venerdì 13 gennaio 2023

Oltre l'inverno (I. Allende)

Isabel Allende mi ha nuovamente conquistata. Non la leggevo da un po' ma la sua capacità di offrire tante storie in una storia, il cuore che mette in ciò che scrive, la scorrevolezza dei suoi pensieri, la preparazione dal punto di vista del contesto storico-politico - cornice che ogni volta diventa protagonista anche quando non dovrebbe - mi hanno rapita. 

Tra le pagine di Oltre l'inverno spunta un cadavere ma chi si aspetta un thriller ad alta tensione ha sbagliato lettura.

 

Non è l'autrice giusta.
Non è il libro giusto.
Ma allora, c'è da chiedersi, che c'entra stavolta un cadavere tra quelle righe?

Siamo a Brooklyn in epoca contemporanea, in pieno inverno. Neve, tante neve. Freddo, tanto freddo. Può capitare, con condizioni meteo di questo tipo, di avere un piccolo incidente in auto mentre si sta tornando a casa. É quello che capita a Richard Bowmaster, professore universitario, che tampona la macchina di una giovane donna immigrata illegalmente dal Guatemala. Evelyn Ortega, questo il suo nome: non capisce e non parla bene l'inglese, fa fatica ad esprimersi, prende il biglietto da visita che Richard le porge e si allontana. Niente di grave, dunque, ed ognuno prende la propria strada. Quando però la ragazza si presenta, disperata ed impaurita, all'uscio di casa di Richard, la situazione si complica. Da uomo mite e tranquillo qual è, Richard non sa cosa fare e chiede aiuto ad una sua vicina. Si tratta di Lucía Maraz, una donna cilena con dei trascorsi personali piuttosto burrascosi e che conosce appena, giusto un saluto ogni tanto. La situazione, però, richiede una collaborazione che vada oltre il formalismo.

Dal momento in cui Evelyn bussa a quella porta si intrecciano tre destini, tre vite di persone molto differenti l'una dall'altra ma che hanno qualche cosa in comune: la necessità di affrontare una situazione inaspettata e per niente facile da risolvere.

Le vicende di oggi si alternano ai ricordi che lasciano emergere i trascorsi - dolorosi, per lo più - dei protagonisti. Ecco, dunque, che si conoscono le storie di ognuno ed è questo che più mi è piaciuto della storia. 

C'è un cadavere, è vero. Ma è stato l'aspetto che meno mi ha interessata. Le storie, quelle sì che mi hanno conquistata.

Se dovessi fare un'analisi di come si evolve la situazione dal punto di vista delle indagini su quella morte potrei dire che di fatto non ci sono indagini... non ci sono ispettori, non ci sono volanti della polizia, medici legati annessi e connessi. E questo, per gli amanti del genere, potrebbe rappresentare una grande pecca. Ma io so che la Allende mirava ad altro. O meglio, secondo me è così. Credo che quello del cadavere sia stato solo un espediente per raccontare le tante storie, compresa la sua (sua del cadavere), di quando era in vita, ovviamente.

E a me, questa cosa, è piaciuta. Non era un commissario che cercavo. Cercavo questo. C'è una storia d'amore. Ma non era un romance che cercavo. E la Allende non mi ha delusa.
***
Oltre l'inverno
Isabel Allende
Feltrinelli editore
304 pagine
12,00 euro copertina flessibile, 6,99 Kindle

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