Magia, mistero, amicizia, arroganza, potere, menzogna e verità: sono tanti gli ingredienti che sono stati mescolati per dare vita alla storia che avvia una serie molto particolare, adatta agli amanti del fantasy e dei romanzi storici. O meglio, agli amanti dei romanzi storici che vogliano volare via sulle ali del fantasy. Il primo volume della saga dell’Alchimista, intitolato “Il maestro delle essenze”, catapulta il lettore in un mondo misterioso e magico, in un regno in cui lui, il vecchio alchimista, è il personaggio cardine attorno al quale ruota tutto ciò che accade. E pensare che è un personaggio da evitare, un pazzo, un tipo che se ne sta per i fatti suoi ed è anche un po’ burbero! Ma è una figura affascinante e magica, misteriosa ed acuta, anche quando mente.
La figura dell’alchimista scende in campo accanto a figure più “normali” e in situazioni molto umane: un soldato della guardia cittadina, durante le investigazioni attorno alla morte misteriosa di un uomo, trova una missiva sigillata con il sigillo regale. È un messaggero del re, lo capisce al volo, e non resiste dal rompere il sigillo per cercare di capire cosa si nasconda dietro a quella morte e per mano di chi sia stata compiuta.
Allo stesso tempo la figlia dello scorticatore ed un suo amico, mentre sono alla ricerca di funghi nel bosco, vengono attirati da qualche cosa di molto particolare in una grotta nascosta alla vista: qualcosa di pericoloso che, però, i due ragazzini non hanno paura di affrontare.
Alchimista, guardia cittadina e ragazzini si troveranno – per un motivo che appare misterioso a tutti ma che, a ben guardare, ha un suo perché – legati da una collaborazione molto stretta nata non solo dalla necessità di capire cosa stia succedendo nel regno, chi siano i responsabili, o chi sia il responsabile, della morte del messaggero e perché ciò sia accaduto. C’è qualcosa di più profondo che li lega, qualcosa che li porta a vivere un’avventura che è agli albori in questo primo libro e che costringe (come ogni saga che si rispetti) a proseguire per mettere ordine nell’apparente confusione che sembra gravitare attorno ai protagonisti.
Molto affascinante la figura dell’alchimista: personaggio che sembra quasi noncurante di tutto ciò che accada al di fuori dei suoi spazi, oltre i suoi alambicchi e le sue pozioni ma che si mostra molto attento, invece, e partecipare soprattutto accanto a quei due ragazzini che fanno breccia nel suo cuore e diventano una parte essenziale della sua esistenza.
Ho affrontato questa lettura con la voglia di evadere un po’ da storie che, ultimamente, mi hanno emotivamente provata. Cercavo qualche cosa di più leggero ma che non fosse banale.
Un’avventura, sì, un’avventura. E l’ho trovata. Quel pizzico di magia che aleggia sempre attorno alla figura di un alchimista – che, volenti o nolenti, compie sempre delle magie con i suoi miscugli – non mi è sembrata di troppo. Anzi.
Si tratta di un’avventura che consiglio anche a giovani lettori
impavidi che non si lascino spaventare dalle iniziali descrizioni di morte… si
tratta di passaggi marginali che, pure, sono perfettamente contestualizzati e creano quella suspense che non ci sta affatto male.
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Il maestro delle essenze. La saga dell'Alchimista. Vol. 1
Sam Fauerbach
pag. 331
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