Non ce l'ho proprio fatta ad apprezzare questo libro. L'ho letto come un peso, una punizione, una noia. Non ce l'ho fatta a trovare i personaggi simpatici ma nemmeno antipatici. Mi sono rimasti del tutto indifferenti e questa cosa è la cartina al tornasole di quanta poca affinità ci sia stata tra me e Terapia di coppia per amanti.
Fin dalle prime pagine ho provato una sensazione quasi di avversione per il personaggio di Modesto e quel suo continuo tentativo di far ridere, di essere ironico ad ogni costo ed in ogni situazione. Il suo modo di esprimersi mi ha innervosita e non ce l'ho proprio fatta a dargli una opportunità.
Viviana è strana. I suoi alti e bassi, che finiscono sempre con una dichiarazione di amore incondizionato mi è piaciuta un tantino di più ma non troppo, a dire il vero.
Le tante parentesi, frasi lunghe e racconti di fatti che non c'entrano niente con il racconto mi hanno quasi disturbata prolungando l'agonia, in alcuni punti, prima di arrivare a qualche cosa di concreto.
Le tante parentesi, frasi lunghe e racconti di fatti che non c'entrano niente con il racconto mi hanno quasi disturbata prolungando l'agonia, in alcuni punti, prima di arrivare a qualche cosa di concreto.
La storia è quella di due persone che si amano, legate da un coinvolgimento emotivo e fisico molto forte. Sono un uomo ed una donna sposati ma non tra loro.
Hanno ognuno una famiglia, un marito ed una moglie che non amano e che fanno finta di non vedere ciò che accade sotto ai loro occhi. Probabilmente si tratta di una rappresentazione molto reale della realtà ma, nonostante questo, non ho provato nessun feeling con i personaggi se non una vaga simpatia per il padre di Modesto che, nel suo essere diretto e nell'andare dritto al punto, mi è sembrato che si salvasse da tutto il resto.
I due si amano ma stanno vivendo un momento di difficoltà che pensano di superare (Viviana pensa di superare) andando in analisi. Ecco, dunque, che entra in gioco un analista che mostra tutta la sua fragilità e la sua umanità: analizza il rapporto altrui ma fa fatica a gestire il suo rapporto con la sua amata (amante pure lei).
Lungi da me il pensiero di giudicare il rapporto tra amanti, il tradimento conclamato da parte di entrambi della propria famiglia. Qui mi limito a parlare della lettura. Non vedevo l'ora di arrivare alla fine per cambiare libro e cercare qualche cosa che mi coinvolgesse, che mi tenesse sveglia la sera, per il quale non vedere l'ora di avere un momento libero.
Che ci posso fare? La scintilla non è scoccata e sono arrivata a leggere l'ultima parola sentendo di essermi liberata di un peso.
Ho letto tante parti inutili e del tutto superflue ai fini della storia e questa cosa mi ha anche un po' innervosita.
Forse è un problema mio, un mio limite. Non avrò capito bene le intenzioni dell'autore. Ma non posso farci niente. Stavolta non posso proprio dire che questo libro mi sia piaciuto. Onestamente - non me ne voglia l'autore - non lo consiglierei. Non tutto può piacere a tutti, no?
Con questa lettura partecipo alla Challenge 2016 - Le Lgs sfidano i lettori.
Per la prima tappa si tratta di uno dei libri bonus che sono stati segnalati nel corso della gara.
Nessun commento:
Posta un commento