Ho avuto modo di incontrare, di recente, alcuni degli autori del libro "Lavoricidi" che è stato presentato nel mio Comune in occasione della proiezione di un film che parlava, appunto, di lavoro.
Si tratta di autori marchigiani, che propongono un romanzo cooperativo strutturato in 15 racconti a se stanti ma collegati da un filo conduttore: il lavoro. O meglio, il tentativo - spesso vano - di trovare un lavoro.
Nell'incontro con gli autori è stato sottolineato un aspetto in particolare: "Lavoricidi" non si riferisce alle cosiddette "morti bianche". Se non altro a quelle fisiche, come si potrebbe pensare dal titolo. Il riferimento è alla morte morale a cui si va incontro nel momento in cui si affronta il mondo del lavoro, alla morte della propria dignità di lavoratori ancor più quando si hanno anni di lavoro alle spalle ed una sfilza di titoli di studio.
I racconti tratteggiano i contorni di tragedie quotidiane collegate al mercato del lavoro con storie vere - in alcuni casi vissute dallo stesso autore o dalla stessa autrice - che trasmettono quella disperazione di fondo che striscia subdolamente sotto ad ogni situazione. Qualcuna più felice di altre ma sempre piccola tragedia resta.
Gli autori sono Marco Apolloni, Jonathan Arpetti, Christina B. Assouad, Laura Crucianelli, Asmae Dachan, Silvia Del Beccaro, Diletta Fabiani, Andrea Ferroni, Sonia Lattanzi, David Miliozzi, Paolo Nanni, Emanuele Properzi, Francesca Riccioni, Alessandro Seri, Carmelita Tesone, Luna Simoncini.
"Lavoricidi" ha anche avuto un seguito con "Lavoricidi Italiali": un lavoro che ha visto crescere il numero degli autori convolti e che è andato oltre i confini della Regione Marche arrivando a coinvolgere autori provenienti da altri luoghi.
In questo momento sono a pag.84 di "Lavoricidi". A breve una recensione in merito.
Grazie per la segnalazione. L'argomento mi interessa molto!
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