Per questo ultimo venerdì del libro del mese
di gennaio è dedicato, dalle pagine del mio blog, al Giorno della Memoria che cade, come ben noto, il 27 di
gennaio.
Non avevo intenzione di proporre qualche cosa di tematico ma
quando, oggi pomeriggio, sono stata nella biblioteca del mio comune ed ho visto
che in una sezione erano stati riposti libri a tema – Simonetta, la nostra
responsabile di biblioteca, aveva accuratamente indicato con una chiara
dicitura che si trattava di materiale inerente il Giorno della Memoria – non ce
l’ho fatta a resistere. Ho dato un’occhiata e, pur essendo alla ricerca di
libri per i miei figli, ho scelto più per me che per loro anche se, va detto,
si tratta di un libro adattissimo ai bambini.
Si tratta di Flon-Flon e Musetta.
Un libro tenero e intenso,
delicato e tragico al tempo stesso. Ha vinto il premio Andersen nel 1996 ma io non lo sapevo nel momento in cui l’ho
preso tra le mani e l’ho chiesto in prestito a Simonetta.
Narra la storia di due coniglietti che, fin da piccoli, intrecciano
un profondo rapporto d’amicizia tanto da promettersi amore eterno ed attendere
di crescere per sposarsi. Ben presto, però, la guerra si frapporrà tra loro.
Una guerra più grande di loro. Difficile da capire. Difficile da spiegare. Per
un bambino ma anche per un adulto.
I due coniglietti vengono separati da un cespuglio di spine
e debbono fare i conti con una separazione che non hanno voluto e che non riescono
a capire ma che tanto li fa soffrire.
Flon-Flon vorrebbe capire bene cosa sta succedendo perché non
gli è chiaro. Vede andar via suo padre con la tristezza scritta negli occhi.
Sente sua madre che tenta di fargli comprendere qualche cosa che,
probabilmente, non ha compreso nemmeno lei. Deve separarsi da Musetta e non
riesce a capire ne’ perché ne’ per quanto tempo.
Vorrebbe che suo padre
portasse via la guerra ma, come egli gli spiega “…la guerra non muore mai…. Si
addormenta solamente di tanto in tanto. E quando dorme, bisogna fare molta
attenzione a non svegliarla”. Allora Flon-Flon inizia a giocare senza dare
troppo disturbo per non svegliare la guerra anche se sua madre gli dice che “…i
bambini sono troppo piccoli per svegliare la guerra” ma che, purtoppo – questo non
lo dice la mamma di Flon-Flon ma lo aggiungo io – non sono troppo piccoli per
subirne le conseguenze nel momento in cui si sveglia ed imperversa anche su di
loro.
Riusciranno a ritorvarsi? Quali segni lascerà la guerra nelle loro vite?
Riusciranno a ritorvarsi? Quali segni lascerà la guerra nelle loro vite?
Trovo che sia un libro molto profondo, ben scritto, adatto a
riflettere con e per i più piccoli. Non l’ho ancora letto ai miei figli: l’abbiamo
preso oggi pomeriggio e questa sera erano troppo stanchi per poter prestare la
dovuta attenzione ad una lettura del genere.
Non che sia difficile nell’insieme
(vengono usate frasi semplici, un linguaggio adatto ai bambini, caratteri molto
grandi) ma è pur sempre una storia legata alla guerra che non può, ne sono
certa, non provocare reazioni in due bambini piccoli.
***
Flon-Flon e Musetta
Elzbieta
Aer editore
11.00 euro
belle le immagini, fondamentale il tema. credo proprio che lo terrò a mente per un prossimo regalo ai pupi. grazie
RispondiEliminaTesto e immagini si completano in modo perfetto.... Ammetto di averlo preso più per me che per i piccoli ma è piaciuto anche a loro.
EliminaBellissimo questo libro, che tratta un argomento così tragico in modo delicato.
RispondiEliminaHo il tuo blog tra i preferiti, e avevo letto al volo la recensione questa mattina, mi ero lasciata ispirare dall'idea della biblioteca di Civitanova Marche e dai loro colori, ho messo nella mia lista dei desideri "Il bambino invisibile", ma ero un po' di fretta e non ho commentato, così sono venuta a riparare.
Ho letto che non riesci ad arrivare al mio blog, ti lascio qui l'indirizzo : http://timoerosmarino.blogspot.ch/
Buon fine settimana e buone letture
Alla fine sono riuscita ad arrivare al tuo blog... Non sono riuscita ancora a capire quale fosse il problema ma sono arrivata!
EliminaUn libro che emoziona, ne sono certa.
RispondiEliminaParlare ai bambini di queste cose è difficile, ma forse si può trovare un modo delicato e comprensibile, magari con libri come questo che proponi tu oggi.
...pensa che non ero partita per trovare un libro a tema... mi è capitato tra le mani e ne sono stata felice.
EliminaStraordinario. Trovare un libro che con tatto e delicatezza racconti, ai piú piccoli, la tragedia della guerra (e non solo) è una rarità.
RispondiEliminaUn saluto, Linda. :-)
...in effetti devo dire che la nostra biblioteca mi stupisce spesso con delle vere e proprie chicche!
EliminaBello il libro! Ero giusto alla ricerca di un testo che parlasse di queste tematiche per Bambino.
RispondiEliminagrazie per la recensione.
Un abbraccio,
Monica
Sono certa che ti piacerà!
EliminaBellissimo! Questo suggerimento mi piace molto
RispondiEliminaIllustrazioni molto delicate... sono certa che piacera anche a te!
EliminaBello un libro che affronta tematiche necessarie come questa per i bambini. Anche io oggi ho suggerito un altro libro per il Giorno della Memoria.
RispondiEliminaSempre preziosi i tuoi suggerimenti... lo ribadisco anche qui!
EliminaUn libro pieno di dolcezza, profondo e semplice...L'autrice è una delle mie illustratrici preferite! Bellissimo venerdì del libro :)
RispondiEliminaciao Stefania, un abbraccione anche ai piccoli
Ciao Lucia. Che piacere ritrovarti nel mio blog! In effetti devo dire che il Venerdì del libro oramai è diventato un appuntamento fisso, immmancabile... pensa che nel periodo di Natale anche quando la rubrica era andata in ferie... io ho scritto comunque una recensione dedicata al Venerdì del libro.... Un saluto da tutti noi.
EliminaSembra molto bello sia nel testo che nelle illustrazioni, anche se non credo che vorrei ancora a proporre questi temi al mio piccoli di soli 30 mesi...
RispondiEliminaNotte,
a presto!
:-)
Bhè si... in effetti è piccino. I miei, invece, hanno sentito alla televisione della ricorrenza, visto manifesti attaccati in città ed essendo piuttosto curiosi mi hanno anche fatto delle domande... Però hanno sette e cinque anni e mezzo.
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