Il più intimo, il più doloroso, il più straziante capitolo delle avventure di Rocco Schiavone è sintetizzato nelle pagine di 7 - 7 - 2007. Una data che non dimenticherò, quasi come fosse un mio anniversario. Ce l'ho impressa nella mente. Ero così abituata ad un Rocco Schiavone nostalgico, solo, scontroso, scostante e malinconico che averlo davanti agli occhi felice ed appagato assieme alla sua Marina mi ha davvero emozionata.
Rocco Schiavone, il vicequestore che è stato distaccato ad Aosta dopo una sporca faccenda che lo ha avuto protagonista nella sua Roma, è alle prese con un delitto che lo ha toccato da vicino. Lo abbiamo lasciato, nel capitolo precedente, ancora alle prese con la ricerca del colpevole della morte di Agnese, la compagna del suo amico Sebastiano, che era ospite a casa sua ed è stata trovata morta (al posto suo) nel suo letto.
Nel ricostruire l'intera questione e nel cercare di risalire al colpevole siamo arrivati ad una svolta: è ora di sapere chi può avercela con Rocco, tanto da andarlo a cercare in casa per ucciderlo, e perchè. Lui non ha affatto voglia di fare un tuffo nel passato, di svelare alcuni dolorosi trascorsi, ma si rende conto che è arrivato il momento di vuotare il sacco. Per le indagini, certo. Ma anche per se stesso.
Ecco, dunque, che Rocco Schiavone inizia a raccontare una storia che lo vede assieme alla sua donna, in servizio nella sua Roma, accanto ai suoi amici di sempre.
E' un racconto doloroso ed il lettore sa fin dall'inizio perchè ne conosce il finale. Il lettore sa che Marina è morta. Un libro dopo l'altro il lettore ha messo insieme tanti indizi che lo hanno portato ad avere un quadro più preciso di cosa potesse essere accaduto ed ora arrivano i dettagli.
Due giovani vengono trovati morti in circostanze differenti ma con evidenti legami. E' in queste circostanze, nel risalire al colpevole o ai colpevoli, che Rocco si imbatte in colui che sarà poi la causa del dolore più grande della sua vita. E saranno proprio gli strascichi di questa situazione che lo porteranno, anni dopo, ad avere a che fare con un assassino che lo vuole far fuori per vendetta.
Perchè la vendetta non ha scadenza. Su questo non ci sono dubbi.
In questo libro la vicenda delle morti attorno alle quali si sta indagando per me è passata in secondo piano. Anche se - questo va detto - gran parte del racconto è legato (ovviamente) alle indagini, quello che mi ha maggiormente colpita è stato il rapporto tra Rocco e Marina. Aspettavo il momento per saperne di più, dopo aver letto gli altri volumi, e sono stata accontentata.
E' Marina il personaggio che ha catalizzato le mie attenzioni. Quella donna che tanto mi ha affascinata, negli altri volumi, per la sua assenza, questa volta mi ha proprio stregata con la sua preseenza. L'ho anche immaginata fisicamente, ho avuto la sensazione di avvertire la sua delusione, la sua amarezza nel conoscere un lato del suo uomo che non conosceva o che, a ben pensare, fino a quel momento aveva tollerato senza porsi troppe domande. Vivono una crisi di coppia e questo, lo ammetto, non l'avrei mai immaginato. E proprio per questo il loro ritrovarsi ha avuto un sapore ancora più amaro perchè sapevo che non sarebbe durata.
Schiavone avrà pure i suoi modi, sarà anche scontroso, poco gentile a volte, poco avvezzo a stare in compagnia... ma la vita non gli ha fatto sconti, a partire dai luoghi in cui è nato e, via via, fino alle tante prove che gli ha messo lungo il cammino.
E' un vicequestore fuori dai canoni ma a me piace così. E gli voglio pure bene, guarda un po'!
Bel libro.
Scrittura scorrevole e chiara (mai avuto dubbi su Manzini), efficace come sempre.
Personaggi resi alla perfezione.
Molto ben strutturata anche la parte che riguarda Sebastiano (l'orso, quello lento e rabbioso, rancoroso e peloso), Brizio (il levriero afgano, bello, con tutti i capelli in tesa, leale, fedele, stronzo come pochi) e Furio (il ghepardo, rapido, sempre attento, vigile e generoso) che non sono certo stinchi di santo ma sono, su questo c'è da scommetterci, amici veri. Un pezzo della sua famiglia, ecco cosa sono: amici che Marina aveva accettato senza troppa convinzione e che pian piano aveva imparato ad amare, predisponendosi a chiudere un occhio, quando necessario.
Secondo il mio parere il rapporto d'amicizia di cui si parla è di fondamentale importanza per comprendere meglio alcuni aspetti della vita di Rocco e alcune sue scelte.
Propongo questo libro come lettura libera per la Challenge Dalle tre Ciambelle e vado subito alla ricerca del volume successivo. Lo propongo anche per il Venerdì del libro di oggi.
Rocco Schiavone dà dipendenza. Sapevatelo!
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7 - 7 - 2007
Antonio Manzini
Sellerio editore Palermo
367 pagine
14.00 euro
Non ho mai letto nulla della serie, perchè il poco che avevo visto in tv mi aveva schifata. Dovrei iniziare dal primo e vedere se i libri riescono a farmi ricredere.
RispondiEliminaIo la serie non l'ho vista per niente. Preferisco i libri e... devo dire che mi piacciono proprio le avventure di Rocco Schiavone.
RispondiEliminaSono Alina Sergio di Pisa, mi capita di trovare commenti online sulla dottoressa Adeleke il grande mago africano per aiutarmi e sono felice che la mia famiglia sia restaurata .. Voglio usare questo mezzo per ringraziarlo di aver riportato il mio ex marito a me .. mi ha solo detto di fornire gli oggetti necessari per l'incantesimo e cosa che ho fatto e mi ha detto che dopo aver ricevuto gli oggetti in 24 ore inizierò a vedere il risultato ed è davvero un uomo delle sue parole contattalo oggi e risolvi il tuo problema.
RispondiEliminaE-mail: aoba5019@gmail.com
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