare aspetti della sua vita che potrebbero metterlo in difficoltà.
Fish Boy reagisce sempre a modo suo, rifugiandosi nel suo mondo. Non vuole essere parte di quel gruppo di bulli al quale, per paura, a scuola si aggregano in tanti. Lui si sente parte di un noi diverso, un noi che lo chiama dagli abissi, che dialoga con lui...
Il personaggio che mi ha fatto più tenerezza in assoluto è stata la madre di Billy (questo è il vero nome di Fish Boy): una donna fragile, vittima di una malattia alla quale non si riesce a dare un nome, sempre più stanca ma con la voglia di combattere anche se flebile... E' una donna che incarna tante donne che ho conosciuto e che hanno sofferto, soprattutto nel sapere di avere dei figli che soffrono con loro, per loro.
E poi i bulli. Billy riesce ad avere un comportamento distaccato, riesce a dare il giusto peso a quei gesti di scherno... ma non è semplice, a quell'età, reagire in quel modo. Con insegnanti che non si accorgono di niente, con famiglie inesistenti, con situazioni che a volte tendono a sfuggire di mano.
Eppure Fish Boy alimenta il suo mondo fuori da tutto il resto e vive avventure straordinarie, inimmaginabile. Avventure che nemmeno Patrick riesce a condividere con lui perchè Billy le vive nuotando in acqua mentre lui non sa nuotare. Sembrano così diversi, Billy e Patrick, che la loro amicizia sembra impossibile. Invece no. I due ragazzini dimostrano come le differenze possano avvicinare, possano aiutare a completarsi l'uno con l'altro. Una lezione che molti adulti dovrebbero imparare...
Una storia che va compresa e letta con attenzione, forse non adatta a lettori troppo giovani.
Mia figlia ha letto qualche pagina poi l'ha abbandonato... è una lettrice esigente e non ha apprezzato. Magari più avanti, vedremo!
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Fish Boy
Chloe Daykin
Giunti Editore
300 pagine
14.00 euro