sabato 13 febbraio 2016

La gemella silenziosa (S. K. Tremayne)

Mi capita spesso di leggere di sera, prima di andare a letto. Quando tutti dormono, la casa è silenziosa e posso godermi qualche minuto di tranquillità. 
Devo ammettere che nel leggere La gemella silenziosa quella tranquillità mi è sembrata fin troppa, quasi opprimente.
Colpa (o merito?) del libro.
E' un libro che racconta una storia angosciante, a tratti pesante per me. 
Pesante per via dell'ambientazione, per via della storia, per via dell'angoscia che mi ha lasciato addosso una pagina dopo l'altra.
Probabilmente era proprio questo l'obiettivo dell'autore: provocare sensazioni forti. Devo dire che ci è riuscito anche se non posso dire che il libro mi sia piaciuto al 100%.

Sarah e Angus sono genitori di due gemelle: Lydia e Kristie. Due bambine identiche, anche se con carattere diverso. Identiche dal punto di vista fisico ed anche nei modi di fare quando decidevano di comportarsi l'una allo stesso modo dell'altra. Giocavano a scambiarsi le identità, per confondere i loro cari. Ma era un gioco.
Dopo la morte di una delle due sorelline, però, il ricordo di quel gioco - quello scambio di identità tra le due sorelle - lascia in bocca un sapore dal retrogusto amaro.
Ora Sarah ed Angus sono i genitori di una bambina. Kristie. Lydia è caduta dal terrazzo ed è morta. 
Una tragedia che ha lasciato il segno in tutta la famiglia, con degli strascichi psicologici molto profondi.

Quando Kristie inizia a comportarsi in modo strano, la situazione precipita e si insinua nei genitori il dubbio che non sia stata proprio Lydia a cadere dal terrazzo e che Kristie non sia proprio lei.
Verità? Illusione? Suggestione?

Nella prima parte del libro ho rilevato parecchie ripetizioni e troppi interrogativi lasciati liberi di vagare nella mente dei protagonisti (e, di riflesso, del lettore). Si insinuano dei dubbi, ok... ma non credo che servisse proporre continuamente tutti quegli interrogativi che, se da una parte hanno ben reso la confusione in cui si è trovata Sarah davanti a dubbi terribili, dall'altra mi sono risuonati nella testa come ripetizioni di troppo.
Pignola? 
Forse si... 

Per il resto il romanzo è senza dubbio originale nella trama. Almeno lo è stato per me visto che non ho mai letto nulla di simile. Onestamente, libri che parlano di morti che tornano (o che sembrano tornare), di presenze strane, di rumori sospetti, ombre non meglio identificate non mi piacciano proprio per cui credo di non avere grossi termini di paragone. 
Ho trovato alcuni comportamenti molto, troppo strani ed avventati ma arrivata alla fine mi sono resa conto che l'intera costruzione del romanzo è molto, troppo strana ma, probabilmente per questo, efficace.
Per chi ama le storie capaci di inquietare, carico di tensione, di intrecci e risvolti inaspettati questo è il libro giusto.

Ps. ho odiato Sarah quando ha pensato che per la sua unica figlia rimasta andare a vivere su un'isola fuori dal mondo potesse essere la soluzione per superare il trauma della perdita della gemella. L'ho sinceramente odiata e l'ho considerata madre incosciente... ed egoista! Ecco. Questo ho pensato! 
 
Con questa lettura partecipo alla Challenge 2016 - Le Lgs sfidano i lettori.
Per la prima tappa si tratta di uno dei libri bonus che sono stati segnalati nel corso della gara.

1 commento:

  1. Francamente, non mi ispira. Ho già abbastanza incubi senza metterci anche letture inquietanti!!!

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