lunedì 11 ottobre 2021

Il mio cuore cattivo (W. Dorn)

Si può avere paura dei propri ricordi al punto tale da rimuoverli? 

Si può avere paura di quelle risposte che tanto si cercano ma che potrebbero sconvolgerci la vita?

Se lo chiedessimo a Doro, la protagonista del libro Il mio cuore cattivo di Wulf Dorn la risposta sarebbe sì e lei ne sarebbe la prova. Ha rimosso ricordi legati ad un trauma e la sua mente sembra volersi proteggere da quei ricordi stendendo uno spesso velo opaco su circostanze che, qualora riaffiorassero alla memoria, potrebbero dare delle risposte agli altri ma, soprattutto, a lei. A quella ragazzina che aveva in custodia suo fratello, quella sera. Quella ragazzina che lo ha trovato morto il mattino dopo. Morte per cause naturali, hanno detto a lei e ai suoi familiari. Ma è davvero così? Perché la sua mente ha relegato nei suoi recessi più profondi i ricordi di quella sera tanto da indurre la ragazzina a temere la verità e, soprattutto, a farle sentire un peso addosso che nessuno le attribuisce ma che lei sente tanto da toglierle la lucidità?

Dorothea, questo il suo nome di battesimo, lotta quotidianamente con sè stessa e con i pregiudizi di chi la crede pazza: perché lei vede suo fratello morto come se fosse vero ed è tormentata da quei ricordi che mancano. Niente e nessuno riesce a tirarla fuori da questa situazione. Dopo un periodo di terapia sembra aver trovato pace ma ben presto dovrà tornare a fare i conti con i suoi demoni, con i fantasmi che la tormentano e con qualcuno che le dice di essere finito nelle mani del demonio. 

È quando si trasferisce con sua madre in una nuova casa e incontra persone nuove che la situazione sembra precipitare e quell'equlibrio faticosamente raggiunto torna a sbriciolarsi tra le sue dita. Le visioni iniziano a moltiplicarsi e lei è convinta che quelle che vede non siano affatto persone morte. Una, in particolare, un ragazzo del posto: è convinta di essersi persa realmente dentro a quegli occhi neri e profondi come due pozze di petrolio, è certa di aver sentito il suo grido di aiuto così come è certa di non essere pazza ma, allo stesso tempo, di quanto sia difficile essere creduta.

Dorn imbastisce, ancora una volta, una storia che toglie il fiato. La ricerca della verità, il tentativo di sconfiggere le proprie paure, la voglia di liberarsi di un peso che la schiaccia ogni volta di più porteranno Dorotea anche a rischiare la vita per potersi riscattare davanti a sè stessa e davanti a tutti gli altri.

"Io non sono pazza". Se lo ripete in continuazione, Doro, e cerca anche di convincere le persone che ha attorno ma la sua appare una missione sempre più disperata davanti ad un muro di gomma che tende ad ispessirsi sempre di più.

La ragazza scoprirà che non si può dire di conoscere mai qualcuno fino in fondo. Non si conosce nemmeno sè stessi, a dire il vero, figuriamoci persone fondamentalmente estranee che, pur diventate amiche e aver condiviso qualcosa con lei, le mostrano solo ciò che ritengono opportuno mostrare...

Il percorso che seguirà per sconfiggere le sue paure, per trovare la sua pace sarà accidentato ed ad altissima tensione in un romanzo che riserva delle sorprese e mi ha tenuta sulle spine per diversi giorni. Il finale, a dire il vero, è un tantino prevedibile ed avevo immaginato qualcosina ma questo nulla toglie al fatto che sia stata una lettura scorrevole e coinvolgente.

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Il mio cuore cattivo
Wulf Dorn
Casa Editrice Tea
347 pagine
12.00 euro copertina flessibile, 8.99 Kindle

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