Ci sono libri che affascinano a prescindere dalla storia che propongono. Per come sono realizzati, per i materiali, per le immagini, per alcuni dettagli che li rendono particolari. Poi ci sono quelli che affascinano sia per come si presentano che per ciò che propongono al loro interno.
In uno di questi mi sono imbattuta in occasione di una delle ultime incursioni in biblioteca: non cercavo nulla di particolare, i miei bimbi stavano cercando qualche lettura a loro misura ed io mi sono lasciata catturare daun libro apparentemente uguale a tanti altri ma carico di colori e di volti di bambini in copertina. Disegni, non foto. Disegni abbinati ad un titolo che ha catturato ancor di più la mia attenzione: Tutti i bambini hanno gli stessi diritti. Potevo forse resistere e non sfogliarlo? Ebbene, l'ho sfogliato e l'ho subito amato. Per i messaggi che ho trovato tra le righe e per il modo con cui tali messaggi sono stati lanciati.
La nostra proposta per questo Venerdì del libro, dunque, è Tutti i bambini hanno gli stessi diritti, Gallucci Editore, euro 18.00.
Cosa avrà di tanto speciale questo libro?
Innanzitutto è realizzato non usando le classiche pagine, nemmeno il pop up ma un meccanismo particolare che permette alle pagine di dispiegarsi in modo tale da abbinare diversi testi tra loro ed anche testi con immagini fino ad arrivare, tirando (delicatamente, aggiungo io) le due estremità del libro verso l'esterno, ad avere un collage di volti di bambini di tutto il mondo.
Il meccanismo è di sicuro effetto, tale da originare stupore in ogni persona che si trova ad averlo tra le mani. Mentre registravo il prestito in biblioteca, la ragazza che era dall'altra parte del tavolo, davanti al pc, mi ha dato un'occhiata ed è rimasta stupita nel vedere il mio particolare interesse a far "muovere il libro". Ha guardato meglio cosa stavo facendo e mi ha detto: "Ma pensi... non me ne ero accorta! E' un nuovo arrivo e non sapevo come funzionasse". Bhè, ora lo sa anche lei...
Al di là dell'estetica, il contenuto merita una citazione a se. Nei vari cartoncini vengono proposte delle dichiarazioni attribuite e diversi bambini, provenienti da tutto il mondo, e nel cartoncino che si trova sotto o sopra le parole dei bambini viene fornita una spiegazione: si tratta per lo più di situazioni difficili, rese con le parole di chi tali situazioni si trova a viverle davvero. Un esempio? Fatima, 10 anni, dello Yemen dice: "Mi alzo verso le quattro del mattino, vado a prendere l'acqua, poi sveglio i bambini perchè si preparino per andare a scuola. Io, però, non ci vado...". In abbinamento alle parole di Fatima viene spiegato che nello Yemen le bambine orfane vengono spesso nascoste, nel momento in cui muoiono i loro genitori, per essere sfruttate dalle loro famiglie allargate. Non viene data solo questa informazione in negativo viene anche detto che ci sono dei progetti attuati da alcuni soggetti (nello specifico la fondazione Al Rahma) per mettere fine a questa pratica e permettere alle bambine di vivere come ogni altra bambina della loro età. E questo è solo una delle tante voci che vengono riportate nel libro.
Alfonso, 12 anni, Nicaragua: "Ho 12 anni e combatto. Quando sarò più grande mi piacerebbe essere un bambino". Non credo che un'affermazione di questo tipo abbia bisogno di commenti per rendere l'idea di quale sia la situazione dei bambini soldato nei paesi interessati da conflitti armati.
Tante le testimonianze raccolte, diverse le storie ma un unico, comune denominatore: i bambini sono bambini. Tutti. Qualunque sia la loro origine e la società in cui vivono. Tutti hanno gli stessi diritti: in primis quello di essere dei bambini. E delle bambine, ovviamente.
Le illustrazioni sono di Aline Bureau, i testi di Dieter Berstecher e Thierry Delahaye, la traduzione di Francesca Novajra. E' un libro che consiglio, un utile strumento non solo per i grandi, affinchè riflettano su realtà spesso dolorose ma che comunque offrono una visione positiva sull'affermazione dei diritti dei minori, ma anche per avvicinare i bambini alla conoscenza dei loro diritti e delle tante realtà positive che si occupano della loro affermazione anche in realtà difficili.
Difficili e reali.
Purtroppo.
Bello, per l'importanza della tematica trattata e anche per la particolare modalità di lettura. Grazie del consiglio.
RispondiEliminaProprio per le sue caratteristiche "strutturali" è anche un tantino delicato ma basta fare attenzione.
EliminaChe libro importante... Carino come è stato pensato, con tutte le pagine che si allungano :-)
RispondiEliminaNon ne ho mai visto uno così prima d'ora!
EliminaDi questo libro apprezzo molto la tematica. Lo ritieni adatto ad un bambino di 4 anni?
RispondiEliminaForse a quattro anni è un po' prestino....
EliminaSembra un libro molto importante, curato e intelligente. Peccato che per il nano sia troppo presto ma chissà, fra qualche anno lo cercherò in biblioteca!
RispondiEliminaGrazie!
Qui da noi il piccoletto di casa è molto più interessato alle immagini piuttosto che ai testi. La sua sorellina, invece, ha letto con attenzione le varie testimonianza riportate... ha otto anni, però ed è un po' più grandicella...
Eliminaacciderbolina, una libricino "da nulla" insomma:D
RispondiEliminaE brava, mi sembra un bel libro che si presterebbe per un laboratorio anche nelle classi, che ne dici? te lo chiedo perché magari lo suggerisco... età minima - max secondo te?
E' un libro delicato da manipolare per via del meccanismo... Come età massima non metto limiti perchè credo che sia un ottimo strumento di riflessione anche per gli adulti... età minima... 7/8 anni... per i più piccoli sarebbe un tantino difficile...
EliminaMancando per un po dal venerdì del libro mi viene da dire quanto mi sono mancati i vostri suggerimenti. Era un po che non passavo di qui e sono felice di averti riletta. I tuoi consigli li ho sempre tenuti cari!
RispondiEliminaE' un piacere ritrovarti! Grazie per essere passata di qui. E' bello scambiarsi suggerimenti... io mi rendo conto, leggendo i tanti suggerimenti del VdL, di quanto sia immenso il mondo dei libri....
EliminaMi sembra bellissimo riuscire a trattare argomenti delicati e importanti in maniera così accattivante. Ma quanto resisterà un libro del genere in biblioteca?
RispondiEliminaIn effetti è piuttosto delicato. Spero solo che chi li avrà tra le mani ne abbia cura come merita.
Elimina...chi LO avrà tra le mani... scusa l'errore
EliminaSembra davvero bellissimo.
RispondiEliminaMe lo segno! ^_^
Come new entry in biblioteca l'ho subito preso di mira ... ho la vista lunga... eh eh!!!
EliminaAnche qui per Pablito sembra prestino (ha un anno!) ma le due testimonianze che hai riportato piacciono molto alla sua mamma, lo segno!
RispondiEliminaEh si... piccino... lo vedrebbe piu' come un oggettino da distruggere piuttosto che da leggere ;-)
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