Il 27 di novembre del 2008 Massimo, l’autore del libro Per
il sogno di altri, prende possesso di un canile dando così inizio ad un
percorso che avrebbe dovuto portare alla realizzazioni di un sogno. Un sogno
non suo, però, ma il sogno di altri. Per la precisione, del suo “socio” Giorgio
che lo ha convinto a buttarsi mani e piedi in un’avventura che mai avrebbe
immaginato così faticosa (sia dal punto di vista economico che fisico).
Massimo ha voglia di dare un senso alla sua vita e crede di
aver trovo la sua strada e, all’inizio, l’entusiasmo gli offusca gli occhi e la
mente. Così, quello che viene proposto come un grande affare e come una fonte
immediata di guadagno sicuro mostra pian piano il suo vero profilo: tanto
lavoro da fare, tanti investimenti indispensabili per avviare e portare avanti
l’attività, tanta passione da mettere in campo ma anche tanta presenza per far
fronte alle necessità degli animali che saranno, poi, l’oggetto dell’attività
dei due ragazzi.
Ma se Massimo si mette in discussione per trovare una strada
e dare un senso alla sua vita, Giorgio mira più che altro al risultato
economico e la sua scarsa presenza lascia trasparire chiaramente il suo
atteggiamento nei confronti dell’attività: gli animali sono fonte di guadagno e
vanno “sfruttati” come tali.
Nel suo libro Massimo Bellavita racconta con estrema
precisione e con minuzia descrittiva ogni passo compiuto verso l’apertura di un’attività
che ha anche dato le sue soddisfazioni – un allevamento di cani sommato ad una
pensione – me che ha segnato profondamente la sua vita e non sempre in modo
positivo.
Tante le delusioni, le fregature dietro l’angolo, la
delusione per l’atteggiamento di quel “socio” che Massimo aveva considerato
anche un amico, tra le righe si legge la voglia di non mollare, di dare il
massimo per raggiungere quello che oramai è diventato un obiettivo da
raggiungere: avviare un’attività di successo, che possa dare soddisfazioni dal
punto di vista economico ma anche umano.
Purtroppo Massimo si troverà a fare i conti con una realtà
diversa da come l’aveva immaginata e si renderà conto che non può subire
passivamente gli eventi. Lo vediamo crescere, durante questa esperienza,
soprattutto dal punto di vista persona. Lo vediamo tirare fuori il carattere,
fare scelte importanti e, soprattutto, metterci l’anima.
Si toglie anche qualche sassolino dalle scarpe, Massimo:
trattandosi di una storia vera, della sua storia, non le manda a dire quando si
trova a parlare di alcune persone incontrate lungo il suo cammino e situazioni
vissute tra le pareti di quella struttura che inizialmente aveva dato un’immagine
decisamente diversa da quella reale.
Una notazione mi è d’obbligo in merito al rapporto con gli
animali: è vero che chi decide di lavorare come allevatore ha come scopo quello
di lucrare sui cani che vende… Ecco dunque la necessità di far accoppiare gli
animali, di avere delle buone cucciolate, cagnolini sani e appetibili. E’ un
mercato e come tale va considerato. Non manca, però, anche l’aspetto più umano
del legame che si può creare tra l’uomo e il cane. Su questo non dico altro perché
questo rapporto va scoperto e vissuto assieme al protagonista.
In chiusura l'autore fornisce ai lettori degli strumenti per
capire meglio come scegliere una buona pensione per animali e mette, così, a
disposizione di tutti la sua esperienza. Parla anche di altre realtà, del ruolo
che hanno avuto nella vicenda ed anche in questo caso mette a disposizione la
sua esperienza. Sarà pure stato il sogno di altri ma quel che è certo è che
quel ragazzo ci ha messo tutto se stesso in questa avventura.
Ne avrà avuto la soddisfazione che cercava?
Da scoprire leggendo il suo libro.
***
Per il sogno di altri
Massimo Bellavita
319 pagine
6.99 euro Kindle - 13.52 euro copertina flessibile