martedì 29 novembre 2011

Libri: ad ognuno il suo. Da Nati per Leggere ho imparato che...

Un momento dell'incontro a cui ho partecipato
Un libro non va bene in assoluto per il solo fatto di essere un libro. 
E non è sempre bello per il solo fatto di essere un libro.
Così come non è sempre educativo per il solo fatto di essere un libro.
Ne sono sempre stata convinta, soprattutto per quel che riguarda le letture da proporre ai più piccoli. Ne ho avuto prova in occasione di un corso di formazione tenuto da referenti del progetto Nati per leggere che si occupano, in particolare, del progetto nella mia regione, le Marche.

Conoscevo già il progetto, al quale ho aderito tempo fa come genitore e del quale condivido gli obiettivi. Nati per leggere promuove la lettura ad alta voce in famiglia. Si indirizza alle famiglie ma coinvolge una serie di attori che vanno dai bibliotecari ai pediatri passando per tutti quegli operatori che hanno a che fare con i bambini.

Ho appreso con piacere che è operativo un coordinamento regionale anche nelle Marche e mi auguro che si possa creare una rete più capillare di quanto non lo sia ora, sensibilizzando le istituzioni affinchè diventino partners privilegiati - e convinti - di un progetto di questo tipo.
La lettura, nell'ambito del progetto Nati per leggere, viene vista come promozione della salute e del benessere fisico, psichico e sociale del bambino. Viene considerata, inoltre, come uno strumento privilegiato di miglioramento relazionale tra genitori e figli. Interessante, a questo proposito, l'intervento della pediatra Laura Olimpi che ha affrontato molteplici aspetti riguardanti la crescita e lo sviluppo dei bambini inteso a 360°. 
Da non sottovalutare, inoltre, il legame e la complicità che vengono a crearsi tra genitori e figli già in tenerissima età quando a consolidare il "legame di sangue" c'è anche l'esperienza che passa per le pagine di un libro.

Nel corso dell'incontro ho avuto molte conferme di ciò che ho sempre cercato di fare mio ed attuare in famiglia, con i miei bambini. 

Ho trovato molto interessante ed utile per le mamme ed i papà l'intervento della responsabile regionale del progetto, Valeria Patregnani, circa la tipologia di letture da proporre ai bambini a seconda della loro età. Spesso i genitori sono spiazzati quando si trovano in libreria e vogliono comprare un libro per il proprio bimbo così come lo sono coloro che vedono balenare per la loro mente l'idea (ma ce n'è di gente così? Io mi auguro che ce ne sia sempre di più) di comprare un libri in dono ad un nipotino piuttosto che un mostro o un videogioco! Ecco, dunque, che il vademecum illustrato passando in rassegna le varie età dei bambini mi è sembrato molto molto utile.

Mi piacerebbe condividere ciò che ho imparato o ciò di cui ho avuto conferma.

0-6 mesi 
La mamma (o il papà... parlo di mamme ma è sottinteso che il discorso va declinato anche al maschile) può cantare, parlare e raccontare storie al bambino. Anche la voce della mamma, a prescindere da ciò che dice o che narra, aiuta il bimbo a crescere.
Il bambino a questa età ascolta con piacere la voce umana e ne assapora la sonorità a prescindere da ciò che viene cantano o raccontato. Fontamentale sarà il tono che deve essere un po' "partecipativo", non freddo e meccanico. Il bimbo è piccolo ma percepisce ogni sfumatura... Un discorso, questo, che poi sarà valido per sempre: nel leggere ad un bambino serve partecipazione da parte del lettore. Non esagerazioni teatrale, questo no. Ma la voce, l'intensità, l'enfasi hanno un ruolo importante nel trasmettere emozioni anche queando - come avviene a questa età - non è ancora il testo che fa presa sui piccoli.
A questa età il bimbo ama le ninne nanne e le coccole che arrivano dal suono, dalla musicalità delle parole. Ama anche il contatto visivo oltre che quello fisico così come la mimica gestuale che lo "cattura". Inizia un dialogo affettivo con la mamma emettendo i primi suoni o vocalizzi. Non è ancora nell'età in cui possa provare interesse o piacere nel manipolare il libro che verrà, però, proposto da mamma e papà.
Quali libri proporre? Quelli che propongano dei testi musicali: ninne nanne, filastrocche, tiritere, scioglilingua.

6 - 12 mesi 
A questa età il bimbo afferra gli oggetti che ha a portata di mano, libri compresi. Tente a portarli alla bocca per esprorarli il più possibile. Le foto e le immagini cominciano a risultare interessanti e inizia a capire come funziona un libro: comincia a capire che ha un verso, che si spagina... In questa fase il bambino vuole avere accanto a se un adulto partecipe, che osservi il libro con lui e che gli trasmetta interesse. I libri fotografici lo catturano e le immagini attirano la sua attenzione soprattutto se le figure proposte sono di animali oppure oggetti a lui noti ma anche volti.

 12/24 mesi
A questa età il bambino inizia a maneggiare il libro in modo corretto e gli è familiare. Riconosce le immagini riuscendo ad indicarle ogni volta che le sente nominare e cerca di ripetere le parole (a modo suo, ovviamente). 
Quali libri proporre? I suoi tempi di attenzione si allungano per cui si possono proporre libri con storie brevi e di semplice comprensione che abbiano, magari, come protagonisti gli animali. Molto stimolanti anche i libri con i buchi o con parti mobili. Attenzione, però! Vanno evitati libri con parti che possono risultare pericolose o che si possono staccare. Magari sono carini a vedersi ma possono anche essere pericolosi. Si tratta di un'accortezza da tener presente sempre, non solo a questa età.

24/36 mesi
Una storia al giorno, tutti i giorni, per creare dipendenza!
Questo slogan mi è piaciuto molto e mi ci rivedo molto visto che con i miei bimbi sono riuscita ad arrivare ad una lettura al giorno senza che per loro sia un sacrificio ma un piacere. Sono loro che mi chiedono di leggere una storia e lo facciamo ogni giorno. Moltiplicato per due visto che i bimbi sono due ed ognuno vuole la sua storia.

A questa età i bambini sanno manipolare bene il libro e capiscono come funziona la lettura e la corrispondenza con le immagini. Il suo ascolto è più attento e riesce a mettere in relazione ciò che ascolta con ciò che vede illustrato. Comincia anche a saper ripetere storie brevi in modo ordinato, tanto da dare loro un senso.

Quali libri proporre? Storie che iniziano a presentare degli elementi emotivi, illustrazioni con più particolari, storie che parlano di quotidianià.

3/4 anni
Abbraccia teneramente il tuo bambino con le parole di un libro.
Anche in questo caso ho trovato la frase introduttiva usata per parlare di questa fascia d'età come un simbolo della tenerezza che si trova dietro alla lettura di un libro ai bambini. La lettura di un libro come un gesto d'amore. Non certo come un compito ingrato o come qualche cosa che ci si sente costretti a fare ma senza aver alcun trasporto.
 
A questa età i bambini riescono a seguire anche le storie più complesse, è capace di anticipare il finale delle storie che gli sono più familiari e sviluppa anche una crescente curiosità tale da porre interrogativi pertinenti con ciò che ascolta. 

Quali libri proporre?
Albi illustrati, libri che iniziano a richiedere una serie di competenze, storie più strutturate visto che i tempi di attenzione diventano più lunghi ed anche le esigenze dei bambini cambiano.


4/5 anni 
 A questa età un libro tira l'altro e di storia in storia i bambini crescono. 

A questa età i bambini vogliono scegliere da soli i libri da leggere, i loro tempi di ascolto sono decisamente più lunghi e iniziano a far finta di leggere le storie, aiutati dalle immagini.
  I miei bimbi in questo momento sono in questa fasci d'età: il piccoletto ha quattro anni e la principessa di casa ne ha sei. Spesso li vedo andare zitti zitti verso la loro biblioteca ricavata in salone, scelgono un libro e se lo leggono a vicenda. Riescono a leggerlo a volte anche ricordando intere frasi. 
La bambina inizia a leggere qualche parolina da sola ma vi posso assicurare che è stato così anche prima che iniziasse a farlo. E' uno spettacolo vederli quando si raccontano le storie!
Quali libri a questa età? 
Storie divertenti, fiabe tradizionali e storie più moderne che richiedano anche tempi si ascolto più lunghi. Stimolanti anche le storie che parlano di famiglie, di fratelli, di sorelle...

In questo momento, mentre sto scrivendo, i miei bimbi sono in salotto intenti a raccontarsi storie. Li sento ridere, scherzare, alternare momenti di silenzio a momenti più "coloriti". E' davvero bello. E confermo: leggere a voce alta, in famiglia, fin da piccoli... fa bene!

Spero di aver fatto cosa utile rendendovi partecipi di una piccola parte delle tante - utili - cose che sono state dette durante l'incontro con gli operatori di Nati per leggere. 
Segnalo anche che Nati per leggere ha stampato un catalogo - mi pare di aver capito che a breve ne sarà stampato un altro -in cui vengono suggeriti libri adatti alle varie fasce d'età, suddivisi in modo molto chiaro.  
I suggerimenti tengono conto di alcune caratteristiche di fondo che un libro deve avere per essere un buon libro: 
* libri sicuri, certificati CE, che rispettino le normative Europee
* libri che abbiano la forma di libro (una definizione che mi è molto piaciuta)
* libri maneggevoli ed affidabili
* libri che possano anche essere puliti.


Spero anche di non aver detto troppo, di non aver annoiato... Ho voluto rendervi partecipi per rimarcare come incontri di questo tipo siano imporanti anche per le mamme che non stanno con i bambini per professione (come gli insegnanti) ma per crescere con loro, tra le mura di casa.

Ps. al termine dell'incontro abbiamo anche affrontato l'aspetto "tecnico" della lettura ai bambini... magari ne parliamo un'altra volta, se la cosa può interessare...

6 commenti:

  1. Nel mese di giugno ho contribuito ad organizzare la giornata NPL qui da me; è stato bellissimo e le famiglie intervenute erano tantissime, oltre ogni previsione.
    Sparsi per il borgo c'erano 6 punti lettura, ognuno caratterizzato per genere (uno dedicato ai più piccini, filastrocche, castelli-draghi-principesse, avventura....) dove tanti volontari leggevano i libri. I bambini, come in un percorso a tappe, hanno girato per il borgo tutto il pomeriggio gustandosi tante favole e la merenda finale. Avevamo trovato anche un gruppo di tamburi ad animare le vie del paese. Una vera festa, è stato davvero bello. La biblioteca locale era presente e ha dato in prestito tantissimi libri, facendo molti nuovi iscritti

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  2. Hai fatto benissimo a condividere con noi la tua esperienza.. un incontro davvero molto interessante e utile! Spero davvero che sempre più genitori facciano conoscere i libri ai propri figli!

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  3. Queste indicazioni sono più interessanti delle diciture riportate sui libri, che ho trovato spesso fuorvianti. Grazie!

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  4. Che bello questo post! Grazie davvero :) !

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  5. Tutti ottimi e saggi suggerimenti che però io non ho rispettato...a parte uno: leggere ogni giorno, tanti e tantissimi libri (ogni volta che si ha il tempo), questo è stato determinante. Tra i libri in questo post riconosco The very hungry caterpillar, The Gruffalo e We're going on a bear hunt che sono i primi libri in inglese che ho letto alla mia bambina quando aveva 2 anni...sicuramente non avrà compreso tutto, per esempio, nel libro del bruco ci sono i giorni della settimana che per lei non significavano niente, ma di certo la farfalla che esce dal bozzolo a fine libro l'ha conquistata subito. Va bene, adesso vado via dal tuo blog, che lo sto disseminando di commenti...ma la colpa è tua che scrivi cose troppe interessanti per me!! Un saluto -Graziana

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  6. Ottimi consigli e ottima iniziativa, quella di Nati per leggere.
    Io, però, non ho mai rispettato le fascie di età consigliate per i libri, nè da bambina nè ora da mamma.
    Il nano ha 18 mesi e da sempre io e l'Alpmarito gli leggiamo di tutto, ad alta voce, da libretti semplici a storie complesse, anche a puntate (un capitolo per sera).Ora sceglie anche lui, ma indipendentemente dall'età consigliata.

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