domenica 24 maggio 2015

Lo spettro (J. Nesbø)

Avuto in prestito dopo aver letto Il Confessore, Lo Spettro di Jo Nesbø mi ha tenuta attaccata alle pagine in modo inverosimile... Tanta era la voglia di capire come la storia si snodasse che ho anche fagocitato qualche parola letteralmente saltandola pur di andare avanti.

E ieri notte non so nemmeno dire fino a che ora sono rimasta sveglia, in camera, con la lucina da lettura che illuminava le pagine...

Mi sono resa conto che Harry Hole - il protagonista del racconto - è stato anche il protagonista di altri libri precedenti ed ho capito che alcuni passaggi facevano riferimento a libri che avrei dovuto leggere prima di questo (in particolare si fa riferimento più volte a L'uomo di neve). Ma la lettura è andata avanti senza problemi anche se non ho scelto l'ordine giusto con cui affrontare le avventure di Harry Hole.
Devo ammettere che in alcuni passaggi l'autore ha calcato un po' troppo la mano rendendo un tantino inverosimili le situazioni... soprattutto in alcune scene di lotta con potenziali assassini che riducono Hole quasi in poltiglia. Quasi!

In effetti quest'uomo si dimostra capace di imprese impossibili. Un po' troppo, forse. Ma devo dire che il ritmo incessante del racconto, le descrizioni di una Oslo in cui la droga è sempre più dilagante, dove i giovani drogati sono all'ordine del giorno così come le loro crisi e le loro follie, mi hanno fatto chiudere un occhio su dettagli di questo tipo.

Nesbo non si risparmia in descrizioni ne' quando parla di alcuni personaggi che sono consumati dalla droga ne' quando descrive scene di violenza che vanno a braccetto con il decadimento della città dovuto all'uso della droga. Politici e forze dell'ordine collusi con la malavita, assassini a piede libero, signori della droga introvabili ma che, alla fine, si dimostrano più vicini di quanto si potesse immaginare...

Hole si trova ad indagare, pur non essendo più in polizia (e credo che leggendo i libri precedenti avrei meglio capito il perchè, così come avrei capito da dove arrivasse quella cicatrice così vistosa che gli segna il volto) su un omicidio. 
Considerato un caso chiuso, omicidio per droga, la persona arrestata come assassina è il figlio della sua ex compagna. Oleg è il nome del ragazzo, consumato dalla droga e con una triste adolescenza alle spalle. Hole vuole capire chi sia il vero assassino di Gusto, il giovane ammazzato e vuole scagionare quel giovani contro il quale sembra che tutti i conti tornino. Oleg si dichiara innocente ed Hole gli crede. Inizia così non solo una caccia all'uomo ma una forsennata caccia ai vertici del mercato della droga, dove tutto ha avuto inizio.

L'autore usa uno stile narrativo che vede due voci narranti in parallelo. Da una parte c'è Gusto che, mentre sta morendo, racconta a suo padre la sua verità in un monologo accorato, disperato, genuino... Dall'altra vengono raccontate le vicende di Hole che viaggiano in parallelo a ciò che Gusto svela. 
Il finale? Inaspettato come non mai. Avevo creduto di aver capito chi fosse il colpevole arrivata a 3/4 del libro ma non avrei mai immaginato un finale così.
Lo consiglio agli amanti del genere, pur non avendo letto le avventure di Hole nell'ordine giusto... mi ero pure ripromessa di leggere tutti gli altri libri nell'ordine giusto ma il primo che ho trovato in biblioteca è stato Il pettirosso, che di fatto è il terzo, e non ho nessuna intenzione di riportarlo indietro in attesa di trovare il primo, che è Il pipistrello. Ho ancora l'adrenalina in corpo per aver appena terminato Lo Spettro e non voglio certo allentare la presa. In casa ho diversi libri in attesa di essere letti ma di tutt'altro genere... non è questo il loro momento.

1 commento:

  1. Io avevo letto "L'uomo di neve" e mi era piaciuto un sacco!!
    ora devo assolutamente cercare questo, allora!

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