mercoledì 25 marzo 2020

Alaska (B. Novak)

Avevo in lista d'attesa da un bel po' la lettura di Alaska ed ho avuto occasione di recuperarla in modo utile per un paio di challenge di lettura a cui partecipo.
E' un genere che mi piace e non ho fatto fatica a concludere la lettura in brevissimo tempo anche se, lo ammetto, con un po' di inquietudine notturna soprattutto quando ero ad una trentina di pagine dalla fine e non avevo la forza di concludere la lettura perchè gli occhi reclamavano riposo!

La dottoessa Evelyn Talbot è una psichiatra  che ha deciso di mettere in campo dedizione, intelligenza e generosità nel portare avanti un progetto che in pochi hanno condiviso e accolto con favore: la realizzazione di una struttura detentiva, nella piccola cittadina di Hilltop, che ospita i peggiori criminali del paese per essere studiati dal punto di vista comportamentale e psicologico.
La scelta di Evelyn è stata dettata principalmente dalla sua esperienza personale: all'età di 16 anni è stata rapita, violentata, seviziata e quasi uccisa da quello che era il suo fidanzatino di allora, rivelatosi capace di uccidere anche tre sue amiche e comporre i loro cadaveri in pose oscene. Un'esperienza che ha segnato per sempre Evelyn nel corpo, nel cuore e nell'anima. Da qui ha maturato la volontà di conoscere i meccanismi psicologici che si attivano nei detenuti per poter essere in qualche modo d'aiuto ad altre potenziali vittime.

Non è un lavoro facile, il suo. 
Eppure ogni giorno incontra i peggiori assassini in interrogatori protetti, ascolta le loro invettive, incrocia i loro sguardi. Sa di trovarsi in una struttura sicura per cui svolge il suo lavoro serenamente (per quanto il contatto con gente di questo tipo possa permettere) in modo professionale e con estrema dedizione.

Nel momento in cui la piccola cittadina che ospita la struttura - Hilltop, in Alaska - si trova a fare i conti con il ritrovamento dei resti di un cadavere di donna e di una seconda vittima a distanza di qualche giorno, la situazione inizia a complicarsi soprattutto perchè Evelyn viene coinvolta personalmente...

Fare di tutto per arrivare alla verità è d'obbligo per la psichiatra, soprattutto perchè teme che il pazzo che le infierì violenza anni prima, ancora a piede libero, possa essere arrivato a lei. E soprattutto perchè pian piano quello che avrebbe voluto evitare sembra concretizzarsi sempre più: un qualche coinovolgimeto della struttura detentiva nelle vicende che sono legate a doppio filo alle morti delle due donne.

Dubbi, piste, ipotesi... la situazione è tutt'altro che tranquilla.

Anche sul fronte personale Evelyn vede scombussolato quell'equilibro che era riuscita a costruirsi con tanta fatica. Un equilibro fatto di solitudine, di rapporti interpersonali pari a zero se non fosse per il lavoro. Quando nella sua vita irrompe il giovane sergente Amarok, anche sul lato personale è in vista un vero e proprio terremoto.

Il libro è scritto in modo efficace con una buona caratterizzazione dei personaggi (che non sono tantissimi per cui non si fa fatica ad abbinare un ruolo ad ogni nome che compare) ed una dettagliata descrizione di ambienti e situazioni. 
Il personaggio che ho apprezzato più di tutti è il giovane Amarok. Ha sette anni meno di Evelyn ed è tealmente perfetto da sembrare finto. Le attenzioni che riserva alla protagonista sembrano a tratti artificiose, tali da far pensare che possa esserci sotto qualche cosa.
Le vicende legate ai due omicidi vanno di pari passo con la situazione personale di Evelyn e devo dire che, onestamente, non avrei insistito così tanto sulle descrizioni del disagio della psichiatra dal punto di vista sessuale. E' chiaro che quello che le è successo le è rimasto addosso come un fardello troppo pesante per potersene liberare ma avrei preferito minori dettagli circa la sua vita privata e più attenzione alla questione legata alle due morti.

La struttura del libro, dal punto di vista dei due misteriosi omicidi, è buona. Il racconto ben imbastito, l'autrice tiene alta la tensione ma ho trovato il finale un po' troppo frettoloso rispetto alle premesse. Forse è questa la pecca principale di una storia che, comunque, mi ha catturata.
Si tratta del primo libro di una serie, e l'epilogo è molto chiaro da questo punto di vista, anche se la vicenda è autoconclusiva. 
 ***
Alaska
Brenda Novak
Giunti Editore
468 pagine
9.90 euro

2 commenti:

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