Non leggevo libri della Flagg
da un bel po' di tempo. Dall'epoca dei Libri
vagabondi che mi arrivarono per posta e che, lo ricordo bene, lessi in
pochi giorni. Storie leggere, divertenti, gradevoli.
Ho ritrovato il suo stile, il suo modo di
scrivere introducendo tanti personaggi che interagiscono l'uno con l'altro
creando legami che arricchiscono la storia ma che - almeno questa volta - in
alcuni momenti mi sono sembrati davvero tanti da mettere a fuoco.
Devo ammettere che non ho perso molto tempo
a capire bene chi fossero i personaggi secondari e mi sono concentrata sui
principali, anch'essi parecchi.
Le protagoniste di Voli acrobatici e
pattini a rotelle sono le donne. In assoluto. Donne forti, di carattere e
capaci di tirare fuori una personalità inimmaginabile.
Il personaggio principale è un'eccezione:
la cara Sookie è piuttosto anomala rispetto a tutte le altre donne di cui narra
la Flagg anche se, alle fine, scoprirà di avere anche lei una personalità che
non credeva di avere.
Sookie è un personaggio che mi ha anche
fatto sorridere: è succube della madre, una donna forte e piena di se che, ad
ottant'anni suonati, ancora impartisce ordini a destra e a manca senza che
nessuno osi contraddirla. Anche rispetto alla vicenda principale che
sconvolgerà la vita di Sookie, la Vittoria Alata - questo l'appellativo dato
alla madre, per via dell'imponenza del simbolo apposto sul cofano di importanti
auto - viene lasciata fuori dai giochi, per non urtare la sua sensibilità, per
non contraddirla, per non costringerla a fare i conti con la realtà.
Sookie fa una scoperta che le cambia la
vita e che la getta nel dubbio circa la sua reale identità. Parte, allora, alla
ricerca di informazioni che l'aiuteranno a capire e questa ricerca le fa
conoscere personaggi che erano a lei sconosciuti e che, anche se lei non l'ha
mai saputo, sono stati fondamentali nella sua vita.
Il libro è stato scritto dall'autrice -
come lei stessa ammette nelle note dell'autore - come omaggio alle prime donne
aviatrici, al loro coraggio, alla loro dedizione.
Mi è piaciuta la narrazione su due livelli
temporali che poneva, da una parte, in evidenza i tanti dubbi di Sookie e,
dall'altra, la realtà di un passato a lei sconosciuto. I capitoli non troppo
lunghi hanno reso ancora più agevole la lettura: sarà per un mio limite
psicologico ma, a volte, quando mi trovo davanti ad un libro con capitoli
lunghissimi mi spavento. Quando, invece, non sono troppo lunghi li divoro. Mha!
Con questa lettura partecipo alla Challenge 2016 - Le Lgs sfidano i lettori.
Per la prima tappa si tratta di uno dei libri bonus che sono stati segnalati nel corso della gara.
Di questa autrice non sono ancora riuscita a leggere nulla, anche se ogni volta che trovo una recensione di qualcosa di suo mi riprometto di farlo, perché mi incuriosisce parecchio :) Spero di riuscirci prima o poi!
RispondiEliminaE per i capitoli ti capisco benissimo! Anch'io divoro i capitoli brevi mentre quelli lunghi mi frenano parecchio!!