Da un recente viaggio d'istruzione mia figlia ha portato a casa un gadget che le (ci) è molto piaciuto. Un albo di gran formato che ha immediatamente attirato la mia attenzione. L'ho trovata con matita alla mano che disegnava qualche cosa in una delle grandi pagine di questo albo così particolare ed ho cercato di capire cosa fosse.
Le terre delle cose buone è un albo (io lo chiamo albo anche se si presenta come quadernone) all'interno del quale i bambini possono disegnare i frutti, giocare con paesaggi che cambiano con il cambiare delle stagioni, leggere indovinelli e filastrocche. Uno strumento capace di mettere in moto la fantasia dei bambini in veste educativa.
Divertente ed utile. Così lo definisce la coordinatrice del progetto nell'ambito del quale l'albo è stato prodotto: si tratta di Rosa Bianco Finocchiaro, coordinatrice del progetto che rientra nel Programma "Comunicazione ed Educazione Alimentare" promosso dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dalle Regioni, realizzato in collaborazione con l'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare).
Si tratta di un albo che rientra nell'ambito dei progetti educativi realizzati da Giunti in collaborazione con Enti Pubblici (in questo caso si tratta di un Ente Pubblico).
Ora anche mia figlia ha il suo albo delle cose buone.
All'interno viene proposto un paesaggio in quattro diverse stagioni: non ci sono testi se non brevi descrizioni dell'estate, della primavera, dell'autunno e dell'inverno. I bambini possono mettere a confronto i vari ambienti per afferrare le differenze. Poi possono anche ritagliare dei dettagli, nelle pagine centrali, che vanno appiccicati nei diversi ambienti a seconda della stagione cui si riferiscono. Ecco, dunque, che i bimbi possono personalizzare i loro paesaggi con ciò che più preferiscono.
Non mancano nemmeno spazi nei quali disegnare ciò che viene richiesto come frutta e verdura di stagione, vengono proposti quiz tematici che hanno a che fare con la natura, filastrocche e rime. Insomma, non viene proposta una storia da leggere ma un tante attività raccolte in pagine dal gran formato.
Una storia, a dire il vero, pure c'è... e si trova nell'ultima pagina quando viene proposto un racconto nel quale non tutti i protagonisti dicono la verità... ci sono dei bugiardi da smascherare e sono bistecche, pecorino, castagne, olio, vino e salamini.
Mia figlia ha avuto questo albo come gadget nel corso dell'uscita, così come tutti i suoi compagni di classe e sull'ultima di copertina c'è scritto che si tratta di una edizione fuori commercio.
Dopo aver proposto la carta dei diritti dei bambini e delle bambine proposte in chiave Geronimo Stilton, per questo Venerdì del libro torno con un albo educativo che ci è piaciuto molto.
Qualcuno lo conosce?