sabato 30 gennaio 2021

Due fiocchi di neve uguali (L. Calosso)

Carlo e Margherita: cresciuti tra gli stessi banchi di scuola hanno il futuro davanti. 

Lei ha superato brillantemente la maturità ed è pronta per affrontare il test che le aprirà le porte dell'Università.

Lui ha scelto di non avere un futuro: la sua vita si consuma tra le pareti della sua camera dalla quale non esce più. Vive in quella camera, davanti al suo computer, con i suoi giochi, i suoi amici virtuali. Non si lava, non fa movimento, non pulisce la sua stanza. Ha deciso di tenere fuori tutto ciò che lo disturba che siano persone, situazioni, scelte. 

All'improvviso per lei le cose cambiano: il padre perde il lavoro, la famiglia è in difficoltà e quell'università da sempre sognata inizia ad allontanarsi sempre più. 

Nessuno glielo dice ma lei lo sa: quella vita fatta di ordine, di impegno, di schemi, di rispetto delle regole ora le si rivolta contro anche se nessuno ha il coraggio di dirglielo chiaramente. Ci prova suo padre, che da persona positiva ed incoraggiante inizia a metterla in guardia nei confronti di un mondo che non premia i meritevoli. 

Si prende due giorni di pausa, a ridosso del test d'ingresso: invitata da un'amica al mare, accetta di mettere in pausa i suo impegni per un po' di svago. Ma le cose non vanno come aveva programmato meticolosamente prima di partire e da quel treno che avrebbe dovuto portarla a destinazione si trova a bordo dell'auto di uno sconosciuto che dovrebbe accompagnarla... La destinazione, purtroppo, si rivela diversa da quella prevista: a seguito di un terribile incidente stradale Margherita finisce in coma vegetativo, chiusa tra le mura di una stanza, quella di una camera d'ospedale dove la sua mente alterna ricordi ma il suo corpo non risponde.

Per lui, invece, è sempre tutto uguale. Si sente protetto nel suo isolamento, nel prendere le distanze da tutto ciò che minaccia quell'equilibrio faticosamente raggiunto tagliando i ponti con tutti. 

L'autrice alterna il racconto di ciò che capita ai due ragazzi con i loro ricordi. 

Ricordi di un adolescente particolare, con un'intelligenza sopra la norma ma diffidente, solitario, dal carattere difficile. Ma anche ricordi di una ragazza ambiziosa, capace, cresciuta in una famiglia modesta ma dalle grandi potenzialità, pronta a mordere la vita e farsi spazio nel mondo con competenza e tanta voglia di vivere. 

Gli argomenti approfonditi sono molto delicati. 

In primis gli equilibri familiari: due famiglie differenti, genitori differenti, dalle differenti possibilità, con atteggiamenti diversi ed una realtà che sfugge al loro controllo. Ho riflettuto a lungo su quanto sia difficile poter dire di conoscersi realmente ed emerge con chiarezza una mancanza di dialogo, di confronto, della voglia di ascoltare che estenua i rapporti fino all'estremo. Nel caso di Carlo ciò si manifesta in modo chiaro. Nel caso di Margherita no, ma è altrettanto vero. 

E poi la difficoltà di vivere dei giovani che spesso non hanno gli strumenti per affrontare le prove della vita. Ecco, su questo aspetto ho trovato il libro incompiuto. Avrei preferito un maggiore approfondimento psicologico soprattutto per quanto riguarda il personaggio di Carlo. Non è poi così lontano dalla realtà quel giovane che rifiuta il resto del mondo e si trova a suo agio solo in camera sua. Non è poi così strana l'incapacità della famiglia di aiutare un ragazzo considerato particolare ma che, probabilmente, non è mai stato ascoltato ed al quale non è stata data la possibilità di esprimersi come avrebbe voluto. Poi Margherita... sempre molto attenta e calibrata nelle sue scelte, si trova a vivere una situazione che mai avrebbe immaginato, facendo scelte che sono lontane dal suo modo di essere e rispetto alle quali sembra quasi un automa. Ecco, anche qui avrei preferito maggior approfondimento del lato psicologico del personaggio. Cosa le succede? Quali meccanismi la inducono a fare ciò che fa? La situazione di Carlo è molto, molto delicata. Ed anche se Margherita finisce in coma vegetativo, a ben guardare la sua esistenza non è molto diversa da quella della sua ex compagna di banco per come lui stesso ha scelto di vivere. Non è forse una forma di coma anche quella che ha deciso di imporsi? Una situazione in cui nulla lo può toccare, nulla lo può coinvolgere, nulla lo può scalfire? Ma cosa lo ha portato a questo? Carlo è un ragazzo solo. Solo in famiglia. Solo tra i compagni di classe. Solo. Avrei voluto davvero saperne di più anche se vengono forniti alcuni elementi utili a farsi un'idea. Sono solo accenni che avrebbero meritato maggiore approfondimento, secondo il mio parere.

Le esistenze di Margherita e Carlo dopo essersi separate verso la fine della scuola, sono destinate ad incrociarsi di nuovo, seppur in circostanze molto particolari ma resta il sospeso di un effettivo epilogo che manca. L'autrice lascia le porte aperte a diverse possibilità dando al lettore la possibilità di scegliere cosa può succedere dopo. 

Da madre di due adolescenti questo libro mi ha fatto riflettere molto, mi ha fatto andare oltre le vicende dei due ragazzi. I nostri giovani abbiano bisogno di essere compresi, ascoltati e non protetti da atteggiamenti che li prevaricano e li limitano, seppur in buona fede. Anche dietro ad un largo sorriso possono nascondere quella sofferenza profonda che, in altri, si può esprimere con gesti di rabbia o disperazione...

Non ricordo come è arrivato a casa mia questo libro. Probabilmente si è trattato di un regalo ed evidentemente era arrivato il suo momento. Seppur con le carenze che ho evidenziato, resta il fatto che la storia di Margherita e di Carlo non si dimentica.
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Due fiocchi di neve uguali
Laura Calosso
SEM editore
251 pagine
17.00 euro copertina rigida - Kindle Unlimited

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