Sono tornata alle origini. E ne
sono contenta visto che ora conosco molto meglio Harry Hole e riesco a
decifrare con più chiarezza la sua personalità.
Il pipistrello è il libro in cui
Jo Nesbø fa conoscere ai lettori quel personaggio che, di recente, mi ha tenuta
attaccata ai libri di cui era protagonista facendomi anche perdere il sonno
qualche volta…
Come ho avuto modo di accennare
in precedenza, ho letto due libri di Nesbø ma in ordine sbagliato… Avrei dovuto
partire da Il pipistrello per seguire l’ordine giusto. Essendo tornata alle
origini, mi sono data delle risposte ad interrogativi che erano rimasti
insoluti in particolare in merito alle vicende che avevano segnato la vita di
Harry.
Stavolta ho imparato a conoscerlo
meglio e, grazie a quanto viene raccontato di lui, ho capito il perché di
determinati comportamenti, di determinate scelte e situazioni che Hole si è
trovato a vivere.
Harry è giovane ma già segnato da
alcuni episodi tragici tra cui quello della perdita di un collega, per sua
colpa. Era lui alla guida di quell’auto che andò fuori strada ed era ubriaco. Un
episodio che lo segnerà. Non l’unico.
Si trova alle prese con un serial
killer, con uno spietato assassino che colpisce in modo sistematico – anche se
apparentemente sembra che non sia così – e si troverà anche ad incontrare una
donna con cui legherà in modo particolare. Una donna che avrà un ruolo
importante nell’intera vicenda.
Holy (perché così lo chiamano, in
modo non propriamente affettuoso ma declinando il cognome con una modalità più
vicina alla lingua del posto in cui si trova, a Sidney) dimostra di essere un
uomo impavido, istintivo, acuto ed attento ma altrettanto incapace di
dominarsi in particolare nei confronti
dell’uso degli alcolici.
La storia, a dire il vero, è a
tratti un po’ scontata.
Così nell’ultima di copertina del
libro (che non svela per niente la trama, più complicata di quanto non si possa
intuire leggendo queste poche righe):
Una ragazza norvegese di poco più
di vent’anni è stata uccisa a Sidney. L’ispettore Harry Hole della squadra
Anticrimine di Oslo viene mandato in Australia per collaborare con la polizia
locale, in particolare con Andrew Kensington, un investigatore di origini
aborigene tanto acuto quanto misterioso. L’inchiesta si rivela subito
complessa: l’omicidio della ragazza non è un caso isolato ma, probabilmente,
l’ultimo anello di una lunga catena, e lo scenario in cui l’assassino agisce si
allarga fino a comprendere fosche storie di droga e sesso. Un quadro a tinte
così forti che Harry quasi vede proiettarsi sulle indagini l’ombra minacciosa
di alcune figure della mitologia aborigena. In particolare, quella di
Narahdarn, il pipistrello che reca la morte nel mondo.
Nesbø è agli inizi e migliorerà
il suo stile strada facendo. Ne ho le prove, avendo letto alcuni titoli
successivo a questo.
Diventerà meno romantico – in
parallelo con il suo personaggio – e più coriaceo nelle descrizioni così come nelle situazioni.
Il suo stile di scrittura evolverà e cambierà in parallelo con la personalità
di un Harry Hole che porterà addosso la scia di eventi che lo segneranno nel
profondo.
Il libro mi è piaciuto molto, non
tanto per la storia quanto per ciò che mi ha svelato in merito ad Holy. Mi sono
affezionata a lui come non mi è mai capitato prima… a dire il vero mi ci sono
affezionata già da un po’, dalle letture
precedenti, ora ancor di più. Mi è dispiaciuto leggere alcune vicende che lo
hanno riguardato, mi è dispiaciuto vederlo cadere in basso in alcuni momento…
ma, avendo letto altro di lui, so già che sarà capace di cadere ancor più in
profondità…
Non sono riuscita ad essere acuta
quanto lui quando ha individuato il colpevole. Non so se per colpa mia o perché
l’autore arriva al punto in modo affrettato e coinvolgendo poco il lettore: o
mi sono persa dei dettagli importanti oppure, davvero, l’autore ha accelerato
le situazioni per giungere in fretta alla fine. Nonostante ciò e per le
motivazioni illustrate confermo che il libro mi è piaciuto. So che Nesbø sa
fare di meglio ma mi ha aiutato a capire un personaggio che mi ha colpita e che
continua ad incuriosirmi.
Grazie di questa idea, mi sa che lo segnerò tra i libri per da leggere.
RispondiEliminaUn abbraccio
Flavia