Una serie che non continuerò a leggere, questo è certo.
Quella che prende avvio con Ghiaccio nero è una di quelle serie che già in partenza si è dimostrata poco nelle mie corde per cui depennata dalle possibili letture in serie da fare.
Non ho moltissimo da dire in merito perché credo di poter esprimere in modo efficace, e in breve, il mio pensiero.
Prima un accenno di trama.
Chloe Underwood non ha molte pretese: vive a Parigi con un'amica e vive traducendo libri per bambini. Ha un'esistenza più che tranquilla e quando la sua coinquilina le prospetta la possibilità di prendere il suo posto come traduttrice per un gruppo di uomini d'affari riuniti in un castello isolato nella campagna francese in cambio di una bella cifretta non ci pensa due volte e accetta. Che sarà mai? Traduco, riscuoto e torno.
Peccato che quel manipolo di uomini d'affari si dimostri subito per quello che è: un gruppo di persone strane, misteriose e minacciose che si occupa di affari piuttosto loschi dei quali nessuno dovrebbe sapere nulla.
Ed inizia la parte critica: ma che senso ha chiamare un'interprete (di cui a quanto pare non si ha nemmeno bisogno) se non si vogliono avere testimoni di ciò che si dice e si concorda?
Da qui in avanti le situazioni assurde si ripetono, si rincorrono, si acchiappano e tornano nuovamente a rincorrersi. Lei, Chloe, mi è sembrata una ragazza stupida - non me ne voglia ma non trovo un altro termine adatto - che sembra finita in un mezzo ad un rodeo nelle vesti del toro, pronta per essere abbattuta senza pietà. Si imbatte, ovviamente, in un uomo pieno di fascino e più misterioso di tutti gli altri. Un uomo che usa il sesso per avere informazioni (ma che informazioni vorrai avere da una stupida di quella tinta? Non bastava fare due domande semplici e qualche ricerca per capire che si trattava di una smidollata arrivata per caso in quella baraonda?) e lei che mi ha fatto una gran pena e che mi ha fatta vergognare, ad un certo punto, di essere una donna.
La vita umana vale zero al cospetto di quegli uomini che uccidono - in nome della difesa del mondo ma non ho ben capito da cosa - senza pietà e senza la minima considerazione dell'altro... tutto freddo, freddissimo e senza senso. Una missione che non ho compreso, sacrifici umani in nome di non ho ben capito che cosa, un legame - quello tra Chloe e quel tipo che si fa chiamare Bastien - che ha una scontatissima evoluzione...
Vuole essere un dark romance? Mha... sul fronte dark tutto molto ridicolo. Sul fronte romance gli elementi ci stanno pure (scene di sesso comprese) ma, onestamente, non permettono alla storia di arrivare nemmeno lontanamente alla sufficienza.
Ghiaccio nero
Anne Stuart
Leggereditore
pag. 281
9.90 copertina rigida, 6.99 Kindle