mercoledì 5 ottobre 2016

La ragazza che guardava l'acqua (G. Faletti)

Di Giorgio Faletti ho letto tutti i romanzi. Ho amato Io uccido, scoprendo - con mia somma sorpresa - in quell'uomo che ero abituata a vedere in tv nei panni del paninaro un ottimo scrittore. Ed è proprio quello di Io uccido il Faletti che mi è rimasto nel cuore. Nel tempo, leggendo alcuni dei romanzi successivi, mi sono imbattuta anche in quale delusione soprattutto quando ha cambiato stile, affrontando generi narrativi differenti.

Il racconto La ragazza che guardava l'acqua, edito da RCS Quotidiani nell'ambito della collana Corti di Carta è un genere narrativo differente. Differente da quel Faletti che piace a me.

La trama è piuttosto semplice e, a dire il vero, ci si imbatte in alcune incongruenze di fondo.

Il protagonista è un essere fantastico che vive sul fondo del lago. E' un essere pensante che ha la capacità di respirare sott'acqua ma anche di emergere e respirare aria. Osserva il mondo che lo circonda da sotto il pelo dell'acqua anche se ogni tanto, quando nessuno può vederlo, riesce ad osservare anche da sopra. 
Prima di vederli, sente gli esseri viventi che passano da quelle parti. Ne avverte le vibrazioni ed è capace di capire quando sono vibrazioni positive, negative, di gioia o di sofferenza. 
Osserva e non invade il campo. Osserva e non disturba nessuno. Non ha alcuna intenzione di spaventare gli esseri umani, nemmeno quegli esseri a quattro zampe che accompagnano gli umani ed abbaiano. 
Ad attirare la sua attenzione, in particolare, è una ragazza. Una ragazza triste che nasconde un segreto. 

Non dico di più. altrimenti non c'è motivo di leggerlo perchè dico tutto io!!!
Mi limito ad aggiungere che le incongruenze a cui faccio riferimento sono delle considerazioni che fa quell'essere circa situazioni che, per la sua natura, non potrebbe proprio conoscere. Invece no, fa dei ragionamenti che, secondo me, essendo un essere fantastico non umano e non abituato a vivere situazioni umane, non dovrebbe nemmeno immaginare.
Ma nei racconti di fantasia tutto è permesso, giusto?

Certo è che il racconto si legge in fretta ma non lascia molto. Scorre veloce, scritto in modo semplice e diretto, con questo essere fantastico che fa da voce narrante e che conduce il lettore nei meandri della storia. 
Più che un racconto completo mi è sembrata una buona traccia su cui sviluppare qualcos'altro ma gli sviluppi, a quanto pare, non sono mai arrivati.

Continuo a preferire il Faletti di Io uccido.
Questo libro mi permette di partecipare alla quarta tappa della Challenge Le Lgs sfidano i lettori, per l'obiettivo n. 5: libro con uno dei quattro elementi nel titolo.

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