martedì 12 marzo 2019

Warcross (Marie Lu)

Credo che sia il primo libro, in questi primi mesi del 2019, del quale non vedo l'ora di leggere il prosieguo. Warcross non è un libro autoconclusivo e io, sono sincera, me ne sono accorta una volta arrivata all'ultima pagina. L'ho letto come libro bonus per una challenge a cui sto partecipando e non mi sono informata, prima di iniziare la lettura, sulla trame ne' sul fatto che fosse autoconclusivo oppure no. Mi sono messa in testa di leggerlo punto e basta.
Così ho fatto, arrivando sul filo di lana visto che sono arrivata a scrivere qualche considerazione sulla storia proposta da Marie Lu a meno di un paio d'ore dalla scadenza del termine ultimo per la gara di lettura.

Emika Chen è una cacciatrice di taglie molto particolare visto che svolge la sua attività negli ambienti collegati ad un gioco che, per tipologia e diffusione, sta diventando molto più che una sfida virtuale tra giocatori. Warcross è diventato uno stile di vita, un modo per vivere una vita alternativa, virtuale e capace di produrre, per alcuni, anche del profitto. Sotto a Warcross gravita, infatti, un giro di scommesse illegali a tanti, tantissimi zeri... Ma anche per Emika questo gioco diventa una fonte di guadagno nel momento in cui viene contattata - dopo aver hachkerato la partita inaugurale del Campionato di Warcross - dal suo creatore che ha bisogno del suo aiuto in qualità di cacciatrice di taglie.
Il miliardario giapponese Hideo Tanaka, ideatore del gioco, le propone una cifra esorbitante per svolgere delle indagini all'interno del mondo di Warcross e stanare qualcuno - che verrà chiamato Zero in modo simbolico, visto che non se ne conosce l'identità - che sta tramando alle sue spalle.
Per Emika è la realizzazione di un sogno e ben presto da hacker squattrinata diventa una stella del draft: conosce da vicino un mondo che, fino a quel momento, pur essendole familiare le era lontanissimo; conosce il suo ideatore, un giovane di gran fascino che aveva sempre guardato dalle copertine delle riviste patinate e, soprattutto, riesce a saldare tutti i debiti che le pesavano da quando è morto suo padre e a disporre di una somma che non avrebbe mai potuto immaginare come disponibile sul suo conto.
Emika è brava nel suo lavoro, ci sa fare... e più indaga più entra in un meccanismo che la porterà a scoprire un complotto ben diverso da quello che inizialmente aveva immaginato.
La storia è coinvolgente. E' la prima volta che leggo una storia di questo tipo, ambientata in un mondo virtuale in cui un gioco riesce a coinvolgere il lettore come se fosse lui il giocatore coinvolto in prima persona. Il ritmo è alto e le descrizioni del mondo virtuale che fornisce l'autrice sono davvero accattivanti.
Ciò che mi è piaciuto di più in assoluto è il contrasto che viene a crearsi tra quel mondo virtuale e la vita vera quando Emika e Hideo staccano, per un po', i contatti con il gioco per immergersi nella vita di tutti i giorni. Ho avvertito a chiare note il profondo contrasto tra un mondo scintillante, elettrizzante, coinvolgente con la realtà fatta di sofferenza, di un passato con il quale non si sono fatti del tutto i conti... Questo parallelismo mi è piaciuto molto, rende perfettamente l'idea di come, pur riuscendo ad estraniarsi dalla realtà grazie ad un gioco, per quanto coinvolgente, quella realtà torna a bussare alla porta inesorabilmente. E ciò mi ha fatto pensare anche al mondo di oggi, alla frenesia che le nuove tecnologie hanno portato, ai nostri figli sempre più presi dal virtuale ma anche alle nostre vite quotidiane con le quali, sistematicamente, dobbiamo fare i conti. Nel libro è tutto molto accentuato ma non è poi così lontano dalla realtà l'ambiente che viene descritto.

La protagonista mi è piaciuta molto: è una giovane di carattere, ben consapevole delle proprie capacità ed abilità, pronta a dare il massimo per il raggiungimento di un obiettivo.

Hideo mi vuole vfuori dalle partite ufficiali e dalla caccia. Zero mi ha avvertita di giare al largo. Ma non sono mai stata brava a seguire le istruzioni. Sono una cacciatrice di taglie. E se la mia preda è ancora a piede liberato, devo terminare il lavoro.
Ho cercato anche di immaginarla dal punto di vista fisico, questa ragazza con i capelli arcobaleno e non ho fatto fatica a vedere il suo volto e il suo fisico scattante davanti agli occhi, con i piedi ben piantati sul suo skate.

Hideo è un personaggio che appare molto particolare fin dall'inizio. Freddo e distaccato, calcolatore, abituato a tenere tutto sotto controllo, getterà ben presto la maschera davanti ad Emika che è, ai suoi occhi, una ragazza prima che una cacciatrice. Le aprirà il suo cuore, le affiderà i ricordi del suo passato e non solo.
Nel momento in cui lei riesce a fare chiarezza sulla situazione, non riuscirà a credere a ciò che le si dipana davanti e la figura di Hideo viene messa in discussione. 

Bel libro, lo consiglio a chi ama l'azione, a chi ama i mondi virtuali, a chi ama le storie fresche, moderne, dalle tinte forti. Lo consiglio anche a lettori giovani e sono certa che sapranno apprezzare un bel po' una storia che è loro, in quanto nativi digitali molto coinvolti nei giochi virtuali, molto familiare. 

La storia mi ha anche permesso di riflettere su un aspetto che non avrei mai pensato potesse emergere in una storia così: fino a che punto ci si può spingere per raggiungere un obiettivo che si considera positivo? Si può intervenire per manipolare il mondo, anche se lo si fa in buona fede? Si può sacrificare la libertà di ognuno, anche la propria libertà di sbagliare, sull'altare della perfezione, di una perfetta vita virtuale? Non credevo che ci fossero spunti di riflessione di questo tipo.

Ammetto di essere rimasta un po' male non trovando un finale. Dovrò aspettare il seguito e, a differenza di altri libri letti di recente e dei quali non ho provato alcuna curiosità per il sequel, stavolta non vedo l'ora di sapere come va a finire.
***
Warcross
Marie Lu
Piemme Editore
368 pagine
18.00 €

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