venerdì 9 gennaio 2015

Non sarai mica arrabbiato? (T. Tellegen - M. Boutavant) - Venerdì del libro

Giusto ieri parlavo della nostra esperienza con l'iniziativa lanciata in rete da Federica MadreMoglieDonna "Regala un libro per Natale" ed eccomi qui, a parlare proprio di uno dei libri che ci sono arrivati in virtù della partecipazione a tale iniziativa. 

Accennavo nel post di ieri che appena i bimbi hanno aperto la busta che ci è stata spedita con i libri e l'ometto di casa ha avuto in mano questo volume... bhè... ha subito detto "...questo è per me!" ed io ho ben capito perchè.

L'ometto di casa è piuttosto permaloso e gli capita spesso (ahimè!) di mettere il broncio anche per delle stupidaggini... e spesso è arrabbiato! Allora io mi avvicino a lui e, con fare dolce dolcissimo gli dico: "Non sarai mica arrabbiato?". Ecco, dunque, che si è perfettamente ritrovato nella situazione che già l'immagine della rana in copertina (le braccia conserte... il volto tirato... che spettacolo!) ha richiamato.
Già a prima vista il libro si presenta più che bene: ben rilegato, colori che attirano l'attenzione, una copertina "seria" di quelle che fanno pensare ad un libro importante. 

Importante... non ho sbagliato termine. E' proprio quello che volevo dire. Importante nel senso che risulta ben fatto al tatto, alla vista e all'intelletto. Eh si, perchè le immagini sono molto belle e capaci di attirare l'attenzione completando alla perfezione il racconto.

Il libro si struttura in dodici racconti che hanno animali come protagonisti, tutti intenti ad affrontare un particolare aspetto della loro vita e del loro carattere: la rabbia. In passato abbiamo avuto un'esperienza con un libro che rappresentava la rabbia con il colore rosso: in questo caso gli animaletti dimostrano che la rabbia può avere tanti colori e diverse intensità...

C'è chi se la prende con il sole perchè ogni sera sorge, chi se la prende con se stesso perchè non riesce a salire su un albero, chi di arrabbiarsi proprio non ne vuole sapere e che, nonostante le provocazioni, risponde sempre calmo e pacato. L'irace, l'elefante, l'ippopotamo, la formica, il toporagno e tanti altri animali ancora aiutano, con delle storie che non sono poi così lineari e semplici come potrebbero essere storielle meno impegnative, a far riflettere sulla capacità degli esseri viventi di arrabbiarsi o di domare le proprie sensazioni irruente. 

Ammetto che alcune storie sono più semplici da comprendere mentre ce ne sono alcune che hanno lasciato i bimbi un po' interdetti... tutte, però, ci hanno fatto riflettere sugli stati d'animo e, in particolare, sul "muso" che tiene spesso l'ometto di casa anche per motivi davvero sciocchi. 

Non mi sento di suggerire un libro come questo per bambini troppo piccoli perchè potrebbero restare spiazzati. La principessa di casa (9 anni) e l'ometto di casa (7 anni) pur non avendo afferrato del tutto alcune storie hanno molto apprezzato la lettura. 

Abbiamo letto una storia (spesso due) a sera come lettura della buona notte ed abbiamo terminato ieri sera con una staffetta di lettura: di solito sono io che leggo, loro che ascoltano poi si addormentano mentre ieri sera si sono passati il libro ed hanno letto le ultime due storie alternandosi e lasciando qualche riga anche a me.

Questa è la nostra proposta per il Venerdì del libro di oggi e restiamo in attesa di sapere se qualcuno l'ha letto e che opinione ne ha.

4 commenti:

  1. Mi piace l'iniziativa, e mi piace questo librino!

    RispondiElimina
  2. Mi interessa molto l'argomento di questo libro, lo cercherò!
    Anche noi abbiamo partecipato a Regala un libro per Natale e siamo stati pienamente soddisfatti!

    RispondiElimina
  3. Io con il nano, per affrontare il tema della rabbia, per ora ho usato un libri uno più semplice, che si è rivelato molto efficace.
    Per quello che suggerisci tu dovremo aspettare ma mi sembra molto ben fatto, da come lo descrivi!

    RispondiElimina
  4. Sembra molto interessante, apprezzo sempre gli albi illustrati che parlano di sentimenti ai bambini, e mi incuriosisce che tu ritenga le storie complesse, lo cercherò in biblioteca. Ciao!

    RispondiElimina