venerdì 28 ottobre 2011

Molto forte, incredibilmente vicino (J. S. Foer) - Venerdì del libro

Non avevo programmato di comprare questo libro ma alla fine è finito nel carrello degli acquisti probabilmente sulla scia delle varie recensioni positive che avevo letto. Nessuna scendeva nei dettagli del tipo di libro celato dietro al titolo Molto forte, incredibilmente vicino... O, per lo meno, nessuna recensione letta mi aveva fatto immaginare nemmeno lontanamente il tipo di libro che mi sarei trovata tra le mani.
Lo segnato in questo Venerdì del libro di HomeMadeMamma perchè mi sono resa conto che la mia ostinazione a non voler smettere la lettura a metà di libri che mi piacciono poco alla fine paga. E vorrei dirvi il perchè.
Il libro in oggetto è scritto in modo strano. Ma molto strano. Tanto che più volte mi sono trovata a smettere di leggere per non rischiare un mal di testa. Fino più o meno a metà libro sono stata tentata di smettere ma poi la curiosità ha avuto la meglio e sono andata avanti. Da metà - più o meno - in poi, si iniziano a capire meglio quelle situazioni che all'inizio sembrano molto ingarbugliate. In alcuni passaggi, all'inizio, l'ho trovato anche un po' noioso e ripetitivo ma capita spesso che prima di entrare nella storia ci voglia un po'.

Ma andiamo con ordine. La storia ha come protagonista Oskar, un bambino di nove anni che ha perso suo padre nell'attacco delle torri gemelle. Trova un vaso in un ripostiglio con, all'interno, una chiava. Su questa chiave c'è scritto "Black". Da questi elementi Oskar deduce di dover fare una ricerca per poter capire cosa apra quella chiave e cosa abbia a che fare con suo padre. Morto nell'attacco delle torri gemelle, è vero, ma il cui corpo non è mai stato trovato tanto che al suo funerale è stata seppellita una bara vuota.

Oskar è un ragazzino molto sensibile che serba anche un segreto - in merito agli ultimi minuti di vita di suo padre - che non ha mai trovato il coraggio di svelare.
Ha una personalità molto particolare: è testardo, ha molta fantasia, vive sensazioni contrastanti in merito alla situazione venutasi a creare in casa, nella sua vita, dopo la morte di suo padre.

Nella ricerca di ciò che è nascosto dietro ad una chiave Oskar inizia un percorso di analisi e di approfondimento anche delle sue sensazioni, della sua vita.
Il racconto di Oskar è intervallato da racconti fatti da altre persone, i suoi nonni in particolare, che raccontano delle verità parallele, solo per metà note ad Oskar.

Lui, un bambino di nove anni, si troverà davanti a situazioni che non riesce a comprendere appieno se non dopo molto tempo...

Lo so, non si capisce più di tanto della trama del libro ma sarebbe impossibile dire di più senza togliere il gusto della lettura. Basti pensare che la tecnica narrativa usata è senza ombra di dubbio la più originale che io abbia mai letto... Quel "mal di testa" che rischiavo di veder alimentato in alcuni momenti ben fa capire come sia confuso e genuino il modo di raccontare di Oskar che lo fa come un ragazzino di nove anni potrebbe fare. L'abilità dell'autore credo che sia proprio nell'essersi saputo calare nei personaggi in modo efficace. E quella confusione iniziale fa parte di tale abilità. Una tecnica narrativa diversa, più piatta e standard credo che non avrebbe reso.

Il tutto è reso ancor più particolare dal fatto che nel libro sono state inserite anche immagini di ciò che Oskar vede, ciò che fotografa, ciò che ha attorno a se. Immagini che integrano il racconto e che sono davvero particolari. 
Se avessi deciso di smettere la lettura credo che avrei perso l'occasione di misurarmi con un romanzo diverso dal solito e sono contenta di aver perseverato ed essere arrivata fino alla fine.

Alcuni passaggi, comunque, mi sono sembrati un po' assurdi.
* Al ragazzino viene spesso offerto qualche cosa da bere: lui chiede caffè e gliene danno tutti... Ma ha nove anni...
* Oskar esce da casa, marina la scuola, si sposta da una zona all'altra per ore ed ore durante la sua ricerca e lo fa in modo del tutto inosservato: questo aspetto, però, viene chiarito alla fine del libro... e si capisce il perchè di una situazione di questo tipo.

Lettura consigliata?
Si, a chi non si lascia spaventare da stili narrativi fuori dalle regole tradizionali, a chi ama sperimentare anche nelle letture.
No, a chi è più tradizionalista e potrebbe rischiare di perdersi.
***
Molto forte, incredibilmente vicino
Jonathan Safran Foer
Le Fenici
13.00 euro

14 commenti:

  1. Il titolo m'intriga un sacco...mi sa che ci provo!!!

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  2. Mi hai proprio incuriosito! Me lo segno, però non ti prometto che arriverò in fondo ;)

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  3. Ho in stand-by un altro titolo di Safran Foer non posso aggiungerci anche questo.

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  4. Ciao stefy mi chiamo Giovanni, ho 43 anni, sono un operatore informatico. Da diverso tempo sono iscritto al tuo blog, mi piace molto. Io ho molti hobby seri, il primo è quello di scrittore. Altre notizie sulla mia vita su http://ilregnodelleone. blogspot.com Con amicizia Giovanni.

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  5. Oh mamma, che libro particolare! Però io sono il tipo che, proprio perchè scrivo in modo molto lineare e semplice, a volte amo leggere testi un pò contorti e ingarbugliati.
    Potrei farmi tentare, chi lo sa...
    Grazie per avermi fatto conoscere questo romanzo, comunque.
    Ciao!

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  6. @ Sunshine: anche a me il titolo è subito piaciuto...
    @ Robin: in effetti ho temuto di non riuscire nemmeno io ad arrivare alla fine ... ma poi ce l'ho fatta, per fortuna. ne è valsa la pena!
    @ Kemate: giusto qualche minuto fa mi hanno suggerito un altro suo libro, precedente a questo... che non sia lo stesso che hai tu in attesa?
    @ Il regno del leone: ciao Giovanni. piacere di conoscerti e di averti tra i miei lettori fissi!
    @ maris: contorto e ingarbugliato... se non altro per la prima parte.... è questo il libro che fa per te!

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  7. A me è piaciuto molto.
    Amo molto questo autore.
    L'ho preso per caso, anche io incuriosita dal titolo. E' un libro che secondo me non si può e deve raccontare più di tanto (io credo di aver accennato qualcosa mentre recensivo "Se niente importa" che è di tutt'altro genere, si tratta di un'inchiesta giornalistica di Foer neo-papà, che merita sicuramente di esser letto) perchè è da scoprire pagina per pagina.
    E, sì, lo stile narrativo è davvero particolare, molto efficace.

    Sui tuoi dubbi, alcuni ne ho avuti pure io, però hai omesso che è ambientato in America, e a NY quindi... e poi comunque sì, alla fine si svela il fil rouge che tiene insieme tutta la trama.

    :-) ciao!

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  8. @ Cì: hai ragione... ho sorvolato sull'ambientazione ma dicendo che il papà è morto a seguito dell'attacco alle torri gemelli si era capito che eravamo in quella zona... no? comunque è vero, in America tutto è possibile!

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  9. Dopo 5 anni che giaceva ancora incartato, proprio ieri mi son guardata "Ogni cosa è illuminata" in dvd...ed oggi trovo questo post.
    Buffo, no?
    uno stimolo per leggere il libro che consigli
    :-)

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  10. @ Ella: Ogni cosa è illuminata è l'altro titolo che mi ha consigliato un amico dopo aver saputo che ho letto questo. Dice che è più bello... dovrò procurarmelo. Il libro, però, non il dvd... preferisco leggere.

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  11. Forse lo cerco nella mia lingua... Se è così difficile per te, non voglio immaginare cosa succederebbe se io lo leggo in italiano :( Comunque grazie della segnalizzazione come sempre. Un caro abbraccio.

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  12. non è il momento giusto per cimentarmi in una lettura dallo stile complicato... passo, magari un po' più in là!

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  13. Nuuuuu, non è comparso il mio commento! Chissà cosa ho combinato! Comunque la tua recensione mi ha proprio incuriosita, io adoro i libri un po' anomali. L'ho inserito nella mia lista che al momento sto creando su Pinterest.

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  14. sai che ti dico? mi hai fatto venire voglia di leggerlo...

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