Un'isola maledetta. Tale è considerata l'isola di Eilean Mor. Un luogo misteriosi, pericoloso. Così dicono. Un luogo che affascina e cattura. E non solo dal punto di vista figurato.
E' proprio su quell'isola che Morgan Ducat (una psicologa specializzata in criminologia), nipote di James Ducat sovrintendente del faro dell'isola nel 1900 e misteriosamente scomparso assieme a due suoi fiati marinai, decide di fare delle ricerche per fare chiarezza sulla sorte del fratello di suo nonno. Il caso è stato chiuso dalle autorità come un tragico incidente ma lei non crede che sia andata esattamente così.
Ecco, dunque, che il libro narra in parallelo la storia di James e quella di Morgan facendo dei salti temporali che permettono di seguire entrambe le vicende e collegarle in modo tale da comprendere ciò che è stato e ciò che è oggi.
James Ducat non temeva quell'isola e ne sentì il richiamo. Un richiamo soave, ammaliante, una voce di donna che assume anche un aspetto fisico affascinane. James non ha paura e non crede che sia qualche cosa di malefico, di negativo, di pericoloso.
A distanza di anni, Morgan sente lo stesso richiamo quando arriva su quella stessa isola accompagnata da Jacob Hollsen, dirigente della Northern Lighthouse Board, società che gestisce la funzionalità dei fari. Lui è un uomo solitario e senza paura, che ha fatto della sicurezza del prossimo la sua ragione di vita, mettendo da parte - questo è quel che mi è sembrato di capire - anche il suo diritto alla felicità.
Il canto degli abissi è un libro che mi è piaciuto fin dalle sue prime pagine, contro ogni mia aspettativa. Protagonista è il mare con i suoi misteri, con il suo fascino, le sue contraddizioni. E protagonisti sono dei personaggi che si mettono in gioco e accettano delle sfide importanti.
La storia di fondo è quella di James Ducat e della sua misteriosa scomparsa: è la vicenda trainante dell'intero libro ed è attorno a tale storia che si intende fare chiarezza. Morgan, però, oltre a vivere un'appassionante avventura alla ricerca dei trascorsi del suo avo, si trova anche ad avere accanto un uomo che le scompiglia i sensi: nella seconda parte del libro emerge l'aspetto romantico della situazione che, secondo me, se non ci fosse stata sarebbe stato meglio.
Mi spiego: avevo letto che si trattava di un romance ma per come è iniziata e si è sviluppata la storia mi sono lasciata catturare dall'avventura e i risvolti rosa, secondo il mio parere, hanno stonato un pochino. Avrei preferito che avesse continuato a restare sul piano dell'avventura.
Poi ho degli appunti da fare... piccoli problemini in cui mi imbatto spesso negli e-book. Ho notato un uso secondo me non corretto delle virgole
o qualche errore di battuta ed anche qualche parola secondo me inappropriata.
Quando sento dire "...fino a che la caviglia non mi si storta"... io storco il naso. Io di solito faccio una storta o la caviglia mi si storce... magari mi sbaglio ma non mi sembra una frase molto corretta.
Oppure la frase: "Agghiaccio e la marea sale". Mmmm ho qualche perplessità!
Ed ancora: "Mentre parlavo, sistemai con cura i fiori...". Due tempi verbali diversi in una frase che richiederebbe lo stesso tempo verbale, no?
Sono pignola, lo so... però le mie sono osservazioni che possono aiutare a migliorare...
Comunque, la storia mi è piaciuta, mi è piaciuto il finale ed anche sapere, come dice l'autrice nelle note, che la storia dei guardiani di Eilean Mor sia realmente accaduta e alcuni passi del diario che sono proposti tra le pagine siano reali, come anche i loro nomi che sono stati mantenuti.
Non manca della buona, sana invenzione ma va bene così.
***
Il canto degli abissi
Valentina Piazza
173 pagine
Kindle Unlimited
Mi spiego: avevo letto che si trattava di un romance ma per come è iniziata e si è sviluppata la storia mi sono lasciata catturare dall'avventura e i risvolti rosa, secondo il mio parere, hanno stonato un pochino. Avrei preferito che avesse continuato a restare sul piano dell'avventura.
Poi ho degli appunti da fare... piccoli problemini in cui mi imbatto spesso negli e-book. Ho notato un uso secondo me non corretto delle virgole
Ma James, sospettava che la ridotta vita in mare, non avesse ancora infettato la purezza di quel ragazzo.
Quando sento dire "...fino a che la caviglia non mi si storta"... io storco il naso. Io di solito faccio una storta o la caviglia mi si storce... magari mi sbaglio ma non mi sembra una frase molto corretta.
Oppure la frase: "Agghiaccio e la marea sale". Mmmm ho qualche perplessità!
Ed ancora: "Mentre parlavo, sistemai con cura i fiori...". Due tempi verbali diversi in una frase che richiederebbe lo stesso tempo verbale, no?
Sono pignola, lo so... però le mie sono osservazioni che possono aiutare a migliorare...
Comunque, la storia mi è piaciuta, mi è piaciuto il finale ed anche sapere, come dice l'autrice nelle note, che la storia dei guardiani di Eilean Mor sia realmente accaduta e alcuni passi del diario che sono proposti tra le pagine siano reali, come anche i loro nomi che sono stati mantenuti.
Non manca della buona, sana invenzione ma va bene così.
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Il canto degli abissi
Valentina Piazza
173 pagine
Kindle Unlimited