Che mi fosse simpatica l'ho detto già in precedenza. Lo confermo ora, dopo aver letto Scrivere è un mestiere pericoloso. Mi riferisco alla protagonista, a Vani Sarca ma anche all'autrice Alice Basso. Le vorrei conoscere tutte e due di persona per stringere loro la mano. Per motivi diversi ma mi piacerebbe davvero poterlo fare con entrambe.
La Vani l'immagino nel suo look dark che nasconde una donna che sa anche essere femminile quando vuole - e in questo libro, suo malgrado, ne abbiamo una prova. Mi par di sentirla in uno dei suoi discorsi ironici, pungenti, farciti di riferimenti letterari. Una donna intelligente, schiva per sua natura ma capace di stringere forti rapporti umani quando incontra le persone giuste.
Alice la immagino sorridente e soddisfatta per aver reso ai lettori un personaggio che piace. Eh si, perchè credo che sia questo il sentire comune di chi incontra questa ragazza così particolare nel suo modo di essere e nel suo modo di fare, ma anche nel suo modo di esprimersi nella maggior parte dei casi.
Posta tale premessa, Scrivere è un mestiere pericoloso è un libro che propone il prosieguo della storia di Vani Sarca proposta ai lettori ne L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome. E' un libro scritto in continuità con il primo ma l'autrice fa in modo che anche chi l'avesse perso (ed a cui consiglio di recuperare questa mancanza perchè ne vale davvero la pena) possa seguire la storia. Ovviamente per chi ha letto il primo libro è tutto più chiaro e tutto collegato.
Dunque. La trama, senza dire troppo.
Ora Vani è ufficialmente una collaboratrice del commissario Berganza. E qui apro una parentesi. Questo cinquantenne che sa cucinare e s'intende di scalogno e tutto il resto, ha un fascino tutto suo. E' un tipo acuto, di poche parole ma a suo modo affascinante e l'autrice riesce a rendere molto bene questa immagine grazie alle descrizioni (e alle sensazioni) di Vani.
Chiusa parentesi.
La nostra gosthwriter, perchè è questo il suo mestiere principale, è alle prese con un nuovo libro da scrivere per contro di altri e dovrà farsi violenza visto che si tratta di un libro che ha a che fare con la cucina, attività che lei rifiuta categoricamente di prendere in considerazione. Fino ad ora. Perchè un incarico è sempre un incarico e bisogna che sia informata su ciò di cui andrà a scrivere. Tra le altre cose, ricette!
Vista la sua collaborazione con il commissario, però, spunta anche un'indagine molto particolare, collegata proprio al libro che deve scrivere. Un bel nodo da sciogliere: la protagonista del suo libro confessa improvvisamente un delitto che è stato attribuito ad altri, l'indagine è stata chiusa da tempo con un colpevole che sta scontando la pena e... conti che non tornano quando di mezzo ci sono l'astuzia di Berganza e l'intuito di Vani Sarca.
La nostra protagonista è un personaggio divertente, capace di strappare un sorriso con estrema naturalezza. Non si esprime con un linguaggio d'alta società, sia chiaro! Ma questo non stona affatto in un racconto che rende alla perfezione il suo personaggio.
Mi auguro davvero che la storia di Vani non finisca qui. Se potessi chiederei ad Alice Basso di farci un pensierino su un'altra avventura che porti avanti la storia. Un libro che si legge che è un piacere, con un'indagine che - seppur con ironia - è sempre un'indagine, con un mistero da svelare, con una Vani Sarca che trova persone con cui si sente in sintonia, ed un nuovo libro da scrivere.
Una lettura che consiglio anche per questo Venerdì del libro e, lo ripeto, che consiglio di leggere dopo essere partiti dall'inizio, dal primo. Che è meglio!
Ps. Un piccolo appunto (ecco che arriva la mia vena critica e precisina).
Non credo che nessun altro lo noti. Io sì.
E' una frase che proprio non mi piace. Due negazioni (non credo che nessun altro) che potevano essere evitate dicendo semplicemente Credo che nessun altro lo noti. Io sì. Non è più corretto? Oppure Non credo che qualcun altro lo noti. Magari sbaglio, ci mancherebbe, ma mi suonava male. Un dettaglio, comunque.
Scusa Alice ma sono un po' precisina e quando qualcosa mi salta agli occhi è più forte di me farlo notare. Perdonata?
Con questa lettura partecipo alla terza tappa della Challenge Le Lgs sfidano i lettori.
E' uno dei libri bonus suggeriti per questa tappa.
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