martedì 12 giugno 2018

Per sempre mia (J. L. Armentrout)

Sasha ha avuto bisogno di dieci anni per poter riprendere tra le mani la sua vita e fare i conti con il passato. Dopo dieci anni è tornata da sua madre, in quel posto in cui ha vissuto un'esperienza terrificante, rapita, picchiata e seviziata da un uomo che era sul punto di ucciderla. Sasha è una sopravvissuta visto che è riuscita a scappare a colui che è stato identificato come Lo sposo: le donne che hanno subito un trattamento analogo prima di lei, almeno sei, non hanno potuto raccontarlo visto che sono state uccise. Lo sposo, così definito per le modalità con cui attuava il suo folle piano, si è tolto la vita quando stava per essere catturato, grazie alla testimonianza della sopravvissuta.

Dieci anni dopo tutto questo, dieci anni dopo aver lasciato tutto e tutti - compreso Cole, il ragazzo che amava - Sasha decide di riprendere in mano il suo sogno di gestire la locanda di famiglia e torna in quel posto che non ha mai dimenticato come luogo in cui venne rapita e tutto il resto. Quando, poi, ritrova Cole e si rende conto che il legame tra loro non si è mai spezzato, inizia a guardare alla sua vita attuale da un punto di vista diverso.

Il suo, però, oltre a non essere un ritorno semplice dal punto di vista psicologico, è anche motivo di scompiglio per una piccola comunità che non ha dimenticato. Tanto più quando alcuni terribili episodi si sommano in un arco temporale molto breve che coincide, guarda caso, con il ritorno di Sasha: altre donne vengono rapite ed uccise e le modalità fanno pensare che a lui.

Nel libro Per sempre mia, l'autrice Jennifer L. Armentrout somma elementi di un giallo con quelli di una storia d'amore degna dei migliori romanzi rosa.

La prima osservazione che ho fatto a me stessa è collegata alle forze dell'ordine: gli agenti che compaiono sono tutti dei gran pezzi d'uomo, descritti come delle bellezze fuori dal comune, ognuno con le proprie caratteristiche. E non è da tutti, soprattutto tenendo conto che spesso chi investiga sui casi ha un po' di pancetta o, comunque, non è descritto come un gran figo. In questo caso pare che siano tutti bellocci!

A parte questo dettaglio, nella prima parte ho mostrato un po' di impazienza visto che nessuno dei personaggi sembrava volermi far capire, in quanto lettrice, cosa fosse davvero accaduto dieci anni prima. Ogni tanto venivano dati degli indizi ma la storia è dovuta entrare nel pieno della narrazione per capire bene cosa avesse subito Sasha e come mai ne fosse stata segnata così profondamente. Se, sulle prime, questa cosa mi ha un po' spazientita, poi mi sono resa conto che era tutto in linea con la sua difficoltà a superare quanto le era accaduto e, di conseguenza, a parlarne.

Una piccola considerazione su un personaggio secondario: un giornalista che viene maltrattato da Sasha e da Cole ma che, a ben guardare, si rivelerà importante nel dare una svolta alle indagini. Da collega devo dire che sentire le considerazioni dei protagonisti su quel giornalista mi ha disturbata un po': nostro compito è quelli di andare a fondo delle notizie e trovare, se possibile, risposte. Ed è quello che quel giornalista fa. Certo è che l'immagine che traspare, sulle prime, non è delle migliori visto che è considerato come un opportunista, uno sciacallo annessi e connessi. Striker, questo è il suo nome, redime la figura dei giornalisti, checchè se ne dica!

Oltre che dal punto di vista fisico, Sasha subisce pesanti pressioni psicologiche e mi è sembrata una donna molto forte.  Personaggio, quello della protagonista, che all'inizio mi era sembrato un po' troppo labile e poco approfondito ma ho cambiato idea strada facendo.

Il finale? Tutto da gustare. L'autrice ha seminato parecchi indizi lungo il percorso ma la vera svolta si ha verso il 75% della lettura: il ritmo è sempre più incalzante e nella parte finale la storia d'amore passa in secondo piano rispetto al thriller. Poi recupera il suo spazio nell'epilogo.

Non male come lettura. E' stato davvero un bel suggerimento nell'ambito della Challenge Di che colore sei? per lo spicchio giallo.

Partecipo inoltre alla VisualChallenge in quanto in copertina compare una coppia, utile per questo mese di gara.

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