Non può certo dirsi avventurosa la vita di un libraio: sempre la solita routine, libri da sistemare, titoli da controllare, etichette da appiccicare, ordini da evadere. Eppure, nel libro Una vita da libraio, Shaun Bythell intende dimostrare come possa davvero diventare un'avventura pur stando sempre seduto sullo sgabello del suo negozio.
Perché incontrare gente, ogni giorno, è davvero un'avventura straordinaria.
Si incrociano vite, ci si imbatte in tante storie, emergono fissazioni, paure e sofferenze, entusiasmi e tanto altro con il semplice scambio di poche parole, di un saluto, con una richiesta di informazioni.
Il libro è un vero e proprio diario in cui il libraio - l'autore fa davvero il libraio per mestiere e la libreria di cui parla esiste davvero ed è tuttora aperta - per un intero anno coinvolge il lettore anche nelle vendite quotidiane dando conto degli incassi, delle spese per l'acquisto di scatoloni più o meno interessanti ma anche dei movimenti dovuti agli ordini on line. Principalmente, però, l'autore permette al lettore di incontrare nella sua fantasia quei bizzarri personaggi - alcuni sono davvero particolari - che quotidianamente o di tanto in tanto frequentano il suo negozio.
Tutto qui.
A parte le descrizioni, a volte molto divertenti ma spesso ripetitive, dell'arrivo di questo o quel cliente, delle uscite per acquistare libri da chi intende liberare la propri abitazione e smantellare la libreria di casa, non ho trovato altro. Una elencazione di avvenimenti spesso uguali a quelli dei giorni precedenti anche se con episodi differenti e, in più d'una occasione, davvero divertenti.
Ciò che mi è piaciuto più di tutto in assoluto è stata la copertina. Accattivante nei colori, nell'immagine proposta, capace di stuzzicare la fantasia di chi - come me - è andata a cercare immagini di come fosse realmente quella libreria che vende libri usati.
Lo stile è scorrevole e, come tutti i diari, vengono raccontati episodi che si svolgono durante la giornata ma non arriva mai una svolta, qualche cosa che possa rendere davvero avventuroso il racconto. Non dico che la vita di un libraio sia monotona - stare a contatto con tanta gente diversa, ognuno con le proprie caratteristiche e le proprie esigenze, non è affatto facile - ma devo dire che in alcuni punti mi sono addormentata sul divano davanti a pagine di diario particolarmente soporifere. Eh sì, purtroppo sì!
La scena che più mi è piaciuta è stata quella in cui l'autore-protagonista proprietario della libreria dopo aver acquistato un Kindle su Amazon, lo fa letteralmente saltare in aria e usa ciò che resta come simbolo della concorrenza che gli e-book fanno ai cartacei ma anche la concorrenza delle vendite on line nei confronti della vendita nelle librerie. E' un argomento che emerge spesso e che era già preoccupante all'epoca della pubblicazione del libro, qualche anno fa. Ora lo è senza dubbio ancora di più.
Ma lui resiste. Eh sì! Nell'epilogo racconta come si sono evolute alcune situazioni - che fine abbiano fatto alcuni personaggi, o la sua storia con Anna che compare spesso nelle pagine di diario - ma comunica anche che la libreria è ancora aperta e, secondo me, lo fa con un pizzico di orgoglio come dire di essere riuscito a resistere a tutto e a tutti.
E' una lettura senza grosse pretese, non proprio appassionante e coinvolgente ma un intrattenimento accettabile. Dalla bella copertina mi sarei aspettata qualche cosa di più ma quando ho capito che si trattava di un diario mi sono subito detta che, salvo qualche evento straordinario, non sarebbe stato niente di eccezionale se non una normale routine quotidiana.
Con questa lettura - che suggerisco per questo Venerdì del libro a chi cercasse una lettura senza troppe pretese e che offra anche degli spunti su titoli di libri magari da recuperare - partecipo alla Visual Challenge Upgrade, tappa di marzo che volge verso la fine.
***
Una vita da libraio
Shaun Bythell
Einaudi Editore
374 pagine
19.00 euro
Tutto qui.
A parte le descrizioni, a volte molto divertenti ma spesso ripetitive, dell'arrivo di questo o quel cliente, delle uscite per acquistare libri da chi intende liberare la propri abitazione e smantellare la libreria di casa, non ho trovato altro. Una elencazione di avvenimenti spesso uguali a quelli dei giorni precedenti anche se con episodi differenti e, in più d'una occasione, davvero divertenti.
Ciò che mi è piaciuto più di tutto in assoluto è stata la copertina. Accattivante nei colori, nell'immagine proposta, capace di stuzzicare la fantasia di chi - come me - è andata a cercare immagini di come fosse realmente quella libreria che vende libri usati.
Lo stile è scorrevole e, come tutti i diari, vengono raccontati episodi che si svolgono durante la giornata ma non arriva mai una svolta, qualche cosa che possa rendere davvero avventuroso il racconto. Non dico che la vita di un libraio sia monotona - stare a contatto con tanta gente diversa, ognuno con le proprie caratteristiche e le proprie esigenze, non è affatto facile - ma devo dire che in alcuni punti mi sono addormentata sul divano davanti a pagine di diario particolarmente soporifere. Eh sì, purtroppo sì!
La scena che più mi è piaciuta è stata quella in cui l'autore-protagonista proprietario della libreria dopo aver acquistato un Kindle su Amazon, lo fa letteralmente saltare in aria e usa ciò che resta come simbolo della concorrenza che gli e-book fanno ai cartacei ma anche la concorrenza delle vendite on line nei confronti della vendita nelle librerie. E' un argomento che emerge spesso e che era già preoccupante all'epoca della pubblicazione del libro, qualche anno fa. Ora lo è senza dubbio ancora di più.
Ma lui resiste. Eh sì! Nell'epilogo racconta come si sono evolute alcune situazioni - che fine abbiano fatto alcuni personaggi, o la sua storia con Anna che compare spesso nelle pagine di diario - ma comunica anche che la libreria è ancora aperta e, secondo me, lo fa con un pizzico di orgoglio come dire di essere riuscito a resistere a tutto e a tutti.
E' una lettura senza grosse pretese, non proprio appassionante e coinvolgente ma un intrattenimento accettabile. Dalla bella copertina mi sarei aspettata qualche cosa di più ma quando ho capito che si trattava di un diario mi sono subito detta che, salvo qualche evento straordinario, non sarebbe stato niente di eccezionale se non una normale routine quotidiana.
Con questa lettura - che suggerisco per questo Venerdì del libro a chi cercasse una lettura senza troppe pretese e che offra anche degli spunti su titoli di libri magari da recuperare - partecipo alla Visual Challenge Upgrade, tappa di marzo che volge verso la fine.
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Una vita da libraio
Shaun Bythell
Einaudi Editore
374 pagine
19.00 euro