Eh si... ci ho preso gusto! Dopo Tre uomini in barca ho voluto leggere un altro classico della letteratura
per ragazzi che, questo va detto, può piacere anche a chi tanto
ragazzino non è più... come me, insomma! A me è piaciuto...
Nel corso di una delle nostre ultime trasferte in biblioteca ho preso in prestito due diverse versioni del libro di Stevenson L'isola del tesoro.
Stevenson è tornato al mio cospetto anche se, questa volta, non nelle vesti di protagonista di un racconto come è stato ne L'isola del faro ma come autore.
Da ragazzina devo averlo letto o, comunque, ne avevo delle reminiscenze ma ammetto di averlo riletto con piacere visto che non lo ricordavo poi così tanto. Quasi per niente... giusto per sommi capi. Ecco, dunque, che per questo Venerdì del libro vorrei proporre questa lettura classica, un classico che non ha età.
La versione edita da Dami Editore de l'Isola del tesoro, più adatta per giovani lettori, non propone l'edizione integrale: il racconto è strutturato in 21 capitoli con i quali la stora viene riassunta e proposta anche con l'ausili di immagini che, si sa, piacciono ai più piccoli. Complessivamente sono una 50 di pagine di un formato piuttosto grande.
Ovviamente, essendo una versione ridotta, ci sono dei passaggi meno approfonditi rispetto a quelli della versione integrale per cui ci sono meno dettagli, meno particolari. Ai più piccoli ciò che viene narrato basta e avanza: ne è prova il fatto che mia figlia, pur avendo preso il libro in biblioteca, mi ha chiesto di cercarlo in libreria visto che lo vuole avere a casa, tutto per se. A ben guardare ha anche un costo accessibile visto che cosa 5.90 euro. Lo abbiamo cercato ma non l'abbiamo trovato. In biblioteca è arrivato grazie ad una iniziativa che ho già avuto modo di segnalare in precedenza: è stato donato da una famiglia, da un lettore, che lo ha comprato in libreria aderendo all'iniziativa "Dona un libro alla biblioteca della tua città".
Ed è stato accompagnato da una bella dedica che mi permetto di pubblicare ringraziando l'autore - o l'autrice (la grafia mi sembra femminile) sia per aver arricchito la biblioteca che frequentiamo che per la dedica che ha lasciato.
Sempre in biblioteca ho trovato una versione più completa, della collana Einaudi Ragazzi, che però non ho proposto ai piccini perchè i capitoli sono piuttosto lunghi e non l'ho trovata adatta ne' per la lettura della sera, ne' per farli leggere da soli. Quando saranno più grandicelli allora sarà una delle storie che, ne sono certa, rileggeranno volentieri potendo avere tutti quei dettagli e quelle descrizioni che nella versione ridotta mancano.
Inutile dire che si tratta di un'avventura in cui sono protagonisti pirati, un'isola del tesoro, una mappa... tutti gli ingredienti che servono per chi ama avventure di questo tipo e non mette limiti alla sua fantasia.
A me da bambina e ragazzina e' piaciuto molto!!!
RispondiEliminaIo l'ho riletto davvero molto volentieri.
EliminaLo ricordo anch'io come una bella lettura (anche se mia madre la sconsigliava...era un libro da maschi!). Lo proporrò al Cucciolo. ..che ama i pirati. Grazie x averlo riproposto
RispondiEliminaQui da noi non ci sono libri da maschi o libri da femmine. Ci sono libri e basta... abbiamo sempre letto tutto insieme lasciando, poi, ad ognuno il suo spazio di lettura "privata" ;-)
EliminaL'ho letto alle medie ma era una lettura imposta che non ti godi come invece dovresti e che vale la pena rileggere dopo qualche tempo...
RispondiEliminaConcordo: quando si è obbligati a leggere qualche cosa di solito non lo si apprezza...
EliminaChe gran capolavoro di tutti i tempi è Treasure Island. Per nulla solo da bambini, tra l'altro, anzi... Temi come il doppio, il valore del denaro, la crescita, generi e modi come il romanzo di formazione e il romance. Ricordo che una delle cose che mi colpì quando lo lessi non da ragazzetta fu il suo costruire sezioni importanti della storia sulla base di sensazioni uditive (a fronte del buio della vista) - una caratteristica abbastanza peculiare in un romanzo di mare, dove di solito (come ricorda Conrad), si vuole che il lettore soprattutto "veda".
RispondiEliminaSpesso i classici sono molto sottovalutati e credo che andrebbero riscoperti...
EliminaA me da piccola era piaciuto... in ogni caso i classici sono sempre i classici, e hanno sempre qualcosa da insegnare, anche in fatto di schemi narrativi.
RispondiEliminaBicci è già appassionato di pirati... ci son buone probabilità che piaccia anche a lui.
Buona settimana!
:-)