La biblioteca perduta dell'alchimista è un libro che ha stazionato sulla libreria di casa per parecchio. Un paio d'anni, a dire il vero. Come molti atri attendeva il momento giusto per essere letto.
E quel momento è arrivato.
Si tratta della seconda puntata di una trilogia molto fortunata per Marcello Simoni.
Ho avuto modo di incontrare l'autore in occasione della presentazione proprio di questo libro e lo ricordo come molto bene anche se, a ben guardare, è passato un po' di tempo. Ricordo che acquistai i libro proprio in quell'occasione. Poi è rimasto a decantare per un po' per tenermi in compagnia in questi giorni.
Ed eccomi qui, a lettura finita, a proporre il secondo volume della trilogia del mercante di reliquie Ignazio da Toledo di Marcello Simoni per questo Venerdì del libro.
Dopo l'Uter Ventorum, il mercante di reliquie Ignazio da Toledo è il protagonista di una nuova avventura che avrà a che fare con un altro libro misterioso. Un libro che racchiude i misteri dell'alchimia e che sarà necessario per svelare un mistero che aleggia attorno alla missione che viene chiamato a compiere assieme a suo figlio Uberto e al suo compagno d'avventura Willalme.
Questa nuova avventura si svolge 12 anni dopo quella narrata nel primo volume della trilogia.
La Regina Bianca di Castiglia è scomparsa. Suo nipote, Ferdinando III, sceglie degli uomini fidati per liberarla nella convinzione che sia stata rapita dal misterioso Conte di Nigredo. Nessuno sa chi sia, ne' dove si trovi il suo regno, ma tutti sanno che esiste e che all'interno del suo castello è celato un terribile mistero.
Ignazio non può declinare l'invito del sovrano a dare il proprio contributo affinchè sua zia Bianca venga ricondotta a casa e parte nuovamente all'avventura consapevole dei rischi che ciò comporta.
Ignazio conferma il suo carattere già mostrato ampiamente in precedenza: è molto curioso e la sua fame di sapere spesso ha la meglio sul buonsenso. E' capace di mettere a repentaglio la vita propria e degli altri pur di accrescere il suo sapere. Non ha altri scopi se non quelli della conoscenza. Questa volta è l'alchimia a far girare l'intera ruota e lui - non ne avevo dubbi - ha grandi conoscenze anche su questo fronte.
E' un eroe del medioevo: affamato di sapere ma anche pronto a sguainare la spada se necessario; acuto ed intuitivo ma altrettanto riflessivo e pacato quando ci sono decisioni da prendere. Non è una persona nata per asservire qualcuno ed anche se questa nuova missione lo vede al servizio del sovrano, ci saranno delle sorprese strada facendo.
Ammetto di aver anche cercato di dargli un volto ma di non esserci riuscita. Ho cercato di mettere insieme una serie di elementi ma ancora la sua immagine non mi è del tutto chiara.
Fin dall'inizio emerge la figura di suo figlio Uberto che, anche stavolta, ha un ruolo importante. Si troverà ad affrontare, da solo, una missione importante e non avrà la protezione del padre, non potrà contare su di lui bensì, nelle more del racconto, sarà la sua presenza e saranno le sue scelte ad avere un ruolo fondamentale per Ignazio.
Ed anche Willalme è un personaggio di fondamentale importanza in tutta l'avventura.
E questi sono i buoni. Attorno ad essi gravitano parecchie figure dell'epoca, tutte molto misteriose ed affatto semplici da decifrare.
Per chi ha letto il primo volume non serve dire che la trama è piuttosto minuziosa nei dettagli e che Simoni dimostra di conoscere molto bene il periodo storico in cui ha ambientato le avventure di Ignazio. Molto interessanti, a tal proposito, anche le note dell'autore (che difficilmente leggo ma che stavolta mi hanno incuriosita un bel po') dove si apprendono i riferimenti storici reali.
Anche se il primo della serie mi è piaciuto di più - probabilmente proprio per il fatto di essere il primo - devo dire che anche il secondo appuntamento con Ignazio da Toledo mi è piaciuto.
L'unico neo che mi sento di segnalare: nell'edizione che ho avuto io tra le mani i caratteri usati sono piccini piccini e 313 pagine mi sono sembrate il doppio proprio per questo.
Per chi non ama il genere meglio lasciar perdere (io ammetto di non aver afferrato appieno certi legami e determinate sottigliezze, ma non mi sono fossilizzata più di tanto su quello che, probabilmente, è stato un mio limite) ma per chi ama il mistero, i romanzi storici, intrighi di un tempo allora lo consiglio caldamente, ovviamente dopo aver letto il primo perchè, seppur la storia non sia collegata in termini di avventura (sono comunque due avventure differenti in due periodi storici differenti), il primo permette di inquadrare i personaggi che poi, in questo libro, portano con sè alcune eredità dal passato.
Con questa lettura partecipo alla Challenge 2016 - Le Lgs sfidano i lettori.
Per la prima tappa propongo questa lettura per il raggiungimento dell'obiettivo n. 4: un libro che faccia parte di una serie.
***
La biblioteca perduta dell'alchimista
Marcello Simoni
Newton Compton Editori
5.90 euro
Che coincidenza, io in attesa di lettura, nel comodino, proprio il primo romanzo della trilogia!
RispondiEliminaP.s. Ti ho scritto come realtà sosta la commento sul mio post, i due libri migliori secondo me con cui iniziare a leggere Andy McNab
RispondiEliminaUffi, la correzione automatica.Era: ti ho scritto come risposta al commento sul mio post..
RispondiEliminaMi sono persa la trilogia, bella la sfida che stai seguendo!Io quest'anno non credo di farcela con il pupo piccolo a leggere tanto, mi accontento di leggere quanto potrò!:-)
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