Il Commissario Casabona torna con una nuova indagine.
Un'indagine che lo porta sempre più lontano dai suoi affetti tanto da rischiare di darci un taglio netto.
Tommaso Casabona torna con un caso che si rivelerà più intricato del previsto e che lo porterà a lavorare fianco a fianco con una nuova collega che avrà un ruolo importante nella sua vita, in quel particolare momento storico. Oppure no? Credo che questo sia un elemento che potrebbe trovare degli sviluppi in futuro anche se, per come si mettono le cose, ci sono tutte le caratteristiche affinché sia una storia aperta e chiusa.
Anche questa volta mi ha un po' innervosita il modo di chiamare il Commissario per cognome in abbinamento a persone chiamate per nome.
Nel precedente libro era Casabona e Cristina, stavolta è Casabona e Monique. Come ho già detto, non c'è una regola da seguire ma a me suonano meglio due cognomi abbinati tra loro o due nomi.
Un dettaglio.
La storia è piuttosto intricata ma gli elementi emergono, pian piano, con una certa facilità.
Questa volta è un caso di vendetta. Una vendetta che si consuma in un borgo molto particolare ed in un periodo altrettanto particolare: siamo sulle colline toscane, ai confini di Valdenza. E siamo in un periodo storico particolare visto che dopo lo svuotamento della diga costruita nel dopoguerra, con il prosciugamento del lago torna alla luce il vecchio borgo di Torre Ghibellina. Tornano alla luce le case di pietra, il campanile ed anche un piccolo cimitero. Ma tornano alla luce, pian piano, anche vecchi delitti rimasti impuniti e risalenti al periodo nazista.
Qualcuno sapeva ma ha fatto finta di non sapere. Qualcuno ha preferito ignorare la verità. Ma alla verità si può mettere il bavaglio? Si può impedire alla verità di tornare alla luce?
E, soprattutto, per quanto tempo si può covare nel proprio profondo il desiderio di vendetta per atroci delitti dimenticati o sconosciuti ai più ma rimasti scritti sulla pelle di chi è sopravvissuto?
La pietà dell'acqua è il secondo libro della serie delle indagini del Commissario Casabona che leggo.
L'ho odiato per la facilità con cui ha dimenticato di avere una moglie e mi è sembrato anche un po' troppo semplice che gli venga permesso di tornare alla normalità come niente fosse. Anche nel suo caso, per quanto potrà la verità restare nascosta, per quanto potrà essere taciuta? Non so se sarà così ma ci sono tutte le carte in regola per poter dare un seguito alla vicenda personale.
Certo è che un elemento caratterizzante di questo commissario è il suo rapporto altalenante con sua moglie.
Un personaggio secondario, questo, che credo possa essere preso in considerazione - magari in futuro - per avere più spazio e per caratterizzarsi un po' meglio.
Questi commissari, che vita tormentata che hanno! Come non pensare a Montalbano e alla sua Livia? Alle difficoltà che si affrontano nel tenere in piedi un rapporto di coppia quanto si fa un mestiere in cui le emergenze sono all'ordine del giorno e dove non c'è vacanza che tenga?
Scrittura fluida, intreccio non eccessivamente complicato, colpo di scena finale al quale si arriva con una certa delicatezza. Quella stessa delicatezza che la situazione richiede.
Sono sincera: dopo il primo romanzo che mi aveva convinta per metà, ora ho voglia di leggere altro di Fusco, vorrei proprio sapere come si sviluppa soprattutto la sfera personale del Commissario. Ed avere la curiosità di leggere altro credo che sia proprio un buon segno.
Letto in e-book, tranne un piccolissimo errorino del tutto trascurabile devo dire che non ho trovato errori o i classici strafalcioni che, in più d'una occasione, mi hanno fatto odiare i supporti telematici a tutto vantaggio del libro tradizionale.
Con questa lettura partecipo alla quarta tappa della The Hunting Word Challenge con la parola ACQUA che trovo nel titol e rappresentata in copertina visto che tra le abitazioni si vede il mare.
Inoltre, partecipo con Fusco al Venerdì del libro di questa settimana lasciando il mio pensiero su quello che è stato il suggerimento di lettura di Paola venerdì scorso.
Inutile dire che il genere mi piace un bel po'. Ho appena preso in mano un altro giallo e la lettura successiva sarà dello stesso genere (libro già preso in prestito in biblioteca e in attesa sulla libreria di casa).
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