Pausa. Avevo bisogno di una pausa.
Di una storia non troppo impegnativa, che magari mi divertisse pure un po’, rispetto alla quale non essere troppo pignola e da ascoltare in macchina durante le mie trasferte.
Se l’ho trovato?
Direi di sì. Niente di straordinario, una storia d’altri tempi che mi ha catapultata in un mondo affascinante ma rispetto al quale, soprattutto in merito al mondo femminile, avrei molto da dire. Non lo farò, però, perché il mio obiettivo l’ho raggiunto: passare qualche ora spensierata viaggiando con la fantasia e lasciandomi catturare da personaggi d’altri tempi.
Il primo volume della serie The Smythe-Smith Quartet è stata la mia prima lettura in assoluto di questa autrice.
Un romance storico, credo che si chiami così… un libro che mette al centro i sentimenti, la storia d’amore ma lo fa descrivendo anche un periodo storico ben preciso, con le sue regole e i suoi particolari equilibri sociali.
Lady Honoria Smythe-Smith, è una giovane in cerca di marito. Ecco, questa è la caratteristica di fondo della storia: la spasmodica ricerca di un marito, di un rampollo con il quale accasarsi come unica ambizione delle ragazze dell’epoca. In merito a ciò avrei qualche cosa da dire ma erano altri tempi per cui va bene così.
Trattandosi del primo volume di una serie va detto che Honoria suona il violino, con risultati piuttosto discutibili, e fa parte di un quartetto composto dalle ragazze della famiglia Smythe-Smith in cerca di marito. La regola vuole che una volta spostate possano essere esonerate dallo strazio che rappresenta l’esibizione annuale al cospetto di invitato che spesso si muniscono di tappi per le orecchie. Non sono brave, le ragazze della famiglia Smythe-Smith, ed alcune di loro (non tutte) pur essendone consapevoli non si sottraggono all’impegno che, ormai, è diventato un vero e proprio impegno di famiglia.
Honoria non è da meno. Anche lei cerca marito e anche lei deve suonare. Il momento del concerto, però, arriva verso la fine della storia perchè per tutto il resto del tempo vediamo alimentarsi il legame tra la ragazza e un vecchio amico di famiglia, Marcus, il più grande amico di suo fratello e più grande di lei di sei anni. Quando erano bambini la differenza era abissale. Ora, un po' meno. Tanto che...
Insomma, la storia non è poi così originale - lui che ha un accordo con il fratello di lei affinchè possa controllare e proteggere la ragazza (visto che Daniel, questo è il nome di suo fratello, è costretto a vivere lontano da casa) e quel rapporto di amicizia, di protezione fatto di senso di responsabilità prima di tutto è destinato a cambiare.
Non spoilero niente, a dire il vero, perchè per arrivare a ciò si susseguono una serie di vicende.
Mi limito a dire che si verificano delle cose che mi hanno fatto storcere un po' il naso (una ferita infetta ad una gamba della quale il medico non si accorge???) e un continuo richiamo al fatto che le ragazze dell'epoca fossero perennemente in cerca di un marito, unico loro scopo di vita a quanto pare. Ok, all'epoca era davvero così ma ribadirlo continuamente mi ha un po' disturbata.
Comunque, una storia romantica che si lascia leggere e assaporare se non si è troppo pignoli e ci si approccia ad una lettura così per prendersi una pausa spensierata e, perchè no, sognare un po'.
Se sono curiosa di conoscere le altre avventure della serie? Onestamente sì, e spero di poter continuare a sorridere tra le righe.
***
Un amore perfetto
Julia Quinn
300 pagine
Mondadori editore
13.30 euro copertina flessibile, 7.99 Kindle, Audiolibro