Quando ho avuto questo libro tra le mani mi sono emozionata.
E' la prima volta che mi capita ma Harry mi è mancato molto e ritrovarlo è stato davvero emozionante.
Mancava dal 2019, Harry, e pur senza rendermene conto nel corso del tempo, ho atteso con una certa ansia il suo ritorno. A darmene prova è stata proprio quell'emozione provata quando ho incontrato di nuovo il suo nome tra le pagine.
Ho ritrovato un Harry Hole devastato, allontanatosi da Oslo e arrivato a Los Angeles pronto a lasciarsi morire con un bicchiere in mano e tanto alcol in corpo. Piegato dal dolore, dai fantasmi del suo passato, dal vuoto che gli è rimasto attorno. Un uomo finito, senza più uno scopo nella vita, senza una prospettiva davanti ai suoi occhi che non sia la morte.
A quanto pare, però, non è ancora arrivato il suo momento ed uno scopo per cui uscire da questo girone infernale arriva quando Lucille, una vecchia attrice che ha sottratto alla furia di un cartello della
droga, gli ha offerto un posto in cui stare, amicizia e vestiti puliti viene rapita, Hole si sente in dovere di salvarla pagando il riscatto che viene chiesto in cambio della sua vita. I suoi conti, però, sono prosciugati. L'unico modo per racimolare la somma richiesta è accettare un incarico offerto da un potente immobiliarista accusato dell'uccisione di due donne che vuole ingaggiare Hole come investigatore privato.
Parte un'indagine parallela a quella dei suoi ex colleghi accanto ai quali, però, torna a lavorare seppur su un diverso binario.
Lo fa affiancandosi a persone fidate alle quali la vita, come con lui, non ha fatto sconti: l’amico di infanzia Øystein, ex tassista che ora si guadagna da vivere vendendo cocaina ma prezioso per gli spostamenti di Hole & co; Ståle Aune, ex psicologo malato terminale di cancro che in passato è stato prezioso per meglio conoscere la mente dei criminali e Truls Berntsen, poliziotto dalla dubbia reputazione che sa, però, il fatto suo. Una squadra decisamente sui generis che riserverà, però parecchie sorprese.
Nesbø o lo si odia o lo si ama. Non credo possano esserci vie di mezzo. Lo si odia per le situazioni crude che propone, per i personaggi che sembrano abbandonati a loro stessi, per lo stile che nulla risparmia al lettore. Lo si ama per aver creato un personaggio che non si può non amare, con le sue immense fragilità, i suoi comportamenti inaccettabili a volte ma profondamente umani, per la sorte che ha scelto per il suo protagonista capace, anche in contesti di disperazione più profonda, di non perdere mai quel senso di giustizia che da sempre lo caratterizza. Ed io lo amo, inutile dirlo.
Avrà pure dei metodi molto discutibili, Hole, ma sui suoi principi legati alla ricerca del colpevole nulla da dire.
Nesbø torna a fidelizzare i lettori mettendo in gioco storie personali dei vari personaggi che entrano in scena e lo fa senza che tutto ciò distolga l'attenzione dall'indagine.
Molto bella la figura di Ståle Aune in questa storia, grande esempio di forza, coraggio e fedeltà fino alla fine.
Non è una storia per stomaci deboli, questo va detto, anche se arrivati alla tredicesima avventura di Harry Hole i suoi lettori dovrebbero saperlo già da un po' cosa c'è da aspettarsi tra le pagine firmate da Jo Nesbø.
Ps: è una storia molto moderna, secondo il mio punto di vista, dove entra in ballo anche la medicina, la biologia e pure l'attualità.
Ps. del ps: il titolo non è molto originale ma ben sta con la storia narrata.
***
Luna Rossa
Jo Nesbø
Einaudi editore
591 pagine
21.00 euro copertina flessibile
10.99 Kindle
Nessun commento:
Posta un commento