Andrea ha un sogno da realizzare: diventare una famosa giornalista.
Sulle orme di sua madre, quella madre che l'ha lasciata da bambina ma che è sempre accanto a lei, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà, grazie ad un biglietto che le scrisse anni prima: "Scrivere, scrivere, scrivere". Questa la raccomandazione che le fece quando, ancora bambina, Andrea le aveva chiesto di poter lavorare con lei, come giornalista. Ancora troppo piccola, aveva ben accolto la promessa della madre: cresci, studia, scrivi e poi potremo lavorare insieme.
Il destino, però, ha scritto una storia diversa per Andrea che ora, grazie ad una borsa di studio, sta per varcare la soglia di un prestigioso college che forma giornalisti ma accoglie solo i migliori. In una Venezia che coccola i suoi ospiti, Andrea sa di essere sola come, a dire il vero, è sempre stata anche quando - da bambina - la chiamavano secchiona e mangiava sempre sola in mensa. Non si aspetta niente di diverso qui, anni dopo.
Eppure... quando apre le porte della più prestigiosa scuola di giornalismo al mondo accanto all'impegno che le è richiesto inizia un nuovo capitolo della sua vita dove sarà l'amicizia di alcuni compagni che formano una squadra piuttosto bizzarra.
Marilyn è il personaggio che ho amato di più in assoluto: sempre in nero, con orecchini, pearcing e borchie addosso, affronta la vita di petto anche se - lo si scoprirà piano piano - sotto quella scorza da duro si nasconde una ragazza dal cuore grande ed anche fragile...
Uno (si chiama proprio così), il suo compagno di stanza, è un ragazzo che avrei tanto voluto avere anche io come amico: attento, sensibile, affettuoso, capace di ascoltare e di comprendere anche e soprattutto i silenzi. Alle belle signorine preferisce ragazzi muscolosi ed è un vero latin lover: ciò non gli impedisce di essere un amico caro.
Andre, con il suo respiratore per l'asma, è il terzo del gruppo: ama silenziosamente Marilyn ed ha tutte le carte in regola per completare il terzetto.
Poi c'è lui: Joker. Bello, con un ciuffo di capelli verdi che nasconde metà del suo viso, è il primo ad accogliere realmente Andrea e da quel momento in lei succede qualche cosa a cui non riesce a dare un nome preciso ma che, giorno dopo giorno, crescerà silenziosamente in lei. Joker è un ragazzo misterioso, ombroso, che trasmette una malinconia capace di toccare il cuore: nasconde un segreto che non è disposto a svelare proprio come lei, Andrea, non ha intenzione di parlare dalla morte di sua madre.
Come in ogni scuola che si rispetti, non mancano elementi di disturbo: Barbie, ricca e ambiziosa, vede subito in Andrea una rivale che ha conquistato il suo posto nel prestigioso college grazie ad un curriculum di tutto rispetto. Lab ella bionda sa che l'ultima arrivata è la sua vera antagonista, quella che le potrebbe soffiare da sotto il naso la possibilità, dopo il terzo anno, di lavorare in un prestigioso giornale. E si comporta di conseguenza, rendendole la vita difficile.
Finalmente ho avuto tra le mani un libro che parla di giovani e che può essere letto anche dai più giovani: l'autrice non scade mai nel banale soprattutto quando le situazioni potrebbero lasciarlo pensare. Penso a scene di sesso che non ci sono anche se si creano momenti nei quali se si fosse voluto calcare la mano lo si avrebbe potuto fare senza problemi.
Questo mi permette di aggiungere un punto in più ad una lettura piacevole, con personaggi ben delineati, dalle personalità ben definite e capaci di incarnare pregi (più pregi, devo dire) e difetti di giovani che sono alle prese con la loro prima vera esperienza di autonomia, al college.
Scrittura delicata quando serve, ironica quando serve con Marilyn superlativa!
Leggerò anche il seguito (anche se devo ammettere che il titolo non mi è piaciuto affatto).
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L'apprendista genialeAnna DaltonGarzanti editore
272 pagine
12.00 euro copertina flessibile, 7.99 Kindle