Il 2015 è iniziato, per me, sotto il segno di un autore italiano. Si tratta di Giorgio Scianna con il romanzo Diciotto secondi prima dell'alba arrivato sotto al mio albero di Natale per merito di Roberta che ringrazio di cuore.
Si tratta di un autore che non conoscevo e di un libro di cui non avevo mai sentito parlare prima di scartare il mio pacchetto.
Tra i diversi libri che avevo a disposizione per iniziare le mie letture del nuovo anno mi ha catturata per via della copertina che mi è sembrata subito magnetica. Quella ragazza, quello sguardo triste... E l'ho letto.
Per prima, primissima cosa, devo dire che ho molto apprezzato il fatto che ne' sul retro copertina ne' sulla bandella interna sia stato svelato troppo del racconto. Spesso i fatti salienti vengono già anticipati... non è stato così in questo caso. Anche se la presentazione della storia non manca, il lettore viene accompagnato per mano lungo un viaggio che ad un certo punto arriva ad una svolta inaspettata.
Il protagonista è un ragazzo come tanti: ha un lavoro sicuro nello studio del padre ed una vita facile, di quelle che non rendono necessarie scelte importanti. Ha una vita sentimentale tranquilla e non ha nessuna intenzione di cambiare le cose.
Edoardo, questo il nome del protagonista, si troverà ben presto a dover prendere delle decisioni che incideranno in modo profondo sulla sua vita.
L'autore scrive in modo asciutto, senza perdersi in divagazioni inutili. Mette il lettore davanti a descrizioni ben tracciate e... ruvide... rende perfettamente l'idea di come, all'improvviso, la vita - quella vera - possa arrivare a bussare alla porta di un giovane che di quel "toc toc" non sembra voler sentire affatto l'eco.
Edoardo dovrà necessariamente affrontare la realtà e dovrà farlo assumendosi finalmente la responsabilità delle proprie azioni.
Quella che viene raccontata non è una storia d'amore. E' una storia in cui l'amore bussa la porta per chiedere che venga pagato il conto ed il prezzo, a volte, è davvero alto.
L'autore offre ad Edoardo una via di fuga nella musica. I continui riferimenti musicali sono un leit motif della storia... ma la via di fuga offerta è solo temporanea perchè poi il conto Edoardo lo deve necessariamente pagare.
Devo dire di aver incontrato solo una piccola stonatura... non per essere perfezionista ma... l'autore ha usato diverse volte una frase che proprio non mi suona bene:
Lena non è mai c'entrata niente
Il senso è chiaro, non ci sono dubbi su cosa l'autore volesse dire. Ma non si poteva trovare una frase un po' meno stridente?
Un dettaglio... ok... ma non potevo non dirlo.
Il libro mi è piaciuto e lo consiglio. Offre buoni spunti di riflessione su una generazione che fa fatica a crescere e ad assumersi le proprie responsabilità... Fino che, come dicevo sopra, la vita non bussa alla porta per chiedere di saldare il conto.
Ringrazio Roberta per il regalo. Probabilmente se non fosse stato per lei questo libro (e questo autore) avrebbero continuato ad essere sconosciuti per me.
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