mercoledì 29 dicembre 2021

Caraval (S. Garber)

Pronti per un viaggio in un mondo magico?

Iniziamo col dire che Caraval è un bel volume, voluminoso, importante e piacevole da tenere tra le mania ma... scomodo da portare in giro in borsa come sono abituata a fare io. Il vantaggio di avere un libro voluminoso con copertina rigida tra le mani nel mio caso viene bilanciato dalla difficoltà di portarmelo in giro. Ma... in questo periodo non è stato un gran problema visto che durante la pausa natalizia sono stata quasi sempre a casa per cui...

Posta tale premessa devo dire che il libro di Stephanie Garber mi incuriosiva molto per averne sentito parecchio parlare in giro. Io non sono una grossa estimatrice di fantasy ma l'ho letto comunque con piacere perchè avevo bisogno di qualche cosa che mi permettesse di andarmene sulle ali della fantasia.

Mi sono trovata all'interno di un gioco che, lo ammetto, ho fatto un po' fatica a comprendere. 

Quello che non ho fatto fatica a comprendere, invece, è lo stato d'animo delle due protagoniste, due sorelle orfane di madre e segregate (è proprio di questo che si tratta) da un padre che non si risparmia dall'usare maniere forti per imporre le sue regole. Non che siano chiuse all'interno di una torre, in uno scantinato o in una camera ma, di fatto, è così che si sentono viste le limitazioni che l'uomo impone e le punizioni che infligge se ci si azzarda a fare di testa propria.

Prima, primissima figura che ho odiato fin da subito: il padre! Non ho capito il perché di un atteggiamento tanto violento, come se vivesse una continua sfida con le figlie che dovrebbe amare e proteggere più di sé stesso. Proprio la voglia di allontanarsi da questo padre tiranno è il sogno che lega le due ragazze anche se con modalità differenti: Rossella è più sognatrice, è certa che ci sia una via di fuga a portata di mano; Donatella è la più impulsiva delle due, pronta ad evadere lasciandosi andare alle tentazioni quotidiani e a seguire il suo istinto senza farsi troppe domande. 

Le due ragazze sognano da sempre di vivere nel magico mondo di Caraval: un vero e proprio spettacolo itinerante e senza tempo, carico di mistero e di fascino con personaggi leggendari. Nel momento in cui arriva l'invito al tanto desiderato gioco (arriva molto in fretta, a dire il vero) le due ragazze si troveranno catapultate in un gioco in cui niente è come sembra, dove tutto può essere il contrario di tutto e dove il tempo scivola via tra le dita ad una velocità impressionante. 

Ben presto le due giovani si perdono e Rossella ha 5 giorni di tempo per ritrovare sua sorella facendo attenzione, lungo il cammino che la porterà a lei, a tutto ciò che le capita attorno.

Seconda cosa che ho odiato? Rossella/Donatella - Sella/Tella... Rossana/Rossella... nomignoli, diminutivi, nomi che si somigliano mi hanno fatto impazzire ma probabilmente è un mio limite.

Quello che viene proposto dall'autrice è un mondo fatto di mistero e di magia, di personaggi che interpretano un ruolo ben preciso e che non si riesce a capire fino alla fine se siano veri oppure no. Realtà o finzione? Per quasi tutto il racconto si propende per la finzione, nella certezza che sia tutto un gioco. Ma fino a che punto? Il sangue che scorre, fino a che punto fa parte del gioco? Le privazioni, i contrasti, gli scontri, fino a che punto sono frutto dell'immaginazione?

Rossella e Donatella che da tanto tempo desideravano vivere l'esperienza di Caraval si trovano, in due parole, invischiate in un gioco più grande di loro con personaggi difficili da decifrare e, soprattutto, con una "missione" che ho davvero fatto fatica a capire. Vincere il gioco per vincere un desiderio. Ok. Ma come si vince il gioco? Qual è, sostanzialmente, questo gioco? Cercare indizi per ritrovare Donatella? E, una volta ritrovata, tutto finisce così? E se Donatella non la ritrovasse mai? E se non la ritrovasse in vita? Sarebbe morta davvero? Oppure...

Tanti i cambiamenti di fronte: ho avuto l'impressione di entrare in un tendone delle meraviglie e di trovarmi davanti a tante, tantissime porte magiche che portavano in direzioni differenti ma pur sempre all'interno di quel tendone.

Per gli amanti del genere è una lettura da non perdere, per chi vuole approcciarsi ad un genere che faccia davvero volare con la fantasia è la storia giusta tenendo conto, però, che non è un volume autoconclusivo. 

Per quanto mi riguarda il mio è un sì senza troppo entusiasmo perché mi sono trovata a fare i conti in più punti con delle serie perplessità.

Non so se ho voglia di leggere il seguito, sono sincera... vedremo.
***
Caraval
Stephanie Garber
Rizzoli editore
430 pagine
18.00 euro copertina rigida - 14.00 euro copertina flessibile - 6.99 kindle

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