Ecco uno di quei libri che, secondo il mio parere, andrebbero letti da tutti. E con tutti intendo proprio tutti: grandi e piccoli, lettori accaniti e non. Perché è con le parole più semplici che si riesce a far arrivare anche il messaggio più difficile e delicato. Perché chi riesce a farsi comprendere da un bambino ha la capacità di farsi capire da chiunque.
Luigi Garlando riesce a fare proprio questo: parla di un argomento delicato, di una storia importante con parole semplici e intense. Non banali. Assolutamente. Semplici e dirette, quello sì.
La voce narrante è quella di un uomo, un padre, che si rivolge a suo figlio per trasmettergli un messaggio importante. Gli parla della mafia, dell'omertà, del coraggio. Lo fa raccontandogli la storia di colui al quale suo figlio Giovanni deve il nome: Giovanni Falcone. Il racconto non arriva per caso ma arriva in un momento particolare della vita del ragazzino. Ci sono alcune situazioni a scuola che rendono necessario un confronto di questo tipo. Un confronto delicato ma molto, molto intenso.
Parte così il racconto di un padre che percorre tutte le tappe che hanno caratterizzato la vita e l'impegno di Giovanni Falcone. Il piccolo Giovanni ascolta, è curioso, fa domande e sulle prime non riesce a capire perchè suo padre gli stia raccontando una storia del genere. Poi, però, capisce. E, con lui, anche il lettore capisce bene il perché sia arrivato il momento giusto e come l'insegnamento arrivato dalla vita di Giovanni Falcone sia così importante anche per un ragazzino di dieci anni.
Il dialogo tra padre e figlio caratterizza tutto il libro e, come ogni dialogo che avviene in modo efficace tra un adulto ed un ragazzino di quell'età, vengono usate parole semplici, paragoni, esempi per rendere al meglio tutto ciò che nella realtà è stato molto più difficile e violento.
Ho molto apprezzato questo libro e credo che ne comprerò diverse copie per farne dono a qualche mio nipotino e ne suggerirò la lettura anche ai miei figli. Perchè se è vero che sono più grandi di Giovanni, non lo sono di molto e devono conoscere certe dinamiche così come determinate situazioni.
Arriva anche una sorpresa sul finale che, onestamente, non mi sarei mai aspettata. Sorpresa che assegna un valore aggiunto alla lettura e alla scelta dell'autore di raccontare in quel modo una storia così.
Si tratta di una lettura consigliata dagli otto anni ma non ci si deve far spaventare dal target di lettori a cui il libro è indirizzato: non si è mai troppo grandi per leggere storie così.
Libro che consiglio caldamente. A tutti, senza limiti di età.
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Per questo mi chiamo Giovanni. Da un padre a un figlio il racconto della vita di Giovanni Falcone
Luigi Garlando
Rizzoli editore
160 pag.
11,40 euro, Kindle unlimited
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