Ebbene si! Ammetto di essere stata io a prendere in prestito, in
biblioteca, il libro “Camillo Fusillo. Una storia davvero al dente” di Chiara
Patarino, con illustrazioni di Elena Prette.
A dire il vero l’ho intrufolato tra quelli dei miei bimbi e
l’ho fatto registrare a loro come prestito ma… aveva incuriosito me e a loro
era passato del tutto inosservato. Poi, però, una volta a casa…
Bhè, mi è capitato di leggerlo in bagno (eh si… capita
spesso di ritrovarmi in bagno a leggere ma non solo nel caso in cui debba
servirmi del bagno… avete capito, insomma… ma anche quando voglio rifugiarmi in
una stanza tranquilla mentre nel resto della casa gli altri guardano la
partita, giocano con gli aerei, giocano al dottore con i peluche) e me lo sono
proprio gustato.
Poi, l’altra sera, andando a letto, si avvicina mia figlia e mi fa: “Hai letto Camillo Fusillo?”.
Io: “Si, mi è rimasto appoggiato sulla mensola del bagno”.
Lei: “Infatti l’ho trovato lì e l’ho letto anche io. Ti
posso fare qualche domanda?”.
Io, pronta per l’interrogazione le ho detto di sì e lei mi
ha letteralmente interrogata chiedendomi chi erano i personaggi, quali erano i
buoni e quali i cattivi, quali i maschi e quali le femmine, se c’era un lieto
fine oppure no.
Lei, ovviamente, era pronta a correggermi. Alla fine mi ha
detto: “Brava… è un libro carino”.
Probabilmente se avessi lasciato lei o suo fratello
scegliere in biblioteca, così come non se ne sono fatti attirare sul posto, non
l’avrebbero mai avuto tra le mani. Ho fatto bene a prenderlo comunque sia per
soddisfare la mia curiosità che, a quanto pare, per stuzzicare la loro. Della
principessa di casa, per lo meno, il piccoletto non so se l’ha mai preso tra le
mani.
La storia di “Camillo Fusillo” mi è sembrata simpatica per questo Venerdì del libro oltre che adatta per far conoscere, ai più piccoli, il mondo della pasta.
Oltra alla storia di Camillo e dei suoi amici, che si svolge
in dispensa e che racconta avventure e disavventure con altri amici della sua
specie ma anche con un matterello dispettoso, alla fine del libro viene
proposto un divertente approfondimento sui vari tipi di pasta che si possono
trovare in dispensa, una semplice ricetta per gustare i fusilli a tavola ed
anche un po’ di storia della pasta. Storia vera narrata a misura di bambino.
C’è anche uno spazio dedicato ai genitori visto che sono
proposti dei consigli in tavola per mamma e papà. Nelle ultime pagine è
inserito dello spazio per scrivere una ricetta personalizzata che riguardi la
pasta, una ricetta “pastosa” che si realizzi con un ingrediente speciale a
proprio piacimento. Per mia figlia l’ingrediente speciale è l’olio visto che
non ama molto i condimenti mentre, se dovessi chiedere al piccoletto di casa,
potrei avere un ventaglio di risposta visto che lui è più di buona forchetta.
Si tratta di un libro dal formato tascabile che risale al
2009 e che a noi è piaciuto un bel po’.
I testi sono scritti con caratteri piuttosto grandi e ben leggibili per cui lo trovo adatto anche a bambini che stiano imparando a leggere: il piccoletto di casa, che ha sei anni, lo potrebbe leggere senza problemi. Magari per i più piccini è un po' troppo lungo (sono 51 pagine tra testo e illustrazioni) visto che per bambini abituati a leggere brani corti o libri di poche pagine e con testi brevi potrebbe risultare un po' troppo e si potrebbero annoiare. Si potrebbe, però, arrivare ad un compromesso: un pochino potrebbe leggere il bimbo ed un po' la mamma o il papà così nessuno si stanca e si arriva alla fine della storia senza problemi.
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Camillo Fusillo. Una storia davvero al dente
Chiara Patarino
Carthusia Edizioni
9.90 euro