sabato 6 aprile 2013

Il Contafavole - terza puntata

Dopo la pausa dovuta al periodo Pasquale, siamo tornate in biblioteca per l'esperienza de "Il Contafavole": lettura di fiabe, favole e filastrocche ai bambini da parte di lettori volontari (tra i quali la sottoscritta).

Non voglio essere ripetitiva nel parlare di questa esperienza, l'ho già fatto in altre due occasioni e non vorrei annoiare ma oggi ho un motivo in più per parlarne visto che mi sento di rilevare alcune criticità delle quali fare tesoro.

Intanto sono arrivata giusto in tempo per iniziare e non va bene. Bisogna arrivare prima, controllare che sia tutto a posto, e non fare la comparsa dell'ultimo momento per arrivare subito subito al microfoo. Non va bene e in futuro cercherò di evitare.
C'erano le altre mie colleghe lettici volontarie, è vero, ma visto che quando si sono viste per preparare le letture di oggi io non c'ero per degli impegni improrogabili, quantomeno sarei dovuta arrivare in anticipo per coordinarmi un po' con loro. Mea culpa, non accadrà più.Microfono e leggio, ad esempio, secondo me non erano sistemati nel modo giusto: il volume un po' troppo basso del volume così come il leggio era troppo basso, almeno per me. Avrei dovuto controllare prima dell'inizio e non dovermi interrompere durante la lettura.

E poi oggi ho notato un livello di attenzione più basso del solito da parte dei piccoli uditori. Forse perchè fuori c'era ad attenderli una bella giornata, forse perchè c'erano parecchi bambini piccoli con una soglia d'attenzione naturalmente inferiore di quella di bambini più grandicelli... o forse per via di storie un pochino troppo lunghe... fatto sta che c'è stato un chiacchiericcio di fondo, soprattutto da una parte della sala, che ha disturbato un po' la lettura.
Eppure ce l'abbiamo messa tutta per catturare l'attenzione dei piccoli uditori.

Non siamo riuscite - e credo di interpretare anche il pensiero delle altre lettrici - a catturare i bambini come avremmo voluto, almeno non tutti.

Dico "non tutti" perchè ho notato, durante la lettura, che i più grandi erano attenti e silenziosi mentre i più piccoli erano da tutt'altra parte, interessati più ai tappetini su cui erano seduti che non a tutto il resto. D'altra parte, pensare di avere davanti una ventina di bambini e pretendere che se ne stiano in silenzio assoluto per tutto il tempo non è pensabile, giusto?

Per il futuro dovremo pensare - credo - a diverse tipologie di letture da presentare a seconda dell'età dei presenti anche se non è molto facile catturare l'attenzione di grandi e piccini visto che ognuno ha bisogno di stimoli diversi e di una diversa tipologia di lettura. Il gruppo di oggi era piuttosto eterogeneo con la presenza di bambini delle scuole materne e delle elementari che, è evidente, hanno una diversa predisposizione all'attenzione.
Comunque è stata un'esperienza positiva: erano in tanti e sono restati fino alla fine, i genitori mi è parso di capire che abbiano apprezzato - qualcuno ci ha anche ringraziate ed ha chiesto a quando il prossimo appuntamento - e per noi è stata un'altra bella esperienza a contatto con i bambini e a servizio dei più piccoli.

Abbiamo proposto la storia di Enrichetto dal Ciuffo, di Pinocchio il furbo e di Carlo alla scuola per draghi. Quest'ultima storia l'ho letta io: sono molto affenzionata a questo libro e mi è sembrato che ben si prestasse ad essere letto per attirare i bambini... Non mi sbagliavo... li ho visti attenti (con i distinguo di cui sopra) e sono certa che la storia sia loro piaciuta.

Un'ultima annotazione di carattere più personale. Oggi la mia bimba è voluta stare vicino a me più del solito: la volta scorsa aveva notato che un bimbo mi aveva dato confidenza e, chissà, magari le è scattata la gelosia! Ci può stare anche questo: di solito solo la lettrice "esclusiva" dei miei bimbi, quando siamo a casa e sono tutta per loro... dovermi dividere con altri bambini per loro è una prova... Anche questo è un motivo di crescita: capire che la mamma è sempre la loro mamma "in esclusiva" anche se dedica un po' di tempo agli altri.

4 commenti:

  1. E' un'iniziativa bellissima, ma non di facile esecuzione. Incuriosire grandi e piccoli in egual misura non è per niente scontato.
    Da noi queste cose non le fanno, forse x' non c'è nessun volontario...

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  2. Ciao Stefania, è un'iniziativa lodevole e di grande soddisfazione. Catturare l'attenzione di un solo bambino (i piccoli credo che abbiano bisogno di avere una lettrice più in esclusiva) è già tanto, come educarlo all'ascolto e alla lettura. A me piace molto, inoltre, leggere per gli altri. Lo facevo per i non vedenti quando ero all'Università. Mi ha arricchito tanto. Complimenti, cara!! Un bacio

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  3. Complimenti per l'interessante iniziativa, quanto vorrei poter partecipare con mia figlia, da noi ce ne sono poche di queste perle e tempo fa mi ero riproposta di partecipare attivamente come fai tu, ma poi non l'ho fatto!E' impegnativo.....concordo con te sul fatto di arrivare prima, preparare e controllare che tutto sia a posto, io sono un po' ansiosa davanti al pubblico!:-)Da noi in libreria per catturare di più l'attenzione, dopo la storia letta propongono un laboratorio veloce sulla realizzazione di un personaggio- ambiente- regalino legato alla storia che poi i bambini possono portare a casa. Il lavoro è ancora più impegnativo in questo modo, mi rendo conto, però ha successo!
    E' favolosa anche la frase che è alle vostre spalle: "Chi legge esce dal gregge"
    Dolcissima la tua bimba ingelosita!:-)

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  4. E' sicuramente una bella iniziativa, complimenti ;-)

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