domenica 9 giugno 2019

Cento giorni di felicità (F. Brizzi)

Solitamente recensisco il libro che ho terminato di leggere subito dopo averlo chiuso, a lettura ultimata. Non subito nel senso di un attimo dopo ma, comunque, nell'arco della giornata. 

Stavolta non ce l'ho fatta. Ho dovuto fa passare qualche giorno per far sedimentare le sensazioni che la lettura di Cento giorni di felicità ha provocato in me.
Lucio Battistini è un uomo di quarant'anni che vive un momento particolare della sua vita. Ha tradito sua moglie ed ora ne paga le conseguenze visti che è stato da quest'ultima allontanato dopo aver scoperto il tradimento.
Brutta situazione. Se non fosse che si trova a fare i conti con una situazione ancora più brutta, celata sotto il nome di un amico Fritz che nessuno vorrebbe mai avere: il cancro. I medici sono chiari con lui: ha poco più di tre mesi di vita, l'ultimo periodo della quale non sarà per niente facile visti gli effetti di quel male che, purtroppo scoperto troppo tardi e purtroppo molto aggressivo, sta svolgendo egregiamente il suo lavoro, anche con una certa velocità.

Disperarsi? Abbattersi? Lasciarsi andare? 
Lucio decide che questi ultimi cento giorni di vita dovranno essere i più belli mai vissuti e decide anche di lasciare questa terra in modo dignitoso, lasciando il ricordo di un uomo vitale, capace di sorridere anche nei momenti più bui. E' soprattutto per i suoi figli, oltre che per se stesso, che decide di fare un percorso di vita, non di morte, fino all'ultimo giorno.

L'autore descrive molto bene le varie situazioni e rende bene i personaggi. Ha uno stile scorrevole ed efficace.

Nelle more del racconto mi sono commossa, mi sono arrabbiata, ho sorriso, ho sofferto. Mi sono emozionata. E se, in alcuni passaggi, non sono proprio riuscita a comprendere le scelte di Lucio, in altri avrei avuto voglia di abbracciarlo e stringerlo per ore.

Si trova a fare delle scelte che non sono per niente facili. Così come non facile è stata, per me, la lettura. Ho perso due giovani amiche per colpa dell'amico Fritz. Una di recente. Un'altra anni fa. E immaginare loro nella stessa situazione di Lucio, con la differenza che la loro è stata una sofferenza reale e quella di Lucio un'invenzione, mi ha fatto male. Le ho immaginate alle prese con la consapevolezza di avere il tempo contato, di avere delle figlie piccole da lasciare per sempre, mariti giovani disperati... Ho sofferto molto nel leggere questo libro e la serenità che Lucio trasmette, anche nella sua scelta estrema, non mi ha convinta del tutto. O meglio, non mi è sembrata una situazione reale. Credo che nella realtà sia tutto più difficile di quanto non avvenga nel romanzo.

E' comunque una storia che non si dimentica. Un uomo che non si dimentica. Una storia ben scritta attorno ad una tematica delicata. Molto.

Credo che quella dell'autore sia stata una scelta coraggiosa: celebrare la vita in un percorso di morte. E' vero, siamo tutti destinati a quella fine, ma quando hai una clessidra che segna inesorabile il passare del tempo, quando la sabbia sta per finire... è tutto più difficile dell'inconsapevolezza dei più.

Mi è piaciuta molto l'idea di un negozio di chiacchiere... qualcuno che metta a disposizione il proprio tempo per chiacchierare con chi non ha nessuno per farlo e avesse, invece, bisogno di parlare. Davvero una grande idea!
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Centro giorni di felicità
Fausto Brizzi
Einaudi Editore
385 pagine 
14.00 euro

1 commento:

  1. Sono Alina Sergio di Pisa, mi capita di trovare commenti online sulla dottoressa Adeleke il grande mago africano per aiutarmi e sono felice che la mia famiglia sia restaurata .. Voglio usare questo mezzo per ringraziarlo di aver riportato il mio ex marito a me .. mi ha solo detto di fornire gli oggetti necessari per l'incantesimo e cosa che ho fatto e mi ha detto che dopo aver ricevuto gli oggetti in 24 ore inizierò a vedere il risultato ed è davvero un uomo delle sue parole contattalo oggi e risolvi il tuo problema.
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