lunedì 6 giugno 2022

Tempo assassino (M. Bussi)

 

Bussi è un illusionista. 

Illude il lettore, lo depista, lo porta in una direzione poi lo sballotta altrove come se fosse in balìa delle onde del mare. Quel mare che, nel caso del libro Tempo Assassino, è quello che bagna (o meglio, quelli che bagnano) la Corsica.

É proprio l'isola la grande protagonista di una storia che tiene con il fiato sospeso fino alla fine, una storia che cattura, che a tratti ha dell'impossibile ma che ben presto rivela tutta l'abilità dell'autore di prendersi gioco del lettore e consegnargli tra le mani un romanzo che leggerà - a me è capitato così - in pochissimi giorni tanta è la sua voglia di sapere come va avanti e come va a finire.

Clotilde è una donna che non ha mai messo una pietra sul suo passato. Un passato doloroso, segnato da una triplice perdita: quella del padre, della madre e del fratello in quello che è stato liquidato in fretta come un tragico incidente d'auto. Lei, unica superstite, a distanza di anni torna in quel luogo in cui la tragedia si è consumata, torna a portare a galla un passato che tutti sembra abbiano dimenticato o, meglio, archiviato.

Eppure Clotilde ha la sensazione che qualche pedina non sia al suo posto ed inizia a pensare che la verità possa essere diversa da quella che le hanno sempre raccontato.

Ma diversa quanto? Come e, soprattutto, perché? Risposte alle quali cerca di dare risposte ma, così facendo, risveglia i fantasmi di una terra che ha le sue ombre ma anche il suo orgoglio, le sue credenze, i suoi riti, la sua giustizia.

In questo romanzo adrenalinico (non sembra, ma è così) Bussi indaga nell'animo umano di chi ha sempre vissuto onorando un profondo senso di appartenenza e gioca molto sul microcosmo rappresentato dalla Corsiva in quanto terra a se stante. Sottolinea spesso la differenza tra chi è del luogo e chi non lo è, anche quando nelle sue vene scorre sangue corso a 50%. Il clan, le regole dei clan, il rispetto tra famiglie, i legami tra persone: Bussi insiste molto su tutto questo tanto da dare a questi legami un ruolo importante nella storia.

Clotilde non è una donna che molla. E questo lo ha sicuramente ereditato dai suoi avi del posto che hanno tutti un carattere deciso, un forte attaccamento alla famiglia e uno spiccato senso del dovere. Anche nei personaggi femminili, laddove le donne devono essere silenziose, vestire in un certo modo e portare rispetto si rivelano dei caratteri forti che faranno la differenza in una storia che sembra oramai perita sotto l'omertà di molti, di troppi. Una storia che poi, a ben guardare, è del tutto diversa da quella che i più hanno tentato di nascondere per tanto tempo.

Ho conosciuto questo autore di recente con Ninfee nere e l'ho ritrovato con piacere.

Molto meticolose le descrizioni degli ambienti senza che ci sia una parola fuori posto o una riga di troppo. Oltre 500 pagine, tutte necessarie per rendere al meglio una storia che mi sento di consigliare a chi ama la suspense, i misteri, le "illusioni narrative" e che non abbia la presunzione di voler capire tutto e subito perché con Bussi andrebbe ben presto fuori strada.
***
Tempo assassino
Michel Bussi
Edizioni e/o
512 pagine
16.00 euro copertina flessibile, 7.99 Kindle

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