domenica 28 aprile 2019

Maria (L. Romano)

Per la Challenge Le quattro cavaliere dell'Apocalisse a cui sto partecipando uno degli obiettivi assegnali è libro scritto prima del 2000. 
Ecco come è finito tra le mie mani Maria di Lalla Romano. Prima edizione del 1953 poi ripubblicato nel 1995, la Romano racconta la storia di una comunità familiare e lo fa mettendo al centro al figura di Maria.
Sommando un insieme di casi quotidiani che coinvolgono diversi personaggi, la Romano descrive l'immagine della realtà familiare dei contadini dell'epoca. 

Le pagine non sono molte e in esse l'autrice trasmette rapporti familiari più o meno stretti, emozioni, contrasti e abitudini di una comunità che ruota attorno alla figura di una donna discreta, minuta, poco appariscente e sempre al proprio posto. 

Maria è una donna che sta a servizio presso le case altrui. 
Si guadagna da vivere in questo modo e lo fa diventando una di famiglia, non con quel distacco che si potrebbe pensare da parte di chi, comunque, mantiene una sua vita. La vita di Maria è la vita della famiglia presso la quale lavora, la famiglia della narratrice/autrice, quella che viene identificata come la famiglia del bambino, colui al quale la donna si affeziona e rispetto al quale maturerà un affetto sempre crescente, quasi come se fosse figlio suo. 
Alle descrizioni di ciò che accade nella casa del bambino, si somma poi ciò che accade - in parallelo - nella casa di Maria.

Attorno a lei - che con la sua discrezione e la sua dedizione domina su tutti - si profilano le figure di personaggi minori che completano il quadro: Lucia e Vittoria (amiche di Maria), la Pina (quasi il suo opposto per aspetto, carattere e modi di fare), il Barba (l'anziano zio per accudire il quale la donna lascia la famiglia per la quale era a servizio) e Fredo.
Quest'ultimo è il personaggio minore che maggiormente mi ha colpita e che, nell'insieme del racconto, spicca su tutti gli altri. Fredo è il nipote preferito di Maria. Il nipote che si fa prete e che muore di tisi ed al quale Maria è legata da un sentimento spontaneo, sincero e, pur non volendo, è quello che preferisce tra i diversi nipoti che ha. 

I personaggi minori sono quelli nei quali si riflettono, in un modo o nell'altro, le scelte ed i comportamenti di Maria e vengono descritti con dovizia di particolari dall'autrice che li rende alla perfezione sia esteticamente che caratterialmente.

La voce della scrittrice, che narra in prima persona, è come un continuo commento agli accadimenti ma non appesantisce la trama. Anzi, questa scelta stilistica enfatizza gli accadimenti stessi. 

Non è un libro scorrevole soprattutto per via di uno stile narrativo risalente nel tempo e, onestamente, non è un libro che rileggerei.
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Maria
Lalla Romano
Einaudi Editore - collana Einaudi Tascabili
152 pagine
11.000 lire (questo è quanto riportato nel retro dell'edizione che ho avuto io in lettura)

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