martedì 19 giugno 2018

La scrittrice del mistero (A. Basso)

Non penserai mica di chiudere qui con la Vani, vero Alice? 
Scusa se mi permetto ma Vani Sarca è un personaggio che funziona, la sua è una storia che prende, il suo è un carattere che cattura, il commissario Berganza con cui si è ufficialmente fidanzata è un commissario che funziona e... le ghostwriter mi piacciono! Mi sento moooolto vicina a loro.


Come ho già avuto modo di dire nel presentare Vani Sarca (all'anagrafe Silvana Cassandra Sarca), si tratta di una giovane donna con un'anima dark e un grande dono: è capace di mettersi nei panni degli altri dando forma a quei pensieri che gli altri, da soli, non saprebbero mettere in ordine ed ai quali non saprebbero darla,  una forma.
Un dono che la rende molto brava nel suo lavoro: è una ghostwriter. La migliore. E' una scrittrice senza nome visto che il nome che appare su ciò che scrive non è mai il suo ed ora è anche una consulente del commissario Berganza, quel Romeo che - oltre ad averla coinvolta in indagini in cui la sua dote è stata preziosa - ha anche fatto breccia nel suo cuore al punto da iniziare una storia seria, una di quelle che vale la pena di essere vissute.
Vani è sempre alle prese con un lavoro - quello per la casa editrice L'Erica - che la mette in contatto con autori di diversa foggia e caratura: questa volta Enrico, il suo capo, ha un disperato bisogno di lei e del suo lavoro per poter risalire la china. Rischia di essere licenziato e lei rappresenta la sua sola ed unica possibilità. Stavolta non dovrà scrivere saggi di nessun tipo ma un thriller. In parallelo, viene coinvolta in un caso di minacce nei confronti di una persona molto particolare: Riccardo, il suo ex. 
Non sarà facile per lei districarsi in una situazione inizialmente difficile dal punto di vista piscologico - Riccardo è ancora innamorato di lei e fino a qualche settimana prima era deciso a riconquistarla - ma che ben presto si rivelerà più seria del previsto. 

In questa avventura Vani Sarca cambia. Non perde il suo spirito dark, per niente. Ma si rende conto che non è poi così bello stare distaccati dal resto del mondo - è sempre stata una personcina solitaria e poco avvezza a passare del tempo con altre persone - e, soprattutto, si rende conto che c'è chi ha bisogno di lei tanto quanto lei ha bisogno di loro. Inizia a fare i conti con i suoi sentimenti, quei sentimenti che fino a questo momento ha cercato di far finta di non avere. Ed azzarda... 

I rapporti Vani e gli altri personaggi - Berganza in primis - maturano, si consolidano. Lei cresce. Personaggio ironico e pungente, di grande cultura, conoscitrice di una vasta letteratura che richiama con non chalance davanti a chiunque, è una donna consapevole delle proprie capacità ma incapace di gestire, ancora, i suoi sentimenti. Ancora per poco, però, perchè matura anche il rapporto con il commissario dal quale si è lasciata avvicinare nell'avventura precedente e con il quale ora fa coppia fissa.

Adoro Vani Sarca, la sua intelligenza - i personaggi femminili dotati di un'intelligenza sopra la media mi piacciono davvero tanto - il suo modo di essere, il suo acume, la sua intuitività.
Ed anche Romeo Berganza mi piace. Un commissario discreto, mai sopra le righe, indole tranquilla e dai modi educati. Una coppia sui generis, verrebbe da dire, ma che a ben guardare ha molti punti di contatto e molti interessi in comune. Tutti da scoprire leggendo il libro, ovviamente,

In questo volume emerge anche la figura della sorella di Vani, Lara: l'opposto di Vani, la bella Lara si trova a vivere un momento di crisi familiare e a prendere in mano la propria vita con coraggio. E' molto curioso il rapporto tra le due sorelle, così diverse tra loro: nelle more del racconto Vani torna indietro nel tempo, di tanto in tanto, e questi salti temporali permettono al lettore di capire meglio i vari personaggi, le loro affinità, le loro diversità ed anche di capire meglio alcune dinamiche, soprattutto tra le due sorelle.

Ho molto apprezzato la mancanza di momenti romance che, in alcuni punti, si sarebbero ben prestati. Niente smancerie, niente descrizioni hot anche quando si lascia intendere che ci sono momenti particolarmente intensi. Altro punto al pallottoliere di Vani Sarca.

Anche la figura del suo ex, Riccardo, subisce una maturazione rispetto alla quale nulla posso dire per non rovinare il gusto della lettura.

Posso dire che Vani Sarca non delude. In alcuni punti ho trovato che l'autrice si sia dilungata un po' troppo ma niente di particolarmente ingombrante ai fini dei meccanismi narrativi.

Ribadisco: adoro la Vani, mi piace il modo di scrivere di Alice Basso e mi scuso per essermi rivolta a lei come se fosse una mia amica: un pochino la considero tale avendo letto tutti i suoi libri ed avendo oramai una certa familiarità con il suo personaggio di punta ma non volevo certo mancarle di rispetto.
Con questo libro partecipo al nuovo trimestre della Challenge Diche colore sei? per lo spicchio giallo, obiettivo 2 libro recensito dalle organizzatrici.
Ps. è il quarto libro di una serie per cui, per capire bene alcuni meccanismi, è necessario iniziare dal primo e fare le conoscenza per gradi dei vari personaggi. La storia si regge bene anche da sola ma se mancano tasselli importanti, che si conoscono leggendo in ordine i volumi precedenti, non c'è gusto!

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