Sara è una donna invisibile. Riesce a passare inosservata non solo grazie ad un aspetto dimesso e ad un modo di fare discreto ma anche grazie ad anni di esperienza passati a carpire segreti agli altri, senza che questi se ne accorgessero.
Sara riesce ad interpretare i movimenti, le posture, i tic, i toni di voce.
Sara riesce a comprendere dialoghi a distanza.
Sara ha una particolare capacità di fare tutto questo rendendosi quasi invisibile e riuscendo a portare avanti delle indagini che, altrimenti, continuerebbero a brancolare nel buio.
Ha messo la sua abilità a servizio della Polizia di Stato nell'unità speciale dedita alle intercettazioni non autorizzate per lungo tempo ma ora è in pensione. Eppure, nel momento in cui la sua vita sembra destinata ad ingrigire ogni giorno di più, come i suoi capelli, un'ex collega la contatta per una missione fuori dalle righe. Nessuna indagine ufficiale, metodi più che discreti per cercare di capire se davvero la vita di una bambina, la piccola Bea, è in pericolo come sostiene sua madre, tossicodipendente arrestata per l'omicidio si suo padre, nonno della bambina.
Tutto ha nuovamente inizio e Sara si trova a lavorare accanto a Davide Pardo, uno sbirro un po' pasticcione, letteralmente succube del suo meraviglioso cane (meraviglioso lo dico io, conoscendo la razza... lui non sarebbe poi così d'accordo con me!) ma pronto a fare la sua parte. Con loro, Viola.
Viola è la figura che più ho amato di tutta la storia.
Viola era la compagna del figlio, deceduto, di Sara. Ora ha il pancione ed aspetta suo figlio, nipote della donna invisibile. Viola è una piccola eroina secondo me, non fosse altro per la capacità che dimostra di sopportare sua madre, una grandissima rompiscatole insopportabile ed anche maleducata, secondo il mio punto di vista ed i cui sproloqui la accompagnano quotidianamente.
Viola si troverà alle prese con una situazione più grande di lei che la coinvolge e le ridà quella carica che credeva di aver perduto con la morte del suo compagno, padre di suo figlio.
Alien: così lei chiama quell'esserino che scalcia nel suo pancione ed ammetto di aver avuto per lei un moto di tenerezza nel sentirla chiamare così quel piccoletto che scalcia continuamente. Una ragazza sola, Viola: ha accanto sua madre ma è come se fosse sola visto l'atteggiamento che ha nei suoi confronti. E' sola ad affrontare una gravidanza che pur non essendo difficile dal punto di vista fisico è piuttosto difficile sul lato emotivo.
Quelle di Sara e Viola sono due solitudini che si incontrano, due personalità che si fortificano a vicenda tanto da diventare l'una il motivo di vita dell'altra. Alla vera e propria indagine si affiancano le storie personali che, più o meno approfondite a seconda dei personaggi, catturano ed incuriosiscono.
Lo stile di De Giovanni mi piace. Lo conosco avendo letto molto altro di lui. Con Sara al tramonto si cimenta in un personaggio nuovo che al momento non riesco a paragonare agli altri ma che, secondo il mio parere, può essere un altro pezzo forte della produzione letteraria dell'autore.
Questa volta, in particolare, ho avvertito il bisogno di conoscere qualche cosa di più della storia passata di Sara: si porta addosso tanta sofferenza, tante ombre si allungano su di lei durante la notte e, onestamente, leggeri volentieri un libro che raccontasse la sua storia precedente, di quando era in servizio, di quando aveva un amore con il quale condividere vita e lavoro, di quando ha fatto scelte importanti e dolorose che l'hanno portata ad essere la donna che è oggi. Ecco, questo desiderio di leggere la sua storia si è manifestato all'improvviso durante la lettura e ammetto che non mi era capitato con altri personaggi... Trovo che sia qualche cosa di positivo, segno di come l'autore sia stato capace di farmi affezionare al personaggio anche se, lo ammetto, siamo ancora agli inizi.
E' una lettura che mi ha catturata ed appassionata facendomi sorridere, commuovere, arrabbiare, preoccupare. Sono anche rimasta un tantino interdetta sul finale quando ho compreso quale fosse realmente il compito che si intendeva affidare a Sara.
Ho letto questo libro nell'ambito della Challenge Tutti ad Hogwarts con le 3 ciambelle e mi auguro di averci visto giusto visto che si trattava di un titolo misterioso da decifrare.
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