martedì 2 maggio 2017

Hollow City. Il secondo libro di Miss Peregrine. La casa dei ragazzi speciali (R. Riggs)

Il lungo fine settimana che ha compreso anche la festa del primo maggio mi ha permesso di gustarmi il secondo volume delle avventura di Miss Peregrine e dei suoi ragazzi spaciali.

Hollow City è il secondo libro della trilogia di Miss Peregrine e non ricordavo che i caratteri usati per scrivere il testo fossero così piccini! Appena l'ho preso tra le mani ho pensato che ci avrei messo un'eternità a leggerlo ma mi sbagliavo di grosso. 
426 pagine sono volate via sulle ali dell'avventura perché è di questo che si tratta. Un'avventura fantasy che propone vicissitudini inimmaginabili per un ragazzo che ha di recente scoperto di avere dei poteri Speciali. E' uno Speciale anche lui, Jacob Portman, proprio come la bambina più leggera dell'aria che deve indossare scarpe zavorrate per non prendere il volo, come la ragazzina che può produrre fuoco con le mani, il ragazzino che può riportare in vita i morti per qualche istante e tutti gli altri.
Olive, Emma, Millard (il ragazzo invisibile), Bronwiyn, Horace, Enoch, Hug, Claire, Fiona: è davvero un bel gruppetto di speciali quello che abbiamo lasciato in mare, dopo aver abbandonato l'isola su cui per tanto tempo sono vissuti protetti sotto le ali di Miss Peregrine. Ali... una similitudine quanto mai azzeccata visto che ora la direttrice dell'anello di Cairnholm è bloccata nella forma di un uccello.

Ho particolarmente gradito l'album fotografico inserito all'inizio del libro dove sono riportati i ritratti dei protagonisti e un piccolo sunto delle loro caratteristiche, in modo da rammentare al lettore di chi stiamo parlando.
 
A parte Millard - che è invisibile pertanto viene proposto solo come un mucchietto di abiti senza testa - di tutti gli altri Speciali l'autore propone un volto con una foto d'epoca ma ciò non avviene per il protagonista. Jacob è una sagoma scura che non ha un volto mentre di tutti gli altri - già peraltro presentanti nel libro precedente - il lettore può farsi un'idea anche fisica.
Bisogna dare spazio all'immaginazione, dunque, per dare un volto al protagonista.

A parte questo dettaglio, le foto - così come nel primo volume - sono poi presenti tra i vari capitoli e la lettura è resa ancora più interessante quando l'occhio cade su immagini che danno perfetta forma a ciò che le parole descrivono.

Questa volta i ragazzi Speciali (che però vengono chiamati ragazzi solo nel titolo, perché poi diventano bambini nelle more del racconto) hanno una missione molto particolare da portare a termine: salvare Miss Peregrine che è caduta vittima di un incantesimo. La loro sarà una lotta contro il tempo ma anche una lotta fisica contro i Vacui e gli Spettri che sono costantemente sulle loro tracce, molto più vicini di quanto possano pensare.

Jacob viene messo davanti ad una scelta difficile e il gruppo si arricchirà di nuovi amici Speciali conosciuti durante il viaggio. La storia non ha un termine e bisogna per forza leggere il terzo ed ultimo libro della serie. 
Quello che posso dire, però, è che Jacob scoprirà qualcosa di nuovo sul suo essere Speciale e si troverà, assieme al gruppo, a fare i conti con una sgradevolissima sorpresa.

Un piccolo, piccolissimo appunto. Un po' mi è suonato male il fatto che l'autore non facesse per niente riferimento alla famiglia del ragazzo che, a ben guardare, se n'è andato senza lasciare tracce. Poi, alla fine, però, su questo fronte qualcosa accade.
Con questa lettura partecipo alla nuova tappa della challenge Leggendo SeriaLmente: si tratta del secondo libro di una delle tre serie proposte dalle organizzatrici.

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