martedì 30 agosto 2011

Mr Zuppa Campbell il pettirosso e la bambina (Fannie Flagg)

E' il secondo libro di Fannie Flagg che mi capita tra le mani e devo dire che mi è piaciuto più del primo. Mr Zuppa Campbell il pettirosso e la bambina è un libro che mi è arrivato nell'ambito dell'iniziativa di Ely dei Libri Vagabondi e prima di lui avevo letto Torta al caramello in Paradiso arrivato anch'esso per la stessa via.

Lo stile di scrittura è fluido, semplice ed efficace. Tanti i personaggi proposti, tutti pronti ad interagire tra loro per creare una storia molto particolare. Una bella favola - così mi è sembrata la storia di Mr Zuppa Campbell - nella quale prevalgono i buoni sentimenti e i piccoli miracoli in cui non si spera più. Un libro di agile lettura, letto in pochi giorni e capace di trasmettere serenità, positività e speranza per un epilogo positivo anche alle situazioni più difficili.
So perfettamente che nella vita non sempre è così ma una lettura che permetta di viaggiare con la fantasia in un luogo idilliaco, sereno, ristoratore non può che fare bene, se non altro a livello emotivo.
Mr Zuppa Campbell è un personaggio senza passato o quasi. E' vissuto sempre in attesa di qualche cosa e non può certo dire di aver vissuto appieno. Si è lasciato andare al vizio del fumo e della bottiglia, ha un matrimonio fallito alle spalle e gli resta poco da vivere. Da qui la necessità di trasferirsi in un luogo salutare, che possa se non altro contribuire a rendere più sereni i suoi ultimi mesi di vita. Molto scettico, sceglie una meta che gli viene descrtitta come paradisiaca da un vecchio volantino... Ed inizia la sua storia a Lost River.
Jack è un uccellino molto speciale. Viene impallinato da due ragazzini che vorrebbero farlo fuori tanto per divertirsi ma le mani ed il grande cuore di Roy lo salvano da morte sicura. Diventa la mascotte di Lost River ed anche qualche cosa di più.
Patsy è una bambina che vive nella misera, affidata ad una donna che ben presto coglierà l'occasione per sbarazzarsi di lei, verrà accolta dalla comunità di Lost River proprio come è accaduto a Jack. La sua storia personale avrà una svolta proprio come quella di Mr Campbell...

Sono tanti altri i personaggi che vengono dipinti in un quadro dalle tinte brillanti scelte dall'autrice per dare vita ad un mondo a parte. Un luogo in cui la serenità, la bontà d'animo, l'aiuto reciproco e l'amicizia fanno dimenticare i problemi e le difficoltà di ognuno.
E' una storia a lieto fine che ha il sapore della favola ma la cui lettura fa bene al cuore.

La copertina del libro richiama molto l'altro libro che ho letto di Fannie Flagg e devo dire che ora sono piuttosto curiosa rispetto a quello che è stato il suo successo più grande - arrivato anche in tv - e che risponde al nome di Pomodori verdi fritti.

Ora il libro è pronto a ripartire per la prossima destinazione, accompagnato dal notes in cui ho lasciato un mio pensiero personale e su cui anche chi ha letto il libro prima di me ha fatto la stessa cosa. Bella iniziativa, quella di Ely!

Dimenticavo un dettaglio: come nell'altro libro, al termine del romanzo viene proposto un ricettario con tutte le ricette delle pietanze che vengono nominate durante la narrazione. Ricette vere!
***
Mr. Zuppa Campbell il pettirosso e la bambina
Fannie Flagg
Bur Rizzoli
8.40 euro

lunedì 29 agosto 2011

Splash! Un tuffo in vacanza 5/6 anni (Marta Bartolucci)

Anche in questa estate abbiamo avuto il nostro bel da fare con pennarelli, matite colorate, forbici e colla. Come per lo scorso anno, alla chiusura dell'anno scolastico le insegnanti della Scuola per l'Infanzia frequentata dalla mia bimba hanno suggerito di comprare un libro di attività per le vacanze. Lo stesso dello scorso anno ma per un'età diversa, 5/6 anni, visto che la mia bimba era all'ultimo anno e fra due settimane circa andrà alla Scuola Primaria.
Il libro è pensato seguendo la struttura - più o meno - del precedente con l'aggiunta di una speciale sezione di attività di pregrafismo, letto-scrittura, precalcolo e logica per prepararsi alla Scuola Primaria. Devo dire che alla mia bimba è la sezione che piace di più.
Non voglio dilungarmi troppo sulle attività proposte - che sono di diverso tipo e pensate per ripassare, consolidare e rafforzare i concetti affrontati durante l'anno scolastico, porre le basi per nuove conoscenze, divertirsi anche grazie alla musica.
Ciò che vorrei sottolineare sono alcuni aspetti che mi sono piaciuti poco.
O meglio, un aspetto che è piaciuto poco alla mia bimba ed uno che è piaciuto poco a me.
La mia bimba non ama dover colorare, colorare, colorare... Ci sono disegni piuttosto grandi da colorare e se non ricordo male lo stesso ostacolo l'avevamo trovato nell'edizione precedente. Lei preferisce i giochi di logica, i percorsi, gli abbinamenti e la sezione di letto-scrittura. Ma quando si tratta di colorare dice di essere stanca prima di cominciare. Magari è una reazione solo della mia bimba ma trovo che sia proprio in sofferenza quando vede quegli enormi spazi bianchi da colorare nelle grandi pagine del libro.
Cosa non è piaciuto a me?
Vengono proposte alcune pagine da colorare con personaggi della televisione come Ben 10 o un personaggio delle Winx. Non mi piace proprio questa cosa. Viene chiesto di colorare il personaggio seguendo l'esempio e si chiede anche: sai chi è? Ma perché non mettere un personaggio classico come, che ne so, Biancaneve e i sette nani o Peter Pan piuttosto che personaggi di cartoni animati moderni che, secondo me, non sono per niente educativi? Non mi sembra educativo indirizzare i bambini verso i cartoni animati che danno in tv, soprattutto alcuni.
Magari è una mia fissazione ma trovo che non sia proprio il caso. La mia non vuole essere una critica feroce, ci mancherebbe. Vorrei solo invitare a riflettere su questo aspetto: se l'obiettivo è quello di aiutare i bambini a riconoscere i colori, a guidarli verso l'uso corretto delle matite colorate, è proprio indispensabile scegliere soggetti di questo tipo? Io credo di no.

Per il resto trovo che la grafica sia accattivante, i disegni simpatici e la sezione di letto-scrittura ben pensata. Vengono proposte sezioni che invitano al riconoscimento delle figure, delle forme geometriche e vengono proposte anche storie da leggere e da ascoltare grazie ad un cd musicale che propone canzoni e storie (quelle che sono poi proposte sul libro con tanto di illustrazioni). Alla mia bimba piacciono anche le attività manuali che prevedono di ritagliare, incollare... Insomma, nel complesso un buon libro per tenersi in allenamento malgrado qualche aspetto che suggerirei di rivedere. Un suggerimento soggettivo, ovviamente, frutto di riflessione personale ma anche del confronto con la mia bimba alle prese con il suo strumento di "allenamento intellettuale".

venerdì 26 agosto 2011

Opposites - Il Venerdì del libro

Per questo Venerdì del libro - iniziativa di HomeMadeMamma - vorremmo proporre tre libri in inlgese: Opposites. Li abbiamo ricevuti in regalo e per completare la serie ce ne manca uno.
Si tratta di libri con copertina cartonata e vengono proposti termini opposti l'uno all'altro - come day and night oppure hot and cold - suddivisi per tipologia a seconda del libro. Nella versione rosa abbiamo "Nature and weather", nella versione gialla "Food and drink", in quella azzurra "People".

Sono pensati per bambini che muovono i primi passi nella lingua inglese e li ho trovati particolarmente adatti per la principessa di casa che, nel corso dell'ultimo anno di scuola per l'infanzia, ha iniziato a fare qualcosina d'inglese e che ora, con la scuola primaria, avrà modo di familiarizzare ancora di più con la nuova lingua.

I termini vengono proposti uno per pagina (o meglio, uno nella pagina di destra e l'opposto in quella di sinistra per una comprensione immediata del contrasto) e con la relativa immagine che aiuta il bimbo a capire di cosa si sta parlando. Alcuni sono facilmente intuibili, altri un po' meno. Sono termini semplici, i più comuni, anche se in qualche caso si fa un passettino più avanti con qualche cosa di più difficile soprattutto nel volume giallo quando, nel parlare di cibi, vengono introdotti anche aggettivi come "Shar anda blunt" o "Frozen and thawed".
A noi manca il volume "Animals" ma già con i tre che abbiamo devo dire che'è molto da imparare aggiungendo anche una buona dose di divertimento. Alla mia bimba piace riproporre i termini che impara anche nella vita quotidiana e non è affatto male come esercizio spontaneo. Per il momento il suo lessico è circoscritto a pochi termini: credo che avrà tutto il tempo per arricchirlo, strada facendo.

Leggo dal retro copertina che i volumi sono prodotti da 123 Printing Services Limited e, leggo ancora, distributed in the U.K. and Europe by: 123 Publishing House Limited, RJB House, 5 Oak Industrial Park, Great Dunmow, Essex CM 1XN United Kingdom.
Nelle librerie che frequentiamo non mi ci sono mai imbattuta pur dando spesso un'occhiata alla sezione di libri in inglese. Non so dire di preciso se sono in vendita anche in Italia, però, visto che non ho mai chiesto espressamente se fossero libri reperibili oppure no.

mercoledì 24 agosto 2011

Il profumo (Patrick Suskind)

L'ho letto in pochi giorni. Non per via di una lettura frettolosa o poco attenta ma perché la voglia di capire come si evolvesse la situazione era tale da indurmi a prendere il libro in mano ogni volta che avevo qualche attimo libero.

"Il profumo" di Patrick Suskind è un libro molto particolare, scritto in modo chiaro ed efficace, con una dovizia di particolari a volte maniacale ma tale da permettere al lettore di immedesimarsi nella situazione.
L'ho avuto in prestito da un'amica che, avendo un senso dell'olfatto particolarmente pronunciato, mi ha detto di non essere riuscita ad arrivare alla fine del libro perché in alcuni passi le descrizioni erano talmente efficaci da darle quasi la nausea, tanto le sembrava di sentire con il suo naso ciò che tra le pagine veniva descritto.

A me non ha fatto lo stesso effetto ma devo dire che in alcuni passaggi gli scenari che vengono descritti, sempre con dovizia di particolari olfattivi, sono un tantino disgustosi.

La storia è ambientata nella Francia del 1738 ed il protagonista del romanzo si chiama Jean Baptiste Grenouille. Già al momento della sua nascita inizia a mostrare il suo essere: nasce in una situazione a dir poco fuori dalla norma, combatte per vivere e già l'ambiente che lo circonda lascia in lui una cicatrice profonda, in fatto di odori. Una cicatrice che resterà viva per sempre.
Sfortunato. Rifiutato dalla società più e più volte per via di una sua particolare caratteristica: la sua pelle non emana odore. E chi non ha odore viene considerato dal resto della società una nullità visto che - così lascia intendere l'autore - si è presi in considerazione in proporzione a ciò che il nostro profumo riesce a trasmettere.

Nelle more del romanzo l'autore sintetizza tutto il senso della storia in un passaggio che, tra l'altro, è la citazione più famosa del libro: "Gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all'orrore e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi ai profumi. Poiché il profumo è fratello del respiro. Con esso penetrava gli uomini, a esso non potevano resistere, se volevano vivere. E il profumo scendeva in loro, direttamente al cuore e là distingueva categoricamente la simpatia dal disprezzo, il disgusto dal piacere, l'amore dall'odio. Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini".

La vita del piccolo Grenouille sarà non solo difficile ma anche fuori da ogni schema. Il protagonista viene descritto come un bambino prima, un giovane poi, un uomo alla fine dei suoi giorni che da sempre persegue un unico obiettivo: quello di catturare il profumo. Catturare ogni molecola di profumo che arriva alle sue narici. Prima dalle piante poi dagli esseri inanimati e, alla fine, dagli uomini. Maturando capirà qual è la sua missione ultima: creare il suo profumo, un profumo capace di dominare gli uomini al punto tale da condizionare le loro azioni.
Non è bello, Grenouille. Sembra portare nel suo aspetto i segni della sua nascita, le conseguenze di quel suo modo di venire alla luce così particolare e fuori dalla norma. Non è bello nemmeno da ragazzino, tantomeno da uomo maturo. Lo diventerà agli occhi degli altri grazie ad un artificio che si dimostrerà in grado di produrre ma la sua fisicità sarà per tutta la vita il riflesso della sua travagliata vita interiore.
Non prova alcun sentimento, non ha sensazioni, non prova dolore tantomeno amore. Quell'amore che si troverà ad idealizzare strada facendo e che arriverà a manifestarsi nella sua forma estrema.

Il libro si struttura in diverse sezioni. In più punti l'autore si lascia andare ad una narrazione che cavalca un bel po' i meandri della fantasia umana. L'isolamento nel cuore di una montagna, la vita lontano dal mondo, la sua capacità di tornare alla vita e mettere in atto il suo disegno perverso così come l'epilogo del libro: non mancano tratti piuttosto marcati con eccessi di fantasia che però non risultano mai stonati. Più di una volta mi sono dovuta fermare nella lettura per riflettere su ciò che stavo leggendo e mi sono detta "...ma dai... è impossibile pensare una cosa del genere!". Eppure ogni volta sono tornata a divorare parole dopo parole per capire dove si volesse arrivare. Cosa davvero potesse realizzare quell'uomo così strano, più volte paragonato ad una creatura satanica, sottovalutato nella sua genialità di esperto profumiere e a volte anche ignorato come persona.

Arriva, però, un giorno, in cui all'orizzonte si prospetta la svolta. Granouille è paziente. Non brucia le tappe. Si sottomette con umiltà pur di apprendere tutte le tecniche più consolidate di alta profumeria perchè deve raggiungere un obiettivo mettendo in pratica ciò che ha imparato nel tempo.
E per raggiungere tale obiettivo seminerà morte con una leggerezza ed una indifferenza che portano ad odiare quel personaggio per il tanto male che diffonde a destra e a manca ma, allo stesso tempo, portano anche ad avere una gran pena per un essere tanto solo e così fuori dal mondo.

L'epilogo è piuttosto macabro ma rende alla perfezione l'idea di quello che era l'obiettivo ultimo che Grenouille intendeva raggiunge: passare da un soggetto anonimo ad un essere superiore, amato ed idolatrato fino al punto più estremo, fino alla manifestazione più estrema e più violenta dell'amore e dell'adorazione umana. O meglio, quasi sovrumana. Un finale scenografico. Un epilogo inaspettato che arriva per sua volontà, certo degli effetti del suo gesto. Stanco di essere considerato un niente, stanco di dover fuggire da quel genere umano che lo ripugna sempre più e che ha dimostrato di poter dominare nel momento per lui più difficile (...non dico di più per non svelare troppo la trama), sceglie la sua sorte compiendo un gesto estremo che non è immaginabile nemmeno dal più fantasioso dei lettori.

* Cosa ho apprezzato meno? Alcuni periodi della narrazione piuttosto lunghi, con incisi che sembravano non finire mai, ed anche qualche eccesso narrativo che, però, nell'insieme ben ci sta. Il personaggio in se mi ha fatto storcere il naso più volte... ma anche questo va visto nel contesto narrativo e non in modo isolato.

* Cosa ho apprezzato maggiormente? La cura dei dettagli nelle descrizioni di situazioni e personalità. Il protagonista viene descritto fin nel suo intimo, la sua personalità emerge come se venisse fuori fisicamente dal libro. Una personalità che può piacere oppure no ma che, comunque, viene approfondita e ben resa.

L'edizione che ho letto io è del 1999, l'ottava edizione. Si tratta di una traduzione dall'originale tedesco Das Parfum di Giovanna Agabio, edito da Longanesi & C. La copertina è piuttosto efficace e diversa da quella inserita dallo staff: viene raffigurato un giovane in stato di abbandono, come se fosse privo di sensi o in estasi... il tutto su un fondo nero che ben si addice, secondo me, alla storia.

So che dal libro è stato tratto anche un film ma non posso fare alcun confronto o valutazione visto che non l'ho visto. E, a dire il vero, se anche ne avessi l'occazione non lo vedrei.
***
Il profumo
Patrick Suskind
Longanesi & C.

lunedì 22 agosto 2011

Il martello dell'Eden (Ken Follett)

Ken Follett ha la capacità di tenermi attaccata con estrema curiosità alle storie che racconta. Ne ho avuto prova anche con la lettura de "Il martello dell'Eden".

L'edizione che ho avuto in prestito in biblioteca è del 1998 e le 466 pagine che mi sono trovata tra le mani non mi hanno messo affatto paura. L'ho preso in prestito senza nemmeno leggere la trama e senza avere alcun accenno alla storia: al bibliotecario ho chiesto di verificare se avesse a disposizione dei titoli di Ken Follett e mi ha dato questo. L'ho preso senza pormi problemi perchè, sulla scia di letture precedenti, ero certa che la lettura sarebbe stata scorrevole ed intrigante.

Così è stato. L'ho detto in altre occasioni e torno a ripeterlo: non sarà un capolavoro della letteratura ma Ken Follett ha la capacità di mettere in piedi storie che mixano una buona dose di azione, suspance ed avventura che stimolano la curiosità del lettore. Ovviamente di un lettore che ami il suo modo di scrivere e che apprezzi il genere altrimenti non il discorso cambia del tutto.

Non voglio svelare troppi dettagli in merito alla storia che va assaporata pagina dopo pagina. Il romanzo è ambientato nella Silver River Valley, una valle della California in cui vive una comune che si è sottratta al consumismo e alla modernità di un mondo che cammina inesorabilmente - questo è il pensiero dei suoi membri - verso la sua rovina. Dopo anni di vita tranquilla e serena - senza farsi mancare spinelli e meditazione - gli hippy che fanno parte della comune si trovano davanti ad una situazione che mette in pericolo quel luogo in cui hanno vissuto tanto a lungo: la costruzione di una delle centrali elettriche di nuova realizzazione interesserà proprio quella zona. Un pericolo imminente visto che hanno poco tempo per lasciare la loro dimora, prima che la loro esistenza venga inevitabilmente cancellata. La comune non vive in un terreno di sua proprietà ma in affitto. Mentre chi possiede una terra o una casa sarà rimborsato dallo Stato, chi non ha alcune bene in suo possesso si troverà senza niente di niente.

Un pericolo troppo grande per essere sottovalutato. Una minaccia troppo imminente per poter perdere tempo. Ecco che inizia la storia. Una storia fatta di minacce e di catastrofi annunciate e provocate. Una storia di violenza che non viene mai riconosciuta come tale perchè messa in atto per una buona causa.

Ho apprezzato il fatto che Follett abbia scelto un personaggio femminile - l'agente dell'Fbi Judy - come elemento portante della storia. Un ruolo di responsabilità e un personaggio chiave nello svolgimento del romanzo. E non è l'unico personaggio femminile di rilievo: ci sono altre due donne - Melanie e Star - che rappresentano delle figure importanti nelle more della storia. Una scelta, quella di dare rilievo e spessore a personaggi femminili, che non è nuova nei romanzi di Follett.

Accanto a lei un altro protagonista: Priest. E' la mente di tutto. E' un uomo la cui esistenza è stata cancellata dopo una fuga dal mondo che l'ha portato a vivere in pace e serenità nella comune di cui è diventato il leader. Personaggio molto carismatico, è un analfabeta che riesce comunque ad imporsi malgrado questa sua carenza. Un uomo dal triste passato - fin dall'infanzia, figlio di una prostituta - che ha segnato tutta la sua esistenza. Più volte Follett sottolinea il passato di quell'uomo che ha vissuto un'infanzia travagliata e lascia ben intendere che l'equilibrio psicologico di quel bambino - diventato poi un ragazzo sempre alle prese con cattive compagnie e cattive azioni, ora uomo - ne ha subito le conseguenze che lo portano a commettere gesti sconsiderati. Un pazzo idealista che è pronto a tutto pur di impedire che la centrale elettrica cancelli quell'angolo di paradiso in cui per tanto tempo ha vissuto come un'ombra.

Le personalità dei personaggi principali vengono tracciate a tratti ben decisi.
* Melanie - in apprensione per suo figlio Dusty - una dolcissima e bellissima creatura capace di perdere il controllo fino a perdere quell'aspetto di delicata solarità e diventare una pazza criminale.
* Star, che ha vissuto per 25 anni accanto a Priest senza riuscire a conoscerlo veramente.
* Judy: un'agente che sa il fatto suo, una donna sola che dedica tutta se stessa al suo lavoro ma che soffre per la mancanza di un uomo. Una donna caparbia ed intelligente che avrà un ruolo chiave nella vicenda.
* Priest: una personalità dalle tante sfaccettature. Un uomo di gran fascino, capace di tenere sotto controllo tutti coloro con cui ha a che fare, un uomo senza scrupoli e senza paura di mettere in gioco la vita, sua e di chi gli è accanto, per difendere un ideale. Arriverà a minacciare di provocare un terremoto per poter ottenere il blocco della realizzazione delle centrali elettriche. E la sua non è una minaccia senza fondamento. Un pazzo non un idiota. Tutt'altro. E lo dimostrerà in più occasioni.
* Michael: è il personaggio che meno mi ha convinta fin dall'inizio. Un professionista squattrinato che aiuterà l'Fbi nelle indagini attorno a quello che si è definito "il martello dell'Eden": questo il nome che il gruppo, facente capo a Priest, si è dato. Un uomo in apparenza rude e distaccato... ma solo in apparenza.

Ho trovato alcuni passaggi un po' scontati - come la scontatissima storia d'amore che nasce nel corso delle indagini che, secondo il mio parere, non era affatto necessaria - ed anche qualche eccesso di fantasia ma in un romanzo di questo genere ci può stare.
Un romanzo letto in pochi giorni nonostante il formato fosse un po' scomodo da portare sotto l'ombrellone. A me il genere piace e mi sono trovata più volte a leggere una riga dopo l'altra con l'appetito di chi vuole sapere a tutti i costi come va a finire. E non è così con tutti i libri che mi capitano tra le mani.

Fino ad ora Follett non mi ha mai deluso e appena ne avrò occasione cercherò qualche altro suo libro. Intanto questa lettura la consiglio a chi ama il genere, a chi non si fa mettere paura da un libro di quasi 450 pagine e da chi non cerca un genere eccessivamente impegnato amando l'avventura.
Se poi il genere non piace, meglio lasciar stare. Ognuno ha i suoi gusti!
***
Il martello dell'Eden
Ken Follett
Mondadori editrice
9.50 euro - 466 pagine

sabato 13 agosto 2011

Chiuso per ferie!




Chiuso per (brevi) ferie.

A presto e... buona estate a tutti!

Ragazze che dovresti conoscere (AA.VV.)

Tempo perso. La lettura del libro Ragazze che dovresti conoscere - The Sex Anthology per me è stato tempo perso. Quando un libro non mi piace, recensirlo è più faticoso perchè so di urtare la sensibilità di chi quel libro l'ha scritto. Ma il mio senso critico mi impedisce di far finta di niente per cui, in tutta onestà, mi sento di dire che la lettura di questo libro secondo me è tempo perso.
L'ho avuto in prestito da un'amica - e credo che lei non sia arrivata alla fine visto che ho trovato una pagina piegata ai primi capitoli - e per fortuna non ho speso le 12.50 euro del prezzo di copertina. Una copertina che è piuttosto accattivante, soprattutto se si pensa che il sottotitolo è The Sex Anthology. Ma tutto finisce lì, con un'immagine ed un sottotitolo. Mi spiace dirlo ma è così.

Si tratta di una raccolta di racconti che, se non ho capito male, sarebbero tutti ispirati al sesso: ogni autrice - visto che sono tutte donne - ha messo nero su bianco un racconto che ha (o dovrebbe avere) come motivo di fondo la loro interpretazione del pianeta sesso o del termine sesso. Non riesco ad essere più precisa perchè ho fatto una gran fatica a seguire i racconti, alcuni in particolare.
Non scendo nei dettagli perchè non voglio offendere nessuna delle autrici ma in alcuni casi ho trovato una gran confusione narrativa tale da farmi perdere il filo anche in poche pagine. In altri casi ho trovato uno stile di scrittura che sembra approssimativo, poco accattivante. Anzi, al contrario... uno stile di scrittura noioso e difficile da seguire. In altri racconti, invece, ho notato il tentativo di arrivare ad uno stile ricercato... tentativo fallito secondo me.

Su tutto - stile narrativo a parte (ognuna si esprime come crede... se poi trova un editore disposto a pubblicare ciò che scrive buon per lei) - ho trovato una grossa bufala di fondo: il sottotilo è del tutto fuorviante. Di antologia del sesso ho trovato ben poco. Poco o niente di erotico. Poco o niente capace di trasmettere qualche cosa. Poco o niente che possa essere ricordato. Alcuni racconti li ho letti addirittura a singhiozzo, saltando le righe pur di arrivare alla file più velocemente possibile e non è da me... raramente lascio i libri a metà o li leggo in questo modo. Stavolta proprio non ce l'ho fatta.

Non è il fatto che si parli di sesso a darmi fastidio. Ho letto diversi libri sull'argomento e so perfettamente che ogni donna (visto che le autrici sono donne) ha le proprie esperienze, le proprie fantasie e le proprie idee sul sesso. E non è nemmeno il fatto che spesso si usi qualche termine necessariamente volgare per essere più efficaci. Non è questo. Non mi scandalizzo certo davanti a qualche cosa che, comunque, fa parte della vita di ognuno di noi. Ma per me sesso è altro.

I racconti sono 14 e si fa una gran fatica (almeno per me è stato così e ne salvo giusto uno o due con un 6 scarso) ad arrivare alla fine per trovare, come ultimo racconto, la ciliegina sulla torta: la narrazione di una violenza carnale su una bambina di quattro anni. Su questo mi permetto un appunto - evitando commenti che, pure, mi sorgono spontanei, tanto più considerando che io di bimbi di quell'età ne ho due! - in merito al concetto "sesso" espresso in quest'ultimo racconto. Se si voleva dare l'idea di un'antologia del sesso, mi domando, si considera sesso anche una violenza carnale su una bambina di quattro anni? Mi spiace ma non lo posso proprio accettare. E' vero che si tratta pur sempre di un risvolto degli impulsi sessuali di un pazzo maniaco ma farlo rientrare in un'antologia del sesso - dove dovrebbe dominare il piacere, il godimento del proprio corpo e del rapporto con l'altro - mi sembra davvero troppo. Una violenza disumana, questo si. Non sesso, in nessun senso. Mi dispiace.

Libro bocciato e sconsigliato a chiunque. Sono ragazze che proprio non ci tengo a conoscere. Opinione personale, ovviamente, criticabile e non condivisibile magari, ma opinione mia personale.
***
Ragazze che dovresti conoscere - The Sex Anthology
Autori Vari
Einaudi Stile Libero
12.50 euro

venerdì 12 agosto 2011

Nella vecchia fattoria (C. H. Reasoner) - Venerdì del libro

L'altro giorno sono stata con la mia principessa dal pediatra ed ho notato, con una certa amarezza, che il cestone con i libri che di recente era stato messo a disposizione dei piccoli pazienti è stato tolto. Un gran peccato! Non ho chiesto al dottore il motivo ma visto come si comportavano alcuni bimbi in precedenti occasioni credo che sia per il poco rispetto mostrato nei confronti del piccolo tesoro che era stato messo loro a disposizione. Un gran peccato davvero!

Poco prima che il cestone scomparisse avevamo fatto in tempo a sfogliare un libro che ci è sembrato molto simpatico, nella sua semplicità. Si tratta di Nella vecchia fattoria, di Charles E. Reasoners - Ape Junior.
Si tratta di un libro particolare. Di dimensioni piuttosto grandi, con pagine cartonate, poco testo e tante immagini che sembrano somigliarsi l'una con l'altra ma che, a ben guardare, sono diverse.
E' un libro consigliato per i bambini più piccoli: gli animali della fattoria decidono di organizzare una festa per l'infaticabile Zio Tobia. Attorno a questa breve storia ruotano i tanti animali che compaiono nelle pagine ed è curioso leggere con il proprio bimbo non solo il breve testo che narra la storia ma anche le vignette che rimandano ai versi degli animali. Trovo che sia un libro stimolante da più punti di vista e che permette ai più piccoli di prendere familiarità con gli animali della fattoria, permette loro di conoscere l'ambiente, la loro figura ed anche i loro versi. Ovviamente serve l'aiuto di mamma o di papà non solo per leggere ciò che viene narrato ma anche per insegnare ai più piccini il rispetto per i libri che non sono giochi...

Non ci sono finestrelle da aprire anche se la grafica può farlo pensare. Le immagini sono molto colorate e i personaggi proposti sono davvero tanti.
Con questo libro - un bel librone, come ha detto la principessa di casa - partecipo all'iniziativa I Venerdì del libro di Homemademamma.
***
Nella vecchia fattoria
C. H. Reasoner
Ape Junior editore
9.00 euro

mercoledì 10 agosto 2011

In casa (S. Capra - S. Bersanetti)

Dopo alcune letture "da grandi" credo che sia il momento di tornare ad un suggerimento per i bambini più piccoli. In casa della casa editrice La Coccinella è un libro adatto a loro. Non per essere letto da soli - perchè ovviamente non sanno leggere - ma perchè si lascia leggere anche grazie alle immagini e pur se non si conoscono le letterine. Si tratta di un dizionario per immagini: vengono proposti termini che riguardano i vari ambienti di casa e sono le immagini che aiutano i bimbi ad arriare alla parola giusta. E' un libro con le finestrelle, quelle che piacciono tanto ai piccoletti, e le varie immagini sono legate a degli indovinelli del tipo: cosa uso per lavare i denti? Il bimbo troverà la risposta prima grazie all'immagine poi potrà alzare la finestrella e trovare la scritta che, magari, gli diventerà familiare quando sarà più grande.

Le autrici sono Simonetta Capra e Sandra Bersanetti e fa parte della collana Immaginario. Maneggevole per via della sua forma e delle sue dimensioni (200 x 180 x 10 mm) è realizzato con cartoncino pesante in modo da non sgualcirsi con facilità. Le pagine non sono tutte della stessa lunghezza e ciò incuriosisce i bimbi anche perchè la porzione di pagina che eccede la precedente è colorata di un colore diverso per ogni zona della casa in cui si ambienta l'indovinello. Inoltre, lateralmente le pagine sono ondulate per cui stimolano anche il tatto oltre che la curiosità dei bimbi.

E' un libro pubblicato nel 2006 e la mia bimba l'ha avuto tra le mani di recente: per lei, che ha cinque anni e mezzo, è stato più semplice rispondere agli indovinelli e arrivare alla parolina giusta ma trovo che sia uno stimolante strumento anche per i piccini ai quali proporlo sottoforma di gioco.

A chi fosse interessato all'acquisto consiglio di dare un'occhiata in rete: ci sono diverse offerte molto convenienti, almeno per il momento.
***
In casa
S. Capra - S. Bersanetti
La Coccinella editrice
5.50 euro

martedì 9 agosto 2011

E tu che libro porti al mare?


...al mare, oppure al lago, in montagna, in crociera, in campeggio... Tu che libro porti?

Quando accanto a me ho persone che stanno leggendo un libro ammetto la mia curiosità in merito. Mi incuriosisce vedere quali libri leggono gli altri e magari prendere nota dei titoli per possibili letture future. Mi è capitato in occasione di un viaggio in treno durante il quale ho visto persone leggere libri dalle tipologie più disparate.
Ed anche in spiaggia ammetto che mi lascio incuriosire da ciò che stanno leggendo gli altri. Ecco qui cosa ho trovato attorno a me fino ad ora:

La donna che parlava con i morti - Remo Bassini


Second hand. Una storia d'amore - Zadoorian Michael

Dentro Jenna - Mary E. Peterson

Non ti muovere -Margaret Mazzantini

Per sempre - Susanna Tamaro

Parigi. Con cartina (Fallon Steve - Williams Nicola)

E le mie, di letture al mare? Chi segue le mie recensioni si sarà già reso conto quali sono i libri che ho portato -fino ad ora - sotto l'ombrellone... Chi, invece, se le fosse perse e volesse dare un'occhiata potrà cliccare sulle foto delle copertine per arrivare alle pagine giuste.




Allora... che mi dite? Voi avete portato in vac
anza un libro? Vi va di dirmi quale? Magari potrebbe essere un'idea per una prossima lettura. E se avete anche notato qualche interessante libro tra le mani di chi era accanto a voi, ben venga ogni segnalazione....

lunedì 8 agosto 2011

Torta al caramello in paradiso (F. Flagg)


Il secondo "libro vagabondo" che mi è arrivato, per aver aderito all'iniziativa di Ely, è "Torta al caramello in paradiso" di Fannie Flagg.
Elner Shimfissle è un'anziana signora che vive un'esperienza alquanto singolare: si fa un viaggetto in Paradiso per poi tornare viva e vegeta nella sua normale vita quotidiana. Evidentemente non era il momento di una definitiva dipartita e il suo viaggio in Paradiso era necessario affinché lei potesse diventare un mezzo per realizzare qualche cosa a lei poco chiaro sul momento.

L'autrice ha la capacità di intrecciare la storia di diversi personaggi in modo egregio, senza creare quella confusione che spesso la presenza di molti personaggi crea. Non ho letto, per il momento, altri libri di questa autrice per cui non sono in grado di fare confronti con altri libri scritti dalla stessa mano.
Posso dire che si tratta di una lettura che affronta in molto alquanto positivo il tema della morte ed interpreta il tutto in chiave molto "rosa". Non nel senso di storie d'amore o simili ma è come se la lettura si dipingesse, a tratti, di quel rosa che è proprio delle storie positive, a lieto fine. Nonostante tutto.

Elner è un personaggio molto carismatico. Una donna forte, dal carattere solare ed amichevole ma anche una persona un po' particolare, un po' fuori dalle righe ma sempre capace di tenere sotto controllo ogni situazione, dalla più semplice alla più complicata.

E' il personaggio principale del racconto ed anche quello che mi è piaciuto di più.
Ha a che fare con sua nipote, Norma. Una donna che perde spesso il controllo, che si agita per un nonnulla, che si fa un sacco di paranoie per ogni piccolezza che le capita nella vita.
E quando si trova ad avere a che fare con la morte - solo temporanea - della zia Elner, il mondo le crolla addosso. Per fortuna ha accanto una serie di persone che la sostengono e le vanno incontro, in un modo o nell'altro! Un personaggio dalla psicologia instabile, quello di Norma, che mi ha anche divertita a tratti anche se, a ben pensarci, trovo che sia davvero difficile vivere in quel modo...

La storia permette di spalancare le porte su un mondo, quello dell'Aldilà, che viene immaginato come estremamente positivo e gradevole. Non si capisce bene cosa accada ad Elner. Lei sa che viene rimandata indietro da coloro che l'hanno accolta in Paradiso perché non era ancora il suo momento me non è una situazione facile da spiegare a chi crede che sia più pazza del solito.

Il finale di per se non è positivo per Elener - non svelo il perchè visto che è un passo importante della lettura - ma lo diventa se lo si legge con i suoi occhi e devo dire che mi ha lasciato addosso una sensazione di serenità ed anche un sorriso sulle labbra per la sorte della pazzerella zia Elner.
Chissà cosa ci aspetta davvero dopo la morte? Mi piace pensare che possa essere ciò che ha trovato lei anche se mai nessuno avrà l'occasione di raccontarlo davvero. Elner a parte, ovviamente!

Ho letto il libro in pochi giorni: i capitoli sono piuttosto brevi e si prestano anche per una lettura "mordi e fuggi" come spesso capita a me. Non è un genere che amo particolarmente ma devo dire che in un periodo di vacanza una lettura più leggera ed evasiva del solito ci può stare.

Se lo consiglio? Se si vuole avere tra le mani una lettura leggera, da ombrellone, allora si. Ma se si preferisce qualche cosa di più impegnato allora è meglio cercare qualche titolo diverso.
Segnalo, in coda al libro, una serie di ricette dei vari dolci - ed anche pietanze di altro genere - che vengono nominati durante la narrazione. Ricette vere!
***
Torta al caramello in paradiso
Fannie Flagg
Rizzoli Editore
9.90 euro

venerdì 5 agosto 2011

La grande sfida sul Nilo (Janna Carioli - Luisa Mattia) - Venerdì del libro

Scoperto per caso in biblioteca. Il libro La grande sfida sul Nilo è piaciuto a me per come è proposto e per come si pone ai piccoli lettori ma è piaciuto anche alla mia bimba che è particolarmente affascinata da tutto ciò che ha a che fare con l’Egitto.
Nel corso dell’ultimo anno di scuola per l’infanzia le insegnanti hanno proposto ai bimbi l’Aida ed approfondimenti relativi all’Egitto. La mia bimba si è lasciata affascinare dalle piramidi e da tutto il resto tanto da cercare libri sull’argomento, meglio se illustrati.
Malgrado la bibliotecaria ci avesse detto che il libro La grande sfida sul Nilo fosse una lettura per bambini più grandi noi l’abbiamo presa comunque. Ed anche apprezzata.
Mia figlia ha cinque anni e mezzo. Non sa leggere ma ama ascoltare le letture che facciamo insieme, ama seguire le immagini e lasciar volare la fantasia: la piccola Nefertina, protagonista del libro, le è proprio piaciuta.
Si tratta di un libro strutturato in cinque capitoli i cui testi sono di Janna Carioli e Luisa Mattia, con illustrazioni di Barbara Bongini. Le frasi usate non sono frasi minime, come abbiamo spesso incontrato nei libri per bambini più piccoli. Essendo un libro pensato per lettori dai sei anni in su – che quindi sappiano leggere – è strutturato in modo tale da favorire la lettura di chi fosse alle prime armi. Caratteri grandi con tanto di illustrazioni che arrivano a stimolare la fantasia. Noi abbiamo letto un paio di capitoli la prima sera che l’abbiamo avuto tra le mani per terminare la lettura le sera successiva.
Spiegato il perché un libro così abbia fatto presa sulla mia bimba, ora vorrei anche motivare il mio gradimento.
Innanzitutto grazie alle storie di simpatici personaggi vengono comunque trasmessi concetti storici con tanto di termini ben precisi – come il papiro, lo scriba, la sfinge – che vengono poi spiegati nella bandella dell’ultima di copertina sia a parole che con una rappresentazione. Un piccolo vocabolario di semplice consultazione ed immediata comprensione.
E poi la storia è divertente e capace di interessare i piccoli lettori: almeno con i miei – visto che anche il piccoletto di casa segue le letture della sorellina – è stato così.
Sulla bandella della prima di copertina sono elencati (e illustrati) i personaggi della storia: è disegnata la loro immagine, indicato il loro nome ed anche fornita una breve spiegazione. Inoltre, in coda al libro, viene proposto un gioco di comprensione con delle domande a risposta multipla che riguardano alcuni punti della lettura.
Mi piace anche il formato, maneggevole ma non piccolissimo, ed anche il fatto che le immagini siano simpatiche e colorate ma non troppo invadenti rispetto al testo.
Fa parte della collana Prime Letture Lapis Edizioni ed in alto, sulla copertina, si trova un bollino con su scritto “All’ombra delle piramidi” che credo raccolga una serie di libri tematici che, con gli stessi personaggi, propongono storie diverse.
Per questo Venerdì del libro di Homemademamma abbiamo voluto condividere l’entusiasmo per una novità . Tra l’altro segnalo che si tratta anche di una novità editoriale visto che l’edizione che abbiamo avuto in mano noi è del febbraio 2011.
***
La grande sfida sul Nilo
J. Carioli - L. Mattia
Lapis Edizioni
5.80 euro

mercoledì 3 agosto 2011

La coscienza di Zeno (Italo Svevo)


La lettura de La coscienza di Zeno è stata per me una lettura divertente e pur trattandosi di un classico della letteratura - io ho letto una vecchia edizione sulla cui copertina è stampato il prezzo di quattromila lire! - ammetto di aver tenuto il libro per molti anni in libreria senza degnarlo di uno sguardo.
Poi, mentre ero in attesa di prendere in biblioteca un nuovo libro e appena terminata la lettura di uno che avevo tra le mani da un po', giusto per restare senza niente da leggere ho posato lo sguardo su di lui e devo dire che in questo periodo una lettura così mi ci voleva.

Il romanzo è storicamente posizionato ai primi del Novecento: la narrazione è impostata come diario. E' il protagonista - Zeno Cosini - che parla in prima persona e che racconta alcuni episodi particolari della sua vita.

Il libro mi è sembrato simpatico già in apertura quando, in prefazione, il Dottor S. (medico che aveva in cura Zeno) sostiene di voler pubblicare per vendetta le memorie del suo paziente. La prefazione dice già molto di come sarà ciò che ci si appresta a leggere...
"Le pubblico per vendetta e spero che si dispiaccia". Già mi ispirava simpatia, questo Zeno.

E nelle more della lettura mi è sembrato sempre più simpatico. Il suo racconto dei suoi dolori (dei quali non si capisce bene la natura), il racconto di come è avvenuto l'incontro con sua moglie, quello con la sua amante, la sua storia lavorativa: ogni racconto è farcito di descrizioni meticolose e di una serie di ragionamenti approfonditi che lascia capire quanto possa essere contorta e contraddittoria la mente umana.

Quel suo modo di perdersi in congetture, di dare valutazioni alla sua realtà con un metro di misura tutto suo, quel suo senso di colpa alquanto singolare e del tutto discutibile: Zeno è proprio un personaggio simpatico, che fa anche riflettere.

Il suo rapporto con le sigarette, con quella che è sempre l'ultima nella sua mente ma che ultima non è mai mi ha proprio divertita. Così come i suoi tentativi di guarigione da una malattia che non si sa quale sia. Che nemmeno lui sa quale sia e dalla quale cerca di essere guarito da un medico che, però, non riesce nell'intento!

L'edizione che ho letto io fa parte della Biblioteca Economica Newton ed è l'edizione integrale. A dire il vero è anticipata da una introduzione scritta con caratteri fitti fitti che io ho saltato a piè pari. Anche il romanzo in quanto tale è scritto con caratteri piccoli piccoli e un po' questa cosa mi ha messo paura, all'inizio. L'ho letto con una certa lentezza, lo ammetto. Non posso certo dire che sia un libro che ho divorato come molti altri, letti in pochi giorni. Ma anche se in modo più lento e riflessivo sono arrivata alla fine e quel senso di divertimento e di ironia che ho avvertito in ogni pagina mi ha accompagnata fino alla fine.

Credevo che fosse una lettura più pesante. Non è un romanzetto di quelli che si leggono senza troppa fatica sotto l'ombrellone: per seguire i suoi ragionamenti in alcuni casi ci vuole una buona concentrazione... ma per me è stata una lettura gradevole. Ed è stata la dimostrazione di come possa esserci il momento giusto per affrontare ogni lettura: evidentemente quando l'ho comprato non era il momento e l'ho dovuto fa "stagionare" un po' prima di apprezzarlo appieno.

Interessante lettura. Sottovalutata in passato, apprezzata di recente.
***
La coscienza di Zeno
Italo Svevo
Biblioteca Economica Newton
4.000 lire

lunedì 1 agosto 2011

Un nido di filastrocche (Janna Carioli)

Filastrocche per tutti i gusti. Sono quelle che abbiamo trovato nel libro (una piccola pubblicazione) Un nido di filastrocche,scovato in biblioteca qualche tempo fa. Si tratta di una pubblicazione edita da Sinnos editrice: una ONLUS che ha come finalità il reinserimento lavorativo di persone svantaggiate.
Credo che sia un progetto realizzato con la collaborazione del Comune di San Pietro in Casale visto che nelle prime pagine c'è lo stemma del comune e ci sono degli espliciti ringraziamenti ma non so niente di più.
Lo si trova in vendita nelle librerie on line: ho visto che il prezzo indicato è di 8.50 euro ma nell'edizione che abbiamo noi non c'è il prezzo stampato per cui non posso fare altro che riportare ciò che ho trovato on line.
Trovo che sia adatto anche per i più piccoli che, ne sono certa, gradiranno sentire il suono della voce di mamma e papà che li cullerà divertendoli e, magari, invitandoli a seguire le immagini molto colorate e belle grandi.

Vengono proposte filastrocche per tutti i gusti: filastrocche brevi e di semplice memorizzazione, adatte per le situazioni più varie. Quella che è piaciuta di più in assoluto ai miei bimbi si riferisce alle dita della mano. L'hanno imparata subito. Le illustrasioni sono di Rachele Lo Piano e le filastrocche di Janna Carioli. Quest'ultima è fra gli autori di "Melevisione", ha fatto la maestra a San Pietro in Casale e fin da quella sua esperienza è rimasta in contatto con i più piccoli visto che continua ad inventare e scrivere per loro.
Dicevo, filastrocche per tutti i gusti:
* per non far piangere i papà
* per giocare col corpo
* per sporcarsi e lavarsi
* per mangiare
* per fare e non fare
* per andare in bagno
* per consolare
* per dormire
* per giocare
* per aspettare la mamma.

Spero che l'autrice non me ne voglia se vi lascio con la nostra filastrocca preferita: le dita (e ci fa pure rima).

Pollice indice medio anulare
fino a quattro puoi contare
ma se in cinque vuoi far festa
serve il mignolo che resta!
***
Un nido di filastrocche
Janna Carioli
Sinnos Editrice
8.50 euro