domenica 10 novembre 2024

La neve in fondo al mare (M. Bussola)

 

Matteo Bussola sa toccare le corde dell’anima. Soprattutto, in questo caso, di chi certe situazioni le ha in qualche modo vissute. Protagonisti di questa storia sono genitori e figli adolescenti ma lo è, in primis, il male di vivere che porta – in un modo o nell’alto – questi adolescenti a vivere situazioni di difficoltà.

Nelle prime pagine del libro ho pensato: “…mamma mia, che tristezza sto libro! Ne uscirò più che depressa”.

Perché nel raccontare la fragilità degli adolescenti di oggi ho letto tante storie di dolore messe insieme per un dolore amplificato all’ennesima potenza. L’ambientazione è quella del reparto di neuropsichiatria infantile di un grande ospedale. La situazione è quella di un padre con un figlio ricoverati assieme, perché così è che avviene. E con loro altri genitori ed altri figli in situazioni analoghe. I nostri protagonisti hanno a che fare con l’anoressia. Ma si parla anche di depressione, di bulimia, di malessere di vivere intesto in tante accezioni. E si parla del dolore che tutto questo comporta, oltre che delle conseguenze fisiche per ognuno, oltre che della difficoltà, delle famiglie, di trovarsi all’altezza del compito educativo loro assegnato.

I personaggi proposti sono fragili. Spezzati. Feriti. Ma affrontano il presente con grande dignità. E se qualcuno sembra perdere le staffe, perdere il controllo e lasciarsi andare ad osservazioni che appaiono fuori luogo, c’è chi riesce a nascondere la propria difficoltà e a mostrarsi sereno, tranquillo pur avendo un tormento interiore inimmaginabile.

Io voglio pensare che siano i genitori i veri protagonisti. Mi sono trovata molto tra le righe di quel libro ed è stato a tratti doloroso, a tratti consolante. Perché mi sono resa conto che, alla fine, non sono la sola ad affrontare la crescita di figli adolescenti (due, per la precisione, uno di 18 mesi più piccolo dell’altra) e che le mie difficoltà non sono, a ben guardare, solo le mie. E’ un romanzo, lo so, ma credo che sia lo specchio di una realtà che, soprattutto in questo periodo storico, è palpabile.

Bussola – che conosce già per aver letto altro di suo – conferma il suo tatto nel parlare di problematiche così delicate. Dimostra, ancora una volta, di saperci fare.

Il libro è arrivato a casa mia per mano di mia figlia che ha scelto di comprarlo di sua spontanea volontà. Cosa molto rara di questi tempi, sempre troppo impegnata a fare altro per poter utilizzare il suo tempo per leggere. Non lo ha ancora letto ma mi auguro che lo faccia. E che lo faccia cercando di guardare un po’ anche il punto di vista dei genitori, non solo quello dei suoi coetanei. 

Perché se nei suoi coetanei è facile che riesca a ritrovarsi con una certa facilità – anche se non in situazioni estreme, è chiaro – il punto di vista dei genitori non so se abbia mai cercato di comprenderlo. O, se l'ha fatto, se è riuscita a comprenderlo almeno un po'.

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La neve in fondo al mare

Matteo Bussola
Einaudi Editore
pag. 192
17.00 euro copertina flessibile,

lunedì 23 settembre 2024

Comandante (E. De Angelis - S. Veronesi)

 

 

Ho comprato questo libro per mia madre che ama le storie vere ma non sono certa che l'abbia apprezzato tanto quanto l'ho apprezzato io. Che non l'ho letto. L'ho ascoltato.

Dico questo non perché la storia non meriti quanto perché ci sono pagine scritte in dialetto e credo che ascoltare faccia tutto un altro effetto che non leggere. E lei è per le cose semplici, lineari...

Io ho ascoltato l'audiolibro, pur avendo il cartaceo, perchè negli ultimi tempi ho iniziato ad avere qualche problema con la vista e non ho voluto affaticarmi troppo. Credo di aver fatto la scelta giusta perché l'audiolibro arriva in modo diverso da come potrebbe arrivare la lettura. Credo.

Innanzitutto, la storia è quella di Salvatore Todaro e del suo equipaggio, quegli uomini che all’alba del 28 settembre 1940 si imbarcano sul sommergibile Cappellini per andare, con lui, in guerra. 

In guerra da uomini di mare. 

Quel sottomarino era una delle 11 unità della classe Marcello, che rappresentava allora il meglio di cui disponesse la flotta sommergibili della Regia Marina: lungo 73 metri, e 1.060 tonnellate di dislocamento in emersione, armato con due cannoni da 100 mm in coperta, due impianti binati di mitragliatrici antiaeree Breda da 13,2 mm e otto tubi lanciasiluri da 533 mm, con una dotazione di 16 siluri. Uno strumento di guerra.

Lui messinese, classe 1908, è un eroe dimenticato che è tornato agli onori della cronaca per via del film di Edoardo De Angelis che ha raccontato la sua storia. Film che non ho visto e di cui non sapevo nulla prima di fare questa esperienza di ascolto.

Un eroe. Un uomo. Un uomo di mare. 

Prima di tutto un uomo. Un uomo che rispettava il mare ma anche la vita. Perché se è vero come è vero che abbatteva imbarcazioni nemiche, questa è la guerra, è anche vero che non abbandonava i nemici al loro destino. Questo è quello che ha fatto il 18 ottobre di quello stesso anno quando decise di fare ciò che la coscienza gli diceva di fare: salvare i superstiti del Kabalo - incrociato a viaggiare a luci spente e sotto il cui attacco Todaro perse anche uno dei suoi uomini migliori - uomini nemici.

Ammetto che si tratta di una storia che non conoscevo. Le voci dei protagonisti sono voci autentiche, sembrano davvero loro che parlano, con i rispettivi dialetti, con le rispettive personalità ed è stata un'esperienza di ascolto molto bella e toccanti. Il libro è breve, sono 160 pagine che però pesano come se ne fossero 1600 tanto sono ricche di emozioni, di pathos e di dolore. 

Sì, di dolore, perché non potrebbe essere altrimenti, trattandosi di guerra.

E' una lettura che consiglio a tutti. Anzi, un ascolto che consiglio a tutti. Io mi sono commossa e devo dare merito anche ai lettori che hanno un ruolo importantissimo nel rendere vero quel che propongono all'ascoltatori più di quanto non lo sarebbe se venisse letto su carta.  

E li voglio nominare. Sì. Voglio proprio farlo perché Giulia Greco, Rossella Ambrosini, Francesco Wolf, Elena Fiorenza, Giovanni Marra, Andrea Ferrara, Francesco Di Crescenzo, Andrea Oldani, Roberto Fedele, Riccardo Bocci, Moricca Turi, Paolo Salomone hanno prima di tutto onorato la memoria di quell'uomo (e non solo la sua) dando voce a lui e a tutti gli altri, coloro che sono stati testimoni - volenti o nolenti - della sua grandezza di uomo.

Torno a dire una volta ancora che si dovrebbero rivedere le letture da proporre ai ragazzi nelle scuole. Seriamente. Ok i classici. Ma ci sono letture come questa che lascerebbe loro molto di più di tante altre storie e, soprattutto, di tante pagine dei libri di storia che raccontano sempre e solo le stesse cose.

Opinione personale, ovviamente.
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Comandante
Edoardo De Angelis - Sandro Veronesi
Bompiani Editore (libro), Giunti Editore (audiolibro)
16.00 euro copertina flessibile

martedì 27 agosto 2024

Indaga, detective. Autori vari

 

Stavamo venendo fuori dal periodo dell’isolamento dovuto al Covid 19. E Suzzara, luogo in cui si svolgeva il festival Nebbia Gialla, si trova a pochi chilometri da casa di una mia cara amica. Vuoi la voglia di assaporare un po’ di libertà, vuoi l’amore per la lettura e – in particolare – per il genere giallo, vuoi per la nostalgia della mia amia, ricordo di aver preso l’occasione al volo: proprio durante il festival Nebbia Gialla, tre le tante presentazioni di libri, ho saputo della pubblicazione della raccolta Indaga, detective (Piemme, 2022) scritta da 12 grandi firme del panorama crime italiano. Diversi di loro erano lì, davanti a me, compreso Paolo Roversi da cui è nata l’idea di fare, tra l’altro, del bene visto che i proventi della vendita del volume vanno interamente alla Croce Rossa Italiana.

Già dalla prima pagina, la prefazione, mi sono trovata a casa mia con quel Commissario Ricciardi che tanto bene conosco e che, nel presentare il lavoro, ha raccontato come fossero i vari personaggi (quelli che noi definiamo seriale) a chiedere, spesso, che si parli nuovamente di loro.

Dodici racconti, dodici autori, dodici personaggi seriali.

Come dico spesso, anche stavolta alla fine di ognuno ho avuto la sensazione di avere tra le mani qualche cosa di incompiuto. I racconti mi piacciono poco, questa è la verità… e seppur proposti in punta di penna, ognuno con il proprio stile narrativo, sono rimasta con l’amaro in bocca.

Diciamo subito che dei 12 personaggi proposti non ne conoscevo nessuno, fatta eccezione per Ricciardi in prefazione oltre che per Iole e Libera di Rosa Teruzzi. Con tutti gli altri per me è stato il primo incontro in assoluto: quello che mi è rimasto più impresso è il personaggio di Laura Damiani perché conosco una persona che porta questo nome e questo cognome.

Lasciando ad ognuno il gusto della lettura delle 12 storie mi permetto di fare qualche osservazione generale. I personaggi seriali non sono sempre i protagonisti, ma comunque compaiono. Elemento comune è la pandemia di cui ognuno, in modo più o meno marcato, parla. Per qualcuno è un riferimento più marcato, per altri vengono indicati elementi che permettono di identificare senza fatica quel preciso momento storico.

Consiglio la lettura di questa antologia agli amanti dei racconti e, nello specifico, agli amanti dei racconti gialli, ai nostalgici dei vari personaggi citati ma anche a chi quei personaggi non li conosce ancora e vorrebbe un piccolo assaggio per poi, eventualmente, decidere di recuperare tutto il resto. Ma consiglio la lettura anche a chi volesse fare del bene a prescindere da tutto il resto, viste le finalità della vendita dei diritti d'autore del volume.
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Indaga, detective
Autori vari
pag. 302
Rizzoli editore

martedì 23 luglio 2024

Ritratti di donne 2. A cura di Sara Rattaro. Autrici varie

 

Donne che scrivono di donne.

Nel libro Ritratti di donne 2, edito da Morellini Editore, sono raccolte brevi biografie di 27 donne che hanno lasciato, in qualche modo, un segno.

Alcune mi sono più familiari di altre ma tutte hanno avuto qualche cosa da dire.

La raccolta – che fa seguito ad un precedente volume analogo che io, però, non ho letto - è frutto di un percorso di scrittura condiviso tra le 27 autrici che si sono messe in gioco, sotto la guida di Sara Rattaro, per raccontare storie di donne straordinarie che hanno avuto un ruolo importante nella storia, in diversi periodi storici e diversi contesti.

Ogni racconto avrebbe potuto essere l’oggetto di un libro a sé stante (a dire il vero alcune delle figure proposte sono state protagoniste di libri a loro dedicate, come ad esempio Marie Curie di cui ho letto e parlato non molto tempo fa): pur essendo racconti brevi sono comunque degli interessanti spaccati su vicende focali della vita delle protagoniste.

Sibilla Aleramo, Marisa Belisario, Nellie Bly, Anna Bolena, Antonia Louise Brico, Claude Cahun, Rachel Carson, Maria Costa, Alba de Céspedes, Isabella di Brienne, Margherita Di Savoia, Amelia Mary Eahart, Oriana Fallaci, Anna Freud, Jane Goodall, Margherita Hack, Rosemary Kennedy, Anna Magnani, Maryam Mirzakhani, Dolores O’ Riordan, Rosa Parks, Beatrix Potter, Jill Robinson, Ruth Handler, Alfonsina Strada, Wislawa Szymborska e Tina Turner: queste le protagoniste dei racconti elencate in ordine alfabetico e non per ordine di comparsa tra le pagini. Dalla prima donna a competere in gare ciclistiche maschili a cantanti ed attrici, dalla prima aviatrice riconosciuta a livello internazionale a donne impegnate nel mondo della scienza, del giornalismo… tanti gli ambiti in cui emergono figure femminili – alcune meno note di altre ma non per questo con un ruolo meno importante nel contesto in cui vivono – che offrono un invito a puntare l’attenzione su ciò che le donne sono state e sono capaci di fare anche quando attorno a loro tutto rema contro.

Lettura piacevole, in più casi sono rimasta con la voglia di approfondire la figura femminile proposta (avrei tanto voluto saperne di più, soprattutto di quelle donne che conosco meno) strutturata in una particolare modalità: per ogni racconto si ha una breve biografia del personaggio, una nota dell’autrice che spiega il perché della sua scelta, il racconto vero e proprio per passare poi, in chiusura, alla biografia dell’autrice. Struttura interessante, particolare. Non avendo letto il primo volume non sono se è già stata usata in precedenza ma efficace.

È un libro che ho letto con piacere e alcune storie più di altre mi hanno particolarmente colpita ed emozionata. Su tutte mi ha colpita la storia di Tina Turner, di Rosemary Kennedy e quella di Rosa Parks. Sono rimasta con la voglia di approfondire le loro storie e credo che cercherò altro di più completo.
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Ritratti di donne 2
A cura di Sara Rattaro. Autrici Varie
Morellini Editore
224 pagine
19.00 euro copertina flessibile, 9.99 euro Kindle